Andrea Cucino

generale italiano (1914-1989)

Andrea Cucino (Montecorvino Rovella, 23 luglio 19141989) è stato un generale italiano.

Andrea Cucino
Pietro Ingrao riceve Andrea Cucino il 5 agosto 1976
NascitaMontecorvino Rovella, 23 luglio 1914
Morte1989
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Italia
Italia (bandiera) Italia
Forza armataRegio Esercito
Esercito Italiano
GradoGenerale di corpo d'armata
GuerreSeconda guerra mondiale
Comandante diCapo di stato maggiore dell'Esercito italiano
Studi militariRegia Accademia Militare di Modena
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Generale Andrea Cucino saluta il Presidente della Camera Sandro Pertini
IL CAPITANO CUCINO DURANTE LA CAMPAGNA DI RUSSIA
IL SOTTOTENENTE PIER ALBERTO CUCINO CHE COMANDA IL PICCHETTO D'ONORE DEI LANCIERI DI MONTEBELLO AL PADRE GENERALE ANDREA CUCINO NELLA CERIMONIA AL MINISTERO DELLA DIFESA PER L'ANDATA IN PENSIONE

Ha ricoperto l'incarico di capo di stato maggiore dell'Esercito dal 1975 al 1977. Sotto il suo mandato di capo di stato maggiore, l'Esercito Italiano visse una delle più importanti ristrutturazioni della sua storia.

Generale Andrea Cucino

La ristrutturazione dell'Esercito Italiano

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Nel 1976 la ristrutturazione dell'Esercito Italiano fu interessato da una riduzione delle componenti territoriali, preservando la componente operativa. Alla fine del processo di ristrutturazione, all'inizio degli anni ottanta l'Esercito Italiano è risultato ridotto di circa il 30%, ma dotato di maggiore mobilità tattica incentrata sulla Brigata pluriarma ordinata su unità a livello battaglioni/gruppi.

A questa ristrutturazione ordinativa si accompagnò una serie di provvedimenti legislativi e normativi che riguardavano il personale.

 
Generale Andrea Cucino da' la mano ad un vertice politico

Il Generale Cucino si fece promotore presso il governo e il parlamento di una legge di finanziamento straordinario al fine di consentire l'ammodernamento degli armamenti e equipaggiamenti della Forza Armata.[1]

In base agli archivi del Parlamento e dello Stato Maggiore dell'Esercito , la ristrutturazione venne realizzata dal Generale Cucino in soli 4 mesi.

La partecipazione alla Seconda Guerra Mondiale (1941-1945)

In base agli archivi storici della Presidenza della Repubblica, della Presidenza del Consiglio e soprattutto del Ministero dell Guerra, poi divenuto dopo il 1945 Ministero della Difesa, risulta l'esistenza del famoso "Memoriale Cavallero", cosi denominato poiché Il Generale Cavallero era nel 1940 il Capo di Stato Maggiore della Difesa:

In base ai suddetti archivi, tale memoriale, presentato pochi mesi prima dell'entrata in guerra dell'Italia il 10 maggio 1940, allo Stato Maggiore dell'Esercito Tedesco, prevedeva la formazione di truppe autotrasportabili ( e non autotrasportate); in altri termini se l'esercito tedesco procurava i camion, i soldati italiani potevano salirci dentro. Da questo passaggio si comprende l'inadeguatezza dell'equipaggiamento delle truppe italiane, inadeguatezza che risulta anche negli archivi della Divisione Pasubio e che coinvolge anche l'allora Tenente Cucino, uscito dall'Accademia militare nel 1933 (i base agli archivi dell'Accademia Militare di Modena).

Durante la Seconda Guerra Mondiale, il tenente Andrea Cucino partecipò alla guerra di Russia con la Divisione Pasubio, inquadrata nel Corpo di spedizione italiano in Russia (CSIR, poi divenuto ARMIR), in base agli archivi della Divisione Pasubio.

Negli archivi storici dello Stato Maggiore dell'Esercito e nel libro "Per vivere un'ora di più",(pubblicato dalla casa editrice "Nuovi Autori") scritto dalla vedova Jolanda Saviani Cucino su suo marito, pubblicato nel 1993, risulta che Cucino è stato promosso sul campo con due medaglie d'argento al valor militare (risultano negli archivi dello Stato Maggiore dell'Esercito ) con altrettante promozioni da tenente a capitano e da capitano a maggiore.

