Abell 2067
Abell 2067 è un ammasso di galassie situato prospetticamente nella costellazione della Corona Boreale alla distanza di 945 milioni di anni luce dalla Terra (light travel time). È inserito nell'omonimo catalogo[1] compilato da George Abell nel 1958.
Abell 2067 Ammasso di galassie | |
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Dati osservativi (epoca J2000) | |
Costellazione | Corona Boreale |
Ascensione retta | 15h 23m 07.9s |
Declinazione | +30° 50′ 42″ |
Distanza | 945 milioni a.l. |
Redshift | 0,073858 |
Velocità radiale | 22.142 km/s |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Ammasso di galassie |
Altre designazioni | |
ACO 2067, CrB Cluster, ClG 1521.2+3105, BAX 230.8116+30.9065, MCXC J1523.1+3050 | |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di ammassi di galassie |
È del tipo III secondo la classificazione di Bautz-Morgan.Le galassie più luminose dell'ammasso sono MCG+05-36-026 e LEDA 54922[2]. Abell 2067 forma una coppia di ammassi insieme a Abell 2061 che è situato alla distanza di 1.8 Megaparsec[3]. Vi sono evidenze di interazione tra Abell 2061 e Abell 2067 per il riscontro di un pennacchio di emissione di raggi X e una struttura allungata, di tipo filamentoso, in direzione di Abell 2067. A ciò si aggiungono residui delle emissioni di onde radio dovute allo “shock” dell'interazione tra i due ammassi[4][5].
Insieme a Abell 2061, Abell 2065, Abell 2079 Abell 2089 e Abell 2092 costituisce il Superammasso della Corona Boreale (SCl 158)[6].
Note
modifica- ^ (EN) George O. Abell, Harold G. Corwin e Ronald P. Olowin, A catalog of rich clusters of galaxies, in The Astrophysical Journal Supplement Series, vol. 70, May 1989, pp. 1–138, DOI:10.1086/191333. URL consultato il 18 settembre 2017.
- ^ ACO 2067. URL consultato il 18 settembre 2017.
- ^ (EN) R. J. van Weeren, M. Brüggen e H. J. A. Röttgering, Radio continuum observations of new radio halos and relics from the NVSS and WENSS surveys, in Astronomy & Astrophysics, vol. 533, 1º settembre 2011, DOI:10.1051/0004-6361/201117149. URL consultato il 18 settembre 2017.
- ^ Taylor Hogge, C. L. Sarazin e D. R. Wik, The Merger Dynamics of the Abell 2061 Cluster and the Origin of the Radio Relics and Halos, vol. 221, 1º gennaio 2013, pp. 243.04. URL consultato il 18 settembre 2017.
- ^ F. Marini, S. Bardelli e E. Zucca, BeppoSAX temperature maps of galaxy clusters in the Corona Borealis supercluster: A2061, A2067 and A2124, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 353, n. 4, 1º ottobre 2004, pp. 1219–1230, DOI:10.1111/j.1365-2966.2004.08148.x. URL consultato il 18 settembre 2017.
- ^ M. Postman, M. J. Geller e J. P. Huchra, The dynamics of the Corona Borealis supercluster, in The Astronomical Journal, vol. 95, 1º febbraio 1988, pp. 267–283, DOI:10.1086/114635. URL consultato il 18 settembre 2017.