Alberto Gallo
Alberto Atilio Gallo (20 agosto 1920 – ...) è stato un calciatore argentino, di ruolo attaccante.
Alberto Gallo | ||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | Argentina | |||||||||||||||||||||
Calcio | ||||||||||||||||||||||
Ruolo | Attaccante | |||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1952 | |||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||
Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||
Caratteristiche tecniche
modificaGiocava come attaccante.[1] Il suo ruolo abituale era quello di ala destra, ma giocò anche come mezzala, sempre sullo stesso lato del campo.[2] Aveva delle buoni doti nell'organizzare il gioco della propria squadra.[2]
Carriera
modificaClub
modificaGallo debuttò nella prima squadra del River Plate nella stagione 1940, a vent'anni. Inizialmente fu considerato la riserva di Félix Loustau, che sostituì in svariate occasioni, così come fece Aristóbulo Deambrossi.[3] Nell'annata 1943 segnò 5 gol, alternandosi nel ruolo di mezzala con José Manuel Moreno; l'anno seguente andò in rete per 8 volte. Nel 1945 rimpiazzò Moreno quand'egli si trasferì in Messico.[4] In tale stagione mise a segno 10 reti. Lasciò il River dopo la Primera División 1946, conclusa con 4 gol all'attivo, e si accasò al Racing di Avellaneda, con cui si rese protagonista di un buon campionato: in 23 incontri giocati marcò 12 volte. Nel torneo nazionale del 1948 giocò per il Banfield, totalizzando 21 presenze su 30 e 8 reti. Trasferitosi al Quilmes, ne fu elemento di spicco,[2] giocandovi titolare per due campionati e realizzando 16 reti. Tornò al River nel 1952, disputando la sua ultima stagione da professionista come mezzala destra, venendo poi rilevato da Eliseo Prado.[2]
Palmarès
modificaClub
modificaCompetizioni nazionali
modificaNote
modifica- ^ (EN) Alberto Gallo, su playerhistory.com. URL consultato il 2 giugno 2011.
- ^ a b c d (ES) Miguel Levy, Antes era jugar mejor, ahora es no dejar jugar..., Revista Digital. URL consultato il 2 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2012).
- ^ (ES) Andrés Burgo, Murió Félix Loustau, una gloria del fútbol, Clarín, 6 gennaio 2003. URL consultato il 2 giugno 2011.
- ^ (ES) Miguel Ángel Bertolotto, Una leyenda de galera y bastón, Clarín, 1º agosto 2005. URL consultato il 2 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
Bibliografia
modifica- (ES) Diego Estévez; Sergio Lodise, 105. Historia de un siglo rojo y blanco, Ediciones Continente, 2006, pp. 268, ISBN 978-950-754-198-8.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- (ES) Statistiche su bdfa.com.ar, su bdfa.com.ar.
- (EN, RU) Statistiche su once-onze.narod.ru [collegamento interrotto], su once-onze.narod.ru.