 
Generale Andrea Cucino in uniforme

Il libro, ancora reperibile nelle principali piattaforme di compravendita online, ha due prefazioni, la prima dell'allora Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Goffredo Canino, e la seconda del Generale Luigi Caligaris, brillante Generale di Cavalleria, Europarlamentare e noto giornalista della RAI esperto di strategia militare (in base agli archivi storici dello Stato Maggiore dell'Esercito, dell'Europarlamento e della RAI).

La prefazione del Generale Canino dopo aver ringraziato la vedova Cucino per "questo suo straordinario atto d'amore" ha sottolineato che il Generale Cucino è "una figura di spicco dell'intellighenzia militare del dopoguerra". "L'opera che ho il piacere di presentare è, in primo luogo, un'appassionata ed affascinante rievocazione nella quale vengono narrate in modo esemplare le vicende umane più significative di una figura, quella del Generale Andrea Cucino che, giunto alla carica di Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, dopo una lunga e brillante carriera, diede vita ad uno dei più incisivi e radicali processi di riordino della Fiorza Armata".

La prefazione del Generale Caligaris rimarca che "oggi, nel momento in cui le Forze Armate hanno impellente bisogno di ritrovare entusiasmo e operatività, la mentalità di Cucino, la sua forma di leadership, la sua passione per i reparti e il suo fastidio per le ritualità tornerebbero certo assai comode, in qualsiasi livello, in qualsiasi categoria militare".

 
LE DUE MEDAGLIE D'ARGENTO DI CUCINO PER I DUE AVANZAMENTI SUL CAMPO DA TENENTE A CAPITANO E DA CAPITANO E DA CAPITANO A MAGGIORE

In base agli archivi storici del Ministero della Pubblica Istruzione, la vedova Cucino, morta nel 2009 (in base agli archivi dell'Ospedale San Pietro di Roma), è stata per 40 anni una Professoressa di Lettere alle scuole medie inferiori e superiori. Sempre in base ai suddetti archivi per 3 anni dal 1960 al 1963 è stata docente di lingua e letteratura italiana alla Georgetown University di Washington . Una volta in pensione è diventata scrittrice e tra il 1993 ed il 2007 ha pubblicato altri due libri: in particolare due romanzi, " Ma il sole sorgerà ancora"e del 1999 ed "Incontri" del 2007, che hanno riscosso un buon successo. Il primo risulta dagli archivi dell'Istituto Arti Grafiche Mengarelli di Roma. Il secondo risulta dagli archivio della casa editrice "L'Autore Libri Firenze". Sempre negli archivi storici dello Stato Maggiore e nel libro "Per vivere un'ora di più", che la Vedova Cucino ha dedicato al marito , risulta la ritirata dalla Russia all'Italia della Batteria del Capitano Cucino, che secondo le suddette fonti è stato l'unica dell'Esercito Italiano ad essere tornata in Italia a piedi con il mortaio intatto, poiché i camion della Batteria erano stati distrutti dall'Esercito Russo.

Dopo la Guerra di Russia, dal 1943 al 1945, secondo gli archivi dello Stato Maggiore dell'Esercito , venne dislocato a Sparanise in Campania e partecipò alla Guerra di liberazione.

 
Il tenente Cucino porta bandiera sull'attenti di fronte a Benito Mussolini a Verona 6 ottobre 1940

periodo 1947-1963

In base agli archivi storici dello Stato Maggiore dell'Esercito e dello Stato Maggiore dell Difesa:

-Dal 1947 al 1949 Il Maggiore Cucino ha comandato il terzo Gruppo del 35mo Reggimento di Artiglieria da campo, dopo di cui ha ricoperto vari incarichi allo Stato Maggiore dell'Esercito a Roma.

-Dall'Agosto 1958 al Febbraio 1959 ha partecipato al corso del Nato Defense College di Parigi (in base agli archivi storici della NATO e dello Stato Maggiore dell'Esercito).

-Nel Marzo 1959 assume il comando del 132mo Reggimento di Artiglieria incorporato nella Divisione Corazzata Ariete a Pordenone.

Il Colonnello Cucino viene nominato nel luglio 1960 Pianificatore Italiano presso lo Standing Group l'organismo della Nato preposto allo studio ed alla preparazione dei piani di difesa della Nato (in base agli archivi storici dello Stato Maggiore dell'Esercito e della NATO).

