Alberto Menarini
Alberto Menarini (Bologna, 8 aprile 1904 – Bologna, 26 gennaio 1984) è stato un linguista italiano, noto per i suoi studi sui gerghi, sulle lingue furbesche, su alcune zone marginali della lingua come le formazioni neologiche, e uno fra i primi a notare l'influenza del cinema sulla lingua comune[1]. È stato uno fra i più importanti studiosi del dialetto bolognese[2].
Biografia
modificaDiplomatosi presso l'istituto tecnico Pier Crescenzi, trovò lavoro come corrispondente commerciale presso una ditta bolognese, impiego che avrebbe mantenuto fino alla pensione. Pur non avendo mai frequentato l'università[2], si formò una solida preparazione linguistica che andò applicando alla ricerca con metodo rigoroso[1]. Il suo saggio Voci zingare nel gergo bolognese [3] lo fece conoscere al mondo accademico, con cui fu un interlocutore di primo livello[2], con contatti con R.A. Hall jr., M.L. Wagner, Bruno Migliorini e altri. Collaborò a Lingua nostra, Archivio glottologico italiano, Archivum romanicum, Le lingue estere e a numerose altre riviste[1], pubblicando 893 lavori[2].
A partire dalla metà degli anni Cinquanta iniziò a dedicarsi soprattutto al dialetto bolognese, di cui, secondo Lorenzo Filipponio divenne lo studioso più autorevole[2]. Questa sua opera di recupero gli valse una laurea honoris causa da parte dell'Università degli studi di Bologna. Sempre secondo Filipponio:
«Al di là del fondamentale contributo apportato dal M. alla conoscenza non solo del dialetto bolognese, ma anche dei gerghi e di numerosi aspetti dell’italiano contemporaneo e delle lingue straniere, il tratto più saliente della sua opera risiede nella capacità di indagare la dimensione viva del fatto linguistico, inteso come manifestazione di costumi, mentalità e come prodotto di vicende storiche. Tale capacità trova la sua massima espressione nell’indagine lessicografica, sempre rigorosa nella classificazione e solida nell’etimologia... Il M. è stato a tutti gli effetti un sociolinguista ante litteram, in un’epoca in cui la glottologia e la dialettologia erano ancora legate a metodologie più tradizionali.[2]»
- I gerghi bolognesi (1942)
- Contributi gergali in Atti del Reale Istituto Veneto di scienze, lettere ed arti, 1942-43
- Ai margini della lingua (1947)
- Profili di vita italiana nelle parole nuove (1951)
- Il cinema nella lingua - La lingua nel cinema (1955)
- Bolognese invece (1964)[2].
- Tizio, Caio e San Petronio (1968)
- Fra il Sàvena e il Reno (1969)
- Uomini e bestie nel dialetto bolognese (1970)
- Proverbi bolognesi (1971)
- Motti e detti bolognesi (1974)
- Bologna dialettale: parole, frasi, modi, etimologie (1978)
- Vocabolario intimo del dialetto bolognese: amoroso, sessuale, scatologico (1982)
- Pinzimonio bolognese (postumo, 1985)
- Parlare italiano a Bologna (postumo, 1985, con F. Foresti).
Note
modificaBibliografia
modifica- Alberto Menarini di Angelo Fabi in Enciclopedia Italiana - V Appendice (1993)
- Alberto Menarini di Lorenzo Filipponio in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 73 (2009)
Collegamenti esterni
modifica- Menarini, Alberto, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Angelo Fabi, MENARINI, Alberto, in Enciclopedia Italiana, V Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1993.
- Lorenzo Filipponio, MENARINI, Alberto, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 73, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2009.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 58092667 · ISNI (EN) 0000 0000 6366 2539 · SBN CFIV054585 · BAV 495/340459 · LCCN (EN) n86030283 |
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