Alitalia Maintenance Systems
Alitalia Maintenance Systems S.p.A. era un'azienda italiana, operante nel settore aeronautico. In particolare, si occupava della manutenzione, revisione e riparazione di motori per aeromobili, A.P.U. (Auxiliary Power Unit, i motori ausiliari degli aeromobili), componenti aeronautici e aeroderivati.
Alitalia Maintenance Systems | |
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Stato | Italia |
Forma societaria | Società per azioni |
Fondazione | 2003 |
Chiusura | 2015 (fallimento) |
Sede principale | Fiumicino |
Gruppo | Alitalia |
Settore | Trasporto |
Prodotti | Manutenzione motori velivoli |
Era l'unica società italiana del mercato.
Storia
modificaLa compagnia fu costituita il 1º luglio 2003 da Alitalia - Linee Aeree Italiane che le ha ceduto il ramo d'azienda Reparto Officina Motori, incaricato delle operazioni di manutenzione e riparazione dei motori degli aerei[1].
A ottobre dello stesso anno Lufthansa Technik acquista il 40% della società: contestualmente, le operazioni relative ai motori General Electric CF6-50 and CF6-80 vengono trasferite da Amburgo all'Officina Motori dell'Aeroporto di Roma Fiumicino[2], revisionate insieme ai motori CFM56-5 e sui GE90[3]. Vengono, invece, spostate in Germania le lavorazioni relative ai componenti aeronautici[4].
Nel 2007 durante la prima crisi Alitalia fatturava 110 milioni di euro e aveva chiuso l'esercizio con un sostanziale pareggio, occupando quasi 370 dipendenti. Ciononostante, in quanto controllata da Alitalia Servizi, ha seguito la gestione commissariale riservata alla capogruppo[5].
Seguono anni non facili in quanto i volumi delle commesse affidate da Alitalia non saturano la capacità produttiva di Ams: con solo 22 motori ricevuti nel 2009, il break even non viene raggiunto (servono almeno 50 lavorazioni annue)[6]. Nel 2010 subentrano due azionisti, Iniziativa Prima S.p.A con una quota del 66% ed European Advanced Technology (Israel Aerospace Industries-Bedek) al 19%. Resta ad Alitalia - Compagnia Aerea Italiana il 15%. Tre anni dopo, Ams rasenta il fallimento a causa dell'esposizione debitoria: viene così salvata da un ulteriore cambio tra i soci. Alitalia Cai e European Advanced Technology salgono al 38.5% ciascuno, mentre Iniziativa Prima scende al 23%[7].
La situazione si risolleva, ma nel 2015 Alitalia appalta la manutenzione dei motori direttamente a Bedek in Israele[8][9][10][11][12][13][14][15][16][17][18].
Ams il 30 settembre 2015 viene dichiarata fallita, con nomina a Curatori del Dott. Paolo Carbone e dell’Avv. Federica Marziale.
Nel 2016 gli asset sono rilevati da Iag, ma ad oggi i 170 dipendenti rimangono in cassa integrazione[19][20].
Sono in corso trattative per la ripresa delle operazioni.
Fonti
modifica- Lo scandalo di Alitalia Maintenance, fatta a pezzi da chi doveva salvarla, su linkiesta.it, 2 febbraio 2017. URL consultato il 14 luglio 2020.
Note
modifica- ^ Alitalia Maintenance Systems, un’eccellenza italiana fatta a pezzi, su cinquequotidiano.it, 8 marzo 2017. URL consultato il 14 luglio 2020.
- ^ (EN) Alitalia shifts gear with Lufthansa agreement, su flightglobal.com, 7 ottobre 2003. URL consultato il 14 luglio 2020.
- ^ (EN) Alitalia Engineering & Maintenance And Lufthansa Technik, su aviationweek.com, 1º giugno 2003. URL consultato il 14 luglio 2020.
- ^ (EN) Alitalia Sold 40% Of Its Shares In Alitalia Maintenance Systems, su aviationweek.com, 1º novembre 2003. URL consultato il 14 luglio 2020.
- ^ camera.it
- ^ La marcia di Bedek verso Alitalia, Il Sole 24 Ore, 17 gennaio 2010
- ^ ugltrasportoaereo.it
- ^ fitcisl.org
- ^ filtcgilromalazio.it
- ^ iltempo.it
- ^ senato.it
- ^ repubblica.it, su roma.repubblica.it. URL consultato il 22 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2017).
- ^ ilmessaggero.it, su economia.ilmessaggero.it. URL consultato il 22 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2017).
- ^ secoloditalia.it
- ^ ilquotidianodellitorale.it
- ^ iltempo.it. URL consultato il 22 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2017).
- ^ parlamento.openpolis.it
- ^ laprovinciadicivitavecchia.it. URL consultato il 22 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2017).
- ^ repubblica.it
- ^ cinquequotidiano.it
Collegamenti esterni
modifica- Sito dell'azienda, su alitaliamaintenancesystems.it. URL consultato il 12 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2009).