Il periodo a Washington va dal Luglio 1960 all'Agosto 1963 (in base agli archivi storici dello Stato Maggiore dell'Esercito).

In base alle normative NATO, Il compito dello Standing Group è di studiare i problemi nucleari di vitale importanza per la difesa della Nato, di elaborare proposte e piani che consentono di formulare una nuova dottrina in campo strategico e tattico.

In base agli archivi storici dell'Alleanza Atlantica, Lo Standing Group, composto dai migliori rappresentanti dei Paesi NATO, elabora la Dottrina della Risposta Flessibile, che poi sostituirà la precedente dottrina della "Massive Retaliation" nel 1967 e che è ancora oggi in vigore.

In base alle normative ed agli archivi della NATO a Parigi, la differenza tra le due dottrine è la seguente:

1)La Massive Retaliation di Eisenhower prevede una risposta nucleare a qualunque attacco con armi convenzionali. La deterrenza connessa al ricorso all'arma nucleare garantisce nella maggior parte dei casi la pace, ma non pone del tutto al riparo da rischi di conflitto.

2) La dottrina della Risposta Flessibile prevede invece che, ad ogni livello di attacco , vi sia una risposta di pari livello. Ad esempio ad un attacco alla NATO con armi convenzionali l'Alleanza Atlantica, che è un'alleanza difensiva, risponde con armi altrettanto convenzionali e cosi via.

Rientrato in Italia nell'Agosto 1963 , dal 1963 al 1964 il Generale di Brigata Cucino ha comandato la terza Brigata Corazzata a Pordenone , dopodiché viene nominato Assistente Militare del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito ( in base agli Archivi dello Stato Maggiore dell'Esercito).

Dal 1965 al 1967 ha ricoperto l'incarico di Assistente del Capo di Stato Maggiore della Difesa (in base agli archivi dello Stato Maggiore della Difesa).

Dal 1967 al 1968, una volta nominato Generale di Divisione, Cucino ha ricoperto l'incarico di Comandante della Divisione Corazzata Ariete (in base agli archivi storici dello Stato Maggiore dell'Esercito).

Dal 1968 al 1972 il Generale Cucino è stato Ispettore dell'Arma di Artiglieria (in base agli archivi storici dello Stato Maggiore dell'Esercito).

Il 1 Agosto 1972 il Generale Cucino viene nominato dal Consiglio dei Miinistri Segretario Generale della Difesa e Direttore Generale degli Armamenti, il più alto vertice amministrativo del Ministero della Difesa (in base agli archivi storici della Presidenza del Consiglio e del Ministero della Difesa).

Resta in carica fino al 31 gennaio 1975, ed in tale periodo realizza un fitto programma di ammodernamento degli armamenti (in base agli archivi del Segretariato Generale della Difesa e del Ministero della Difesa).

Più specificamente, in base ai suddetti archivi, il Generale Andrea Cucino realizza in quasi 3 anni di mandato in qualità di Segretario Generale un programma che prevede l'acquisto:

1) dei Carri Armati, allora di ultima generazione, Leopard per sostituire gli ormai obsoleti M47 ed M60

2) degli aerei da caccia Lockheed

3) degli elicotteri da combattimento e trasporto truppe Agusta Bell

In base agli archivi storici della Presidenza della Repubblica e dello Stato Maggiore dell'Esercito Italiano, dello Stato Maggiore dell'EsercitoTedesco, della Presidenza e dello Stato Maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti , dello Stato Maggiore dll'Esercito di Malta, il Generale Andrea Cucino ha conseguito :

1) Due medaglie d'argento al valor militare

2) La Croce di Ferro, massima onorificenza dell'Esercito Tedesco

3)Il conferimento della Legione al Merito da parte del Presidente degl iStati Uniti il 9 novembre del 1976

4) Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana

5) Medaglia Mauriziana per i 40 anni di servizio rilasciata dalla Presidenza della Repubblica Italiana

6) Cavaliere di Gran Croce della Repubblica di Malta

1975-1977

In base agli archivi storici del Ministero dell'Interno, del Ministero delle Difesa e dello Stato Maggiore dell'Esercito, durante il mandato da Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, il Generale Cucino contribui' in maniera decisiva anche alla lotta contro il terrorismo, delle Brigate Rosse in particolare.

