Architettura obliqua
L' Architettura obliqua o funzione obliqua è un movimento architettonico ed artistico fondato da Claude Parent e Paul Virilio nel 1964. Tale movimento fu definito dai loro fondatori come ""la fine del verticale come un asse di elevazione, l'estremità dell'orizzontale come piano permanente, questo a beneficio dell'asse obliquo e del piano inclinato"[1].
Principi
modificaLe teorie dell'Architettura obliqua, che prendevano parte anche al decostruttivismo, furono il frutto della ricerca di Claude Parent e Paul Virilio sul tema dell' "obliquo" e della "diagonale" e ha come principio l'eliminazione dell'ortogonalità e l'organizzazione spaziale della città su piani inclinati accessibili e continuamente vivibili in tre dimensioni[2].
I principi dell'Architettura obliqua sono stati sviluppati dal gruppo Architecture-Principe[3] e nel Workshop Virilio-Parent presso la École spéciale d'architecture. La funzione obliqua[4] ha dato origine a un libro manifesto e poi ad una mostra intitolata Vivre à l'oblique. I suoi principi furono messi in pratica durante la realizzazione sperimentale di "spazi obliqui" nelle case della cultura a Havre (1969), a Nevers (1971), a Amiens (1972), a Douai (1973), a Chalon-sur-Saône (1973)[5].
La Église Sainte-Bernadette du Banlay di Nevers, costruita nel 1966, è oggi una delle espressioni in cui sono visibili le applicazioni di questa teoria. L'interno progettato come uno spazio obliquo e il suo terreno, non piatto, hanno la forma di una "V"[6][7][8]. Questa chiesa al tempo della sua creazione fu accolta piuttosto male a causa del suo aspetto, molto influenzata dall'estetica delle casamatte della seconda guerra mondiale che tanto ebbero influenza su Paul Virilio. Questa chiesa è stata classificata come "Monumento storico" nel maggio 2000.
Note
modifica- ^ Anthony Elliott, 2001, p. 217
- ^ Tadao Ando, 2005, p. 25
- ^ John Armitage, 2000, p. 4
- ^ (FR) Frac centre, su collections.frac-centre.fr. URL consultato l'11 novembre 2023.
- ^ Claude Parent, biografia della Académie des beaux-arts.
- ^ Vivre à l'oblique, note sur le livre des éditions Jean-Michel Place.
- ^ Sabine Torres, 2007, p. 299
- ^ Claude Parent, biographie sur le site Fluctuat.net
Bibliografia
modifica- (FR) Claude Parent, Vivre à l'oblique, Paris, L'Aventure Urbaine, 1970.
- (FR) Claude Parent, Vivre à l'oblique, Paris, Jean-Michel Place, 2008, ISBN 978-2-85893-805-6.
- (FR) Paul Virilio, Bunker archéologie, Paris, Galilée, 1958.
- Claude Parent - Paul Virilio, Architecture Principe: 1966 and 1996, Paris, Les Éditions de l'Imprimeur, septembre 1996 ISBN 2-910735-08-7
- (EN) Anthony Elliott, Profiles in contemporary social theory, poche, 1ª ed., Londres, SAGE, 2001, ISBN 978-0-7619-6589-3.
- (EN) Tadao Ando, World architects in their twenties, in 建筑师的20岁, A. Schnée, 2005, ISBN 978-7-302-11126-9.
- (FR) Sabine Torres, Le Petit Futé Bourgogne, Petit Futé, 2007, ISBN 978-7-302-11126-9.
- (EN) Mike Featherstone e John Armitage, From Modernism to Hypermodernism and Beyond, in Paul Virilio, poche, Londra, SAGE, 2000, ISBN 978-0-7619-5902-1, LCCN 2001269856.