Arcieparchia di Polack

L'arcieparchia di Polack (in latino: Archieparchia Polociensis Ruthenorum) è stata una sede della Chiesa cattolica di rito bizantino.

Arcieparchia di Polack
Archieparchia Polociensis Ruthenorum
Chiesa ucraina
La cattedrale di Santa Sofia a Polack, come si presenta oggi
Diocesi suffraganee
Luc'k e Ostrog, Pinsk e Turaŭ, Volodymyr-Brėst
 
StatoBielorussia
 
Erezione1596
Soppressione25 marzo 1839
Ritobizantino
CattedraleSanta Sofia
Dati dall'Annuario pontificio (ch · gc?)
Chiesa cattolica in Bielorussia
Mappa delle eparchie greco-cattoliche della Confederazione polacco-lituana nel 1772. A nord, in color marrone, l'arcieparchia di Polack.
Jozafat Bułhak, ultimo vescovo greco-cattolico di Polack.

Territorio

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L'arcieparchia comprendeva i fedeli cattolici di rito bizantino della Bielorussia.

Sede arcieparchiale era Polack, dove fungeva da cattedrale la chiesa di Santa Sofia.

L'arcieparchia entrò in comunione con la Chiesa cattolica in seguito all'Unione di Brest del 1596. Come eparchia era stata eretta nel XIII secolo. Ad essa erano unite le eparchie di Micislavia, eretta anch'essa nel XIII secolo, di Orša e di Vicebsk, eretta nel X secolo. Spesso ai vescovi ausiliari o ai coadiutori dell'arcieparchia veniva assegnato il titolo di queste sedi soppresse.

Durante l'episcopato di Cyprian Żochowski (1674-1693), fu unita in persona episcopi con l'arcieparchia di Kiev. In precedenza, altri vescovi, trasferiti a Kiev, mantennero in persona episcopi la sede di Polack fino alla loro morte anche perché i metropoliti cattolici non risiedettero più a Kiev dopo la restaurazione di una gerarchia ortodossa durante il primo Seicento.

Nel 1772, con la prima spartizione della Polonia, Polack entrò a far parte dell'Impero russo e nel 1784 Caterina II di Russia nominò[1] arcivescovo Heraclius Lissowski che pubblicò un nuovo libro liturgico, lo Hieratikon detto Herakliton dal suo nome, eliminando molte delle innovazioni introdotte sul modello della messa latina dopo l'Unione di Brest (soprattutto con i sinodi del 1720 e 1735) e restaurando una forma liturgica più simile a quella bizantina o ortodossa. Questa forma venne estesa a tutte le eparchie uniate in Russia dopo il 1793-1795.

Il sinodo della Chiesa greco-cattolica celebrato a Polack nel febbraio 1839 annullò ex auctoritate l'unione di Brest del 1596 chiedendo di far parte della Chiesa ortodossa russa, sopprimendo de facto tutte le eparchie cattoliche dell'impero russo.[2] Questa decisione fu approvata dallo zar Nicola I il 25 marzo 1839. Questo atto determinò la fine dell'arcieparchia greco-cattolica di Polack e il passaggio forzato dei suoi fedeli alla Chiesa ortodossa.[3]

Cronotassi dei vescovi

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  • Herman Zahorski † (1596 - 1600/1601 deceduto)
  • Gedeon Brolnicki † (26 maggio 1601 - 1618 deceduto)
  • San Jozafat Kuncewicz, O.S.B.M. † (1618 succeduto - 12 novembre 1623 deceduto)
  • Anastazy Antoni Sielawa † (1624 - 12 settembre o 5 ottobre 1655 deceduto)[4]
  • Gabriel Kolenda † (12 settembre o 5 ottobre 1655 succeduto - 21 maggio 1674 deceduto)[5]
  • Cyprian Żochowski † (21 maggio 1674 succeduto - 26 ottobre 1693 deceduto)
    • Sede vacante (1693-1696)[6]
  • Marcjan Białłozor † (1697[7] - 18 giugno 1707 deceduto)
    • Sede vacante (1707-1710)[8]
  • Sylwester Peszkiewicz † (9 novembre 1710 consacrato - 8 settembre 1714 deceduto)
  • Florian Hrebnicki † (14 marzo 1716 consacrato - 18 luglio 1762 deceduto)
  • Jason Junosza Smogorzewski † (18 luglio 1762 succeduto - 1780 dimesso)[9]
  • Herakliusz Lissowski † (18 aprile 1784 consacrato - 30 agosto 1809 deceduto)[10]
  • Jan Krassowski † (13 gennaio 1811 consacrato - novembre/dicembre[11] 1826 nominato eparca di Luc'k e Ostrog)
  • Jakub Martusiewicz † (novembre/dicembre[11] 1826 - 26 gennaio 1833 deceduto)
  • Jozafat Bułhak † (17 aprile 1833 - 23 febbraio o 9 marzo 1838 deceduto)
  1. ^ In seguito a trattative con la Santa Sede si giunse nel 1782 ad un accordo per cui la Russia riconosceva gli Uniati nel suo territorio e la Santa Sede riconosceva la nuova arcidiocesi di Mogilёv per i fedeli di rito latino, creata da Caterina II nel 1772 ed eretta canonicamente nel 1783. (PL) Maciej Loret, Kościół Katolicki a Katarzyna II 1772-1784., Kraków i Warszawa, 1910. L'arcieparchia in questi anni provvide anche alla fondazione del primