Bruno Abakanowicz
Bruno Abdank-Abakanowicz (Ukmergė, 6 ottobre 1852 – Parc Saint-Maur, 29 agosto 1900) è stato un matematico, inventore ed elettrotecnico polacco-lituano.
È specialmente noto per i suoi studi sull'integrazione meccanica e per l'integrafo di Abakanowicz, strumento da lui ideato a questo scopo.
Biografia
modificaAbakanowicz nacque nel 1852 a Ukmergė, allora chiamata Vilkmergė, nel governatorato di Kovno che faceva parte dell'Impero Russo da quando questo aveva inglobato il Granducato di Lituania. Successivamente la regione fu inserita nella Confederazione Polacco-Lituana[1]. Il suo nome completo (Abdank-Abakanowicz) testimonia il fatto che poteva insignirsi dell'antico blasone Abdank, comune ad alcune famiglie della Szlachta[2][3][4][5]. Dopo essersi laureato al Politecnico di Riga, a soli 23 anni ottenne l'abilitazione all'insegnamento[6] e l'incarico di assistente presso il Politecnico di Leopoli. Nel 1881, si trasferì in Francia[6] dove acquistò una grande villa a Parc St. Maur vicino a Parigi.
Qui inventò l'integrafo, uno speciale strumento che, partendo dal grafico di una funzione, è in grado di tracciare quello della sua funzione integrale. Questo venne brevettato nel 1880 e messo in produzione dalla ditta svizzera Coradi[7]. Tra gli altri suoi brevetti possiamo ricordare degli strumenti per tracciare parabole e spirali, la campana elettrica che usavano i treni e una lampada ad arco elettrico di sua concezione[8].
Abakanowicz pubblicò numerosi lavori su svariati argomenti, tra cui la statistica e gli strumenti di integrazione. In particolare, divenne molto noto quello che descriveva il suo integrafo[9]. Egli fu anche consulente del governo francese per i lavori di elettrificazione del Paese. In particolare diresse i lavori per la costruzione di una rete elettrica in diverse città, tra cui Lione[6]. I suoi brevetti gli permisero di raggiungere una solida posizione economica e di conseguire importanti onorificenze, tra cui la Legione d'onore nel 1889.
In questi anni si ritirò a vivere in una piccola isola vicino a Trégastel, in Bretagna, dove tra il 1892 e il 1896 edificò il maniero neogotico di Costaérès[10]. Benché la costruzione non fosse terminata prima della sua morte, il castello divenne un punto di riferimento per gli intellettuali polacchi emigrati in Francia. Vi ospitò molti famosi artisti, scienziati e politici. Tra i più assidui ospiti di Abakanowicz c'erano Aleksander Gierymski, Władysław Mickiewicz, Leon Wyczółkowski e Henryk Sienkiewicz. Quest'ultimo era il migliore amico di Abakanowicz. Alcuni dei suoi romanzi vennero terminati nella villa di Abakanowicz a Parc St. Maur. Mentre Quo Vadis?, che gli valse il premio Nobel, venne scritto interamente nel maniero di Costaérès[6].
Bruno Abakanowicz morì improvvisamente il 29 agosto 1900. Nel suo testamento nominò Sienkiewicz tutore dell'unica figlia Zofia che, dopo essersi laureata alla London School of Economics e alla Sorbona, venne uccisa nel campo di concentramento di Auschwitz durante la seconda guerra mondiale.
Nazionalità
modificaLa nazionalità di Abakanowicz non è definita univocamente. Egli nacque in un territorio che apparteneva all'impero russo. Quindi alcuni documenti lo qualificano come russo. Successivamente, la Lituania si unì alla Polonia nella Confederazione Polacco-Lituana e, dopo varie vicende, ora è indipendente. Quindi molti autori lo definiscono lituano[11]. Altri lo considerano polacco perché iniziò la sua carriera accademica in Polonia, era amico di molte personalità polacche e parlava fluentemente il polacco, che usava per le sue opere letterarie[6]. Infine, nulla vieterebbe di considerarlo francese d'adozione. in quanto svolse in Francia gran parte della propria attività.
Pubblicazioni
modifica- Les intégraphes. La courbe intégrale et ses applications (PDF) (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2011)., Paris, Gauthier-Villars, 1886. sunto.
Note
modifica- ^ (PL) Piotr Bielerzewski, Wiłkomierz, su Rzeczpospolita Wirtualna, own, 2005. URL consultato il 20 settembre 2006 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2007).
- ^ A. Boniecki, Herbarz polski, t. 1, Warszawa 1899, s. 17.
- ^ S. Uruski, Rodzina. Herbarz szlachty polskiej, t. 1, Warszawa 1904, s. 1.
- ^ Выдающиеся математики - биографические сведения - а (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2007).
- ^ Fera na Latvia: Julho 2007[collegamento interrotto].
- ^ a b c d e (PL) Ewa Klaputh, Le Château de Costaérès, czyli tajemnice inżyniera Abakanowicza, in Po Prostu, n. 22, 2006. URL consultato il 20 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2011).
- ^ (EN) Les Intégraphes
- ^ (EN) sir William Henry Preece, On a New Electric Arc Lamp, in Scientific American, Supplement No. 360, n. 1882-10-25, novembre 1882. URL consultato il 20 settembre 2006 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2006).
- ^ (FR) Bruno Abdank-Abakanowicz, Les intégraphes, Paris, Gauthier-Villars, 1886.
- ^ (FR) maison de villégiature dite Château de Costaérès, su Monuments de France, 2005. URL consultato il 20 settembre 2006 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
- ^ cfr. ad esempio l'articolo sugli integrafi dell'Encyclopædia Britannica
Altri progetti
modifica- Wikisource contiene una pagina dedicata a Bruno Abakanowicz
Collegamenti esterni
modifica- Abakanowicz, Bruno, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Bruno Abdank Abakanowicz, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- "Bruno Abdank-Abakanowicz" Polish Contributions to Computing, su chc60.fgcu.edu. URL consultato il 21 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2011).
- Sito sugli strumenti di calcolo grafico, su reunion.iufm.fr. URL consultato il 21 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2010).
- Integrafo di Abakanowicz e Napoli, su reunion.iufm.fr. URL consultato il 21 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2013).
- La quadratrice di Abakanowicz, su mathcurve.com.
- Foto del castello di Costaérès (JPG), su tassel.damien.neuf.fr. URL consultato il 13 marzo 2007 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2007).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 162012354 · ISNI (EN) 0000 0001 1144 7658 · GND (DE) 1055116524 · BNE (ES) XX1508209 (data) |
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