Aertirrena S.p.A, è stata una compagnia aerea con sede a Firenze. Effettuava servizi passeggeri verso destinazioni nazionali. La base principale era l'Aeroporto di Firenze-Peretola.

Aertirrena S.p.A
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StatoItalia (bandiera) Italia
Forma societariaSocietà per azioni
Fondazione1966 a Firenze
Fondata daFrancesco Billi
Chiusura1975 fallimento
Sede principaleFirenze
Settoretrasporti aerei
Prodotticompagnia aerea
Compagnia aerea regionale
Primo volo1966
Ultimo volo1975
HubAeroporto di Firenze-Peretola
Flotta3 Yak 40 e bimotori di piccole dimensioni (nel 1966-1975)
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La società fu costituita il 14 aprile 1966 da alcuni imprenditori locali. Il disciplinare fu ottenuto nella primavera 1967 mentre le attività di volo - aero-taxi e trasporti privati con piccoli bimotori Beechcraft B.80 "Queen Air", Beechcraft A.55 "Baron", Piper "Aztec" e Piper PA-23 "Apache" - erano già iniziate nel mese di giugno dell'anno precedente anche dall'aeroporto di Pisa. Gli intenti erano comunque anche quelli di attivare una rete di collegamenti stabili con alcune città italiane e detti servizi si svilupparono con il seguente calendario:

  • nel 1967 Firenze-Isola d'Elba;
  • nel 1968 furono aggiunte la Milano-Isola d'Elba e la Firenze-Genova-Isola d'Elba;
  • nel 1969/1971 fu aggiunta la Roma-Isola d'Elba.
 
Britten-Norman BN.2 "Islander"

Tali voli furono quasi sempre operati con i piccoli ma robusti e versatili bimotori Britten-Norman BN-2 "Islander". Per brevi periodi furono utilizzati anche il Dornier "Skyservant" e il Fairchild "Merlin II".

 
Yakolev 40

Nel 1969 la compagnia ordinò Yakovlev Yak-40 di costruzione sovietica, ritenuti i più adatti alla corta pista dell'aeroporto di Peretola e in grado di trasportare fino a 32 passeggeri su rotte verso Milano e Roma. L'immatricolazione di aerei sovietici implicò lunghe procedure tecniche e, nel 1970 e 1971, il Registro Aeronautico Italiano ebbe innumerevoli riunioni con i costruttori per l'omologazione dell'aereo. Tra l'altro fu necessario sostituire quasi tutti gli strumenti avionici con apparati costruiti in Occidente ed effettuare numerosi voli di dimostrazione anche verso distinazioni lontane (Australia).

Questo lungo iter esaurì comunque le forze della società mentre proseguivano problematiche di tipo operativo e ritardi nell'ottenere l'autorizzazione ad aprire rotte regolari con lo Yak 40. Quasi inevitabile la chiusura delle attività l'8 aprile 1974, seguita dalla liquidazione della società nel 1975. I velivoli Yak-40 furono rilevati da Avioligure.

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