Alberto Oliart
Alberto Oliart (Merida, 29 luglio 1928 – Madrid, 13 febbraio 2021) è stato un politico, avvocato e funzionario spagnolo.
Alberto Oliart | |
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Alberto Oliart nel 2011 | |
Presidente di RTVE | |
Durata mandato | 26 novembre 2009 – 6 luglio 2011 |
Presidente | José Luis Rodríguez Zapatero |
Predecessore | Luis Fernández |
Successore | Leopoldo González-Echenique |
Ministro della Difesa | |
Durata mandato | 26 febbraio 1981 – 3 dicembre 1982 |
Presidente | Leopoldo Calvo-Sotelo |
Predecessore | Agustín Rodríguez Sahagún |
Successore | Narcís Serra |
Ministro dell'Industria e dell'Energia | |
Durata mandato | 5 luglio 1977 – 28 febbraio 1978 |
Presidente | Adolfo Suárez González |
Predecessore | Carlos Pérez-Bricio |
Successore | Agustín Rodríguez Sahagún |
Ministro della Sanità e della Sicurezza sociale | |
Durata mandato | 9 settembre 1980 – 26 febbraio 1981 |
Presidente | Adolfo Suárez González |
Predecessore | Juan Rovira Tarazona |
Successore | Jesús Sancho Rof |
Deputato alla Cortes Generales | |
Durata mandato | 9 marzo 1979 – 31 agosto 1982 |
Dati generali | |
Partito politico | Unione del Centro Democratico |
Biografia
modificaAlberto Oliart si laureò in giurisprudenza nel 1950 presso l'Università di Barcellona. Tre anni dopo superò con successo l'abilitazione per l'organo superiore degli avvocati statali. Assegnato a Ciudad Real, fu trasferito nel 1958 alla Direzione generale del contenzioso del Ministero della giustizia.
Nel 1963 venne nominato capo del gabinetto tecnico del sottosegretario alle finanze, e due anni dopo direttore amministrativo e finanziario di Renfe. Fu promosso segretario generale nel 1967. Nel 1968 divenne avvocato di stato presso la Corte Suprema.
Nel 1973 divenne amministratore delegato del Banco Hispano Americano.
Il 5 luglio 1977, all'età di 48 anni, Alberto Oliart fu nominato ministro dell'Industria e dell'Energia nel secondo governo del centrista Adolfo Suárez. Esautorato durante il rimpasto di governo del 25 febbraio 1978, fu eletto deputato di Badajoz nelle elezioni legislative del 1 marzo 1979 nella lista dell'Unione del Centro Democratico (UCD), di cui non era ancora membro.
Tornò alle funzioni esecutive durante il rimpasto del 9 settembre 1980, diventando ministro della Salute e della sicurezza sociale nel terzo gabinetto di Suárez. Entrò a far parte dell'UCD tre mesi dopo.
Divenne Ministro della Difesa il 27 febbraio 1981. Non fu rieletto deputato alle elezioni del 28 ottobre 1982 e lasciò il governo poco dopo. Riprese quindi la professione di avvocato e per molti anni non si occupò di politica.
Il 24 novembre 2009 fu nominato presidente della Corporación de Radio y Televisión Español (RTVE) dalle Cortes Generales a seguito di un accordo tra il Partito Socialista Operaio Spagnolo e il Partito Popolare e assunse le sue funzioni due giorni dopo.[1][2] Si dimise il 6 luglio 2011, dopo che la stampa rivelò che aveva aggiudicato un appalto pubblico a una società gestita da uno dei suoi figli.[3]
Alberto Oliart è morto il 13 febbraio 2021 a Madrid, per complicazioni da COVID-19.[4][5]
Opere
modifica- Los años que todo lo cambiaron: memoria política de la Transición, Barcellona, Tusquets, 2019 ISBN 9788490667576
Note
modifica- ^ (ES) Boletín Oficial del Estado del 26 de noviembre de 2009, con el nombramiento (PDF), su boe.es, 2 novembre 2009.
- ^ (ES) Rosario G. Gómez, Alberto Oliart, nuevo presidente de RTVE, in El País, 11 novembre 2009. URL consultato l'11 novembre 2009.
- ^ (ES) El presidente que lideró una TVE sin publicidad, in Público, 7 luglio 2011. URL consultato il 7 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2011).
- ^ (ES) Fallece por la covid el exministro de Defensa Alberto Oliart, in La Vanguardia, 13 febbraio 2021. URL consultato il 13 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2021).
- ^ (ES) Fallece el exministro de Defensa Alberto Oliart, su efe.com, 13 febbraio 2021. URL consultato il 13 febbraio 2021.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Alberto Oliart
Collegamenti esterni
modificaControllo di autorità | VIAF (EN) 46080565 · ISNI (EN) 0000 0000 7823 6073 · LCCN (EN) n98074856 · GND (DE) 170709728 · BNE (ES) XX1186923 (data) |
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