Agostino Landi

ambasciatore e politico italiano

Agostino Landi (Bardi, 1500 circa – Milano, 13 marzo 1555[1]) è stato un ambasciatore e politico italiano.

Agostino Landi
Marchese di Bardi
Stemma
Stemma
In carica1525-1555
Altri titoliPrincipe di Borgotaro
NascitaBardi, 1500 ca.
MorteMilano, 13 marzo 1555
DinastiaLandi
PadreMarcantonio Landi
MadreCostanza Fregoso
ConsorteGiulia Landi
FigliPompeo, Marcantonio, Orazio, Manfredo, Claudio, Ortensia, Porzia
Castello dei Landi a Bardi

Biografia

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Era figlio di Marcantonio, dei Landi di Bardi e di Costanza Fregoso di Genova, figlia di Agostino (?-1487).

Fedele alla causa imperiale, venne invitato nel 1530 all'incoronazione di Carlo V a Bologna. Nel 1546 venne inviato a Venezia in qualità di ambasciatore da Pier Luigi Farnese duca di Parma e Piacenza. Nel 1547 organizzò la congiura che portò all'uccisione del Farnese, assieme a Giovanni Anguissola[2] ed Aloisio Gonzaga, marchese di Castel Goffredo[3] successivamente scagionato. Intorno al 1540 Agostino intrattenne una fitta corrispondenza con il poeta Matteo Bandello e col cugino Cesare Fregoso, entrambi ospiti a Castel Goffredo di Aloisio Gonzaga, corte frequentata dallo stesso Landi.[4]

Il 22 ottobre 1551 Agostino fu elevato dall'Imperatore al rango di Principe Sovrano (di Borgotaro) e del Sacro Romano Impero con vari privilegi rendendolo a tutti gli effetti a capo di un vero Stato, lo Stato Landi.

Morì avvelenato a Milano nel 1555, forse per mano dei Farnese.

Discendenza

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Agostino sposò nel febbraio 1533 (il contratto di matrimonio era stato firmato il 23 dicembre 1532) la cugina Giulia Landi (28 gennaio 1516-per i postumi del parto, 10 agosto 1546),[5] contessa di Compiano, permettendo così alla famiglia di riunire i feudi di Bardi e di Compiano. Dall'unione con la moglie, l'apparizione del cui fantasma è oggetto di una lettera autografa del Landi[5], nacquero sette figli[5][6]:

  • Ortensia, monaca
  • Porzia Caterina (?-1591); vedova, lasciò al nipote Federico il feudo di Turbigo ereditato dal marito; sposò don Ludovico Gallarati (1529-1578), conte di Desio e Patrizio Milanese
  • Pompeo (nato e morto nel 1535)
  • Giulio Augusto Manfredo (23 dicembre 1541-in esilio in Spagna, 1563), succedette al padre; sposò Juana Fernández de Córdoba y Milà de Aragón (?-Lodi, 30 giugno 1576[7][8])
  • Claudio (13 agosto 1543-20 agosto 1589), succedette al fratello e ne sposò nel 1565[9] la vedova Juana Fernández de Córdoba y Milà de Aragón, dalla quale ebbe:
    • Maria (1570-1599), sposò nel 1595 Ercole di Monaco
    • Federico (1573-1661), succedette al padre; sposò nel 1598 Placidia Spinola, dalla quale ebbe:
      • Maria Polissena (1608-1679), ultima erede dello Stato Landi, sposò Giovanni Andrea II Doria, principe di Melfi
      • Francesco (1612-1616)
    • due figli, morti in tenera età nel 1574[10]
  • Marcantonio (1544/1545-morto a un mese di vita)
  • Orazio (nato e morto il 24 luglio 1546)
  1. ^ Riccardo De Rosa, Lo stato Landi (1257-1682), TipLeCo, 2008, p.66.
  2. ^ Giovanni Anguissola era fratello di Caterina Anguissola, moglie di Aloisio Gonzaga.
  3. ^ Marocchi, p. 177.
  4. ^ Piero Gualtierotti, Matteo Bandello alla corte di Luigi Gonzaga, Mantova, 1978.
  5. ^ a b c MISTERI DI CASA LANDI. IL FANTASMA DI GIULIA LANDI. 2^ PARTE. VALCENOLANDI
  6. ^ Giovanni Tocci, Le terre traverse: poteri e territori nei ducati di Parma e Piacenza tra Sei e Settecento, Il Mulino, 1985, p.256.
  7. ^ Riccardo De Rosa, Lo stato Landi (1257-1682), TipLeCo, 2008, p.78.
  8. ^ Carte e manoscritti di storici ed eruditi piacentini
  9. ^ Dispensa papale del 15 aprile 1565; la sposa era stata sposata al di lui defunto fratello solo per verba e senza consumare le nozze.
  10. ^ Sauro Rossi, La Chiesa e il Monastero di San Francesco a Bardi, Centro studi della Valle del Ceno, 1999, p.125.

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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