Sempre secondo gli archivi suddetti, risulta il seguente aneddoto:

Il Tenente Colonnello Luigi Caligaris, addetto Militare Italiano a Londra (poi divenuto Generale in base agli archivi dello Stato Maggiore dell'Esercito ed, in base agli archivi della RAI, un noto esperto e commentatore di strategia militare nonché, in base agli archivi dell'Europarlamento, Europarlamentare), contatta il Generale Cucino per proporre la necessaria formazione dei Reparti Speciali dell'Esercito, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato, come risulta dagli archivi storici del Ministero dell'Interno, del Ministero della Difesa e dello Stato Maggiore dell'Esercito).

Il Generale, con la consueta disinvoltura e capacità decisionale, contatta l'allora Ministro dell'Interno Francesco Cossiga e lo convince ad andare a Londra per incontrare il Tenente Colonnello Caligaris, come risulta dalla prefazione del Generale Caligaris al menzionato prima libro della Vedova Cucino "Per vivere un'ora di più"

Da qui nasce la formazione dei Reparti Speciali delle Forze Armate e di Ordine Pubblico Italiane nella seconda metà degli anni 70, come risulta dagli archivi del Ministero dell'Interno, del Ministero della Difesa e dello Stato Maggiore dell'Esercito.

IL TERREMOTO DEL FRIULI

Come noto, nel 1976 vi furono due terribili terremoti il 6 maggio ed il 12-15 settembre. In base agli archivi storici della NATO, dello Stato Maggiore dell'Esercito e della Protezione Civile, il 6 maggio Generale Cucino di trovava Bruxelles per una riunione di alti Rappresentanti dell'Alleanza Atlantica e quando ha appreso la notizia, si è recato immediatamente sul luogo del disastro per coordinare le azioni di soccorso dei reparti dell'Esercito, in collaborazione con la neocostituita Protezione Civile guidata dal Sottosegretario Zamberletti.

In base al libro della Vedova Cucino "il miglior commento è senza dubbio la gratitudine dei friulani per l'opera instancabile e tenace dei militari a tutti i livelli e la loro levata di scudi quando, verso la fine di maggio, terminate le operazioni di primo intervento, era stata ventilata da più parti l'ipotesi che i militari se ne sarebbero andati e avrebbero lasciato il posto alle ditte civili per la ricostruzione. In base agli archivi storici dello Stato Maggiore dell'Esercito, il Generale Cucino rassicurò la popolazione friulana che l'Esercito sarebbe rimasto a supportarla fin quando necessario.

-In base agli archivi storici dello Stato Maggiore dell'Esercito, durante il suo mandato, il Generale Cucino si fece promotore di un'articolata collana di scritti del celebre storico ed esperto di strategia militare Basil Liddle Hart stampati dallo stesso Stato Maggiore

Sempre in base agl archivi dello Stato Maggiore dell'Esercito, il Generale Cucino abile cavaliere fin dai tempi dell'Accademia (risulta negli archivi della stessa Accademia) ricevette nel 1976 da Piero D'Inzeo il premio Gran Premio Roma vinto da quest'ultimo nel concorso ippico individuale di Piazza di Siena di quell'anno.

Cucino non eccelleva solo nell'ippica. In base agli archivi della provincia di Salerno e dell'Accademia Militare (all'epoca il primo biennio degli allievi dell'Accademia si svolgeva a Torino ed il successivo biennio di Scuola Applicazioni si svolgeva a Modena, attualmente in base ai Regolamenti dell'Accademia Militare il quadrienno si svolge a Modena) divenne:

1) a 16 anni nel 1930 Campione Campano, con la bicicletta regalatagli dal fratello Alberto Cucino

2) a 18 anni nel 1932 da Centromediano metodista (ovvero regista arretrato) della squadre dell'Accademia di quegli anni giocò con la squadra una partita con la squadra A della Juventus, perdendola onorevolmente 4- 1 dopo essere andati in vantaggio del primo tempo.

3)in base agli archivi del Circolo di Tennis dell'Esercito a Roma , era un buon tennista e da Capo di Stato Maggiore dell'Esercito diede ordine di procedere allo sviluppo del Circolo, all'allargamento degli iscritti. Sempre in base a questi archivio è stato l'unico Capo di SME a presenziare alle premiazioni dei tornei del Circolo.

Sul piano culturale, in base agli archivi dello Stato Maggiore dell'Esercito e della Galleria Nazionale di Arte Antica di Palazzo Barberini, promosse il forte sviluppo della Galleria.

1977-1989

Il Generale Cucino è andato in pensione il 23 agosto del 1977 ed è stato posto tra i Generali in ausiliaria, in base agli archivi dello Stato Maggiore dell'Esercito.

Dal 1978 al 1981 Il Generale Cucino ha ricoperto l'incarico di Presidente della Galileo, azienda di eccellenza italiana produttrice di sistemi ottici di puntamento per le forze armate (in base agli archivi della Galileo).

Al contempo, in un'ottica di distensione con la Cina ( in base agli archivi storici dello Stato Maggiore dell'Esercito e del Ministero della Difesa Cinese), il Generale Cucino nel biennio 1978-1979 ricopre l'incarico di Consulente del Ministero della Difesa Cinese.

Dal 1977 al 1986 continua a scrivere articoli per la Rivista Militare per la quale scrive fin dal 1945 (in base agli archivi della Rivista Militare).

Nel 1984, in base agli archivi dell'Ospedale Militare Celio a Roma, viene colpito dal Morbo di Alzheimer e nonostante questo (in base agli archivi storici della Rivista Militare) continua a scrivere articoli fino al 1986.

il 15 Aprile 1989 muore a Roma nella sua abitazione, in base agli archivi del Celio e dell'Ospedale San Pietro, che ne constata il decesso.

Il Generale Andrea Cucino non è il solo della famiglia sotto le armi :

- suo figlio Pier Alberto Cucino ( in base agli archivi della Scuola di Fanteria e Cavalleria di Cesano di Roma) ha frequentato l'85mo Corso Allievi Ufficiali di Complemento dal 15 ottobre 1976 al 15 aprile 1977. Il 30 aprile 1977 è stato nominato sottotenente dell'8 Gruppo Squadroni ( in precedenza Reggimento e reso più qualitativo dalla ristrutturazione del Generale Cucino del 1976) Lancieri di Montebello. L'incarico più prestigioso affidato a Pier Alberto è stata la cerimonia del 23 agosto 1977 di andata in pensione del padre Generale Cucino, in cui Pier Alberto comandava uno squadrone di Lancieri.

- suo nipote Matteo Cucino in base agli archivi della Scuola di Artiglieria di Foligno, ha frequentato l'83mo Corso Allievi Ufficiali di Complemento dal 15 ottobre 1975 al 15 aprile 1976. Ha poi prestato servizio come Sottotenente di Artiglieria nell'Ottavo Reggimento di Artiglieria Terrestre di Persano dal 30 aprile 1976 al 30 gennaio 1977, in base agli archivi del suddetto Reggimento.

Suo figlio Pier Alberto Cucino, attualmente in pensione come alto funzionario dell'Agenzia per la Promozione e l'Internazionalizzazione del Made in Italy (ICE, dal 1987 al 2020), Direttore di 3 Uffici ICE all'estero, Istanbul (in base agli archivi ICE prima ViceDirettore e poi Reggente) dal 1993 al 1996, Atene dal 2001 al 2005 e Caracas dal 2013 al 2016, già Vice Presidente dell'Agenzia ONU per la Facilitazione del Commercio Internazionale di Ginevra (UNCEFACT) dal 2009 al 2013, docente universitario e post universitario di Marketing Internazionale dal 1997 al 2020 (come risulta negli archivi dell'Agenzia ICE, delle Università La Sapienza, Tor Vergata , Roma Tre e Luiss), attualmente fotografo a tempo pieno. Nel corso della sua vita ha fatto 5 mostre personali rispettivamente ad Istanbul nel 1994 come rappresentante italiano al X Festival della Fotografia (come risulta dagli archivi dell'Istituto Italiano di Cultura di Istanbul), a Roma nel 1997 presso l'Ambasciata di Turchia (risulta negli archivi dell'Ambasciata), nel 2013 sempre in Campidoglio (risulta dagli archivi del Comune di Roma) per la presentazione del suo unico finora libro fotografico pubblicato :"100 Anime Romane"; a Caracas presso l'Istituto Italiano di Cultura "Visioni Veronesi" del 2014 e "100 anime di Caracas" del 2015.

Suo pronipote Alberto Cucino, figlio del suddetto Matteo, nato nel 2005 ha conseguito il Diploma al Conservatorio di Salerno Giuseppe Martucci ed è un promettente pianista e concertista di musica da camera (in base agli archivi del suddetto Conservatorio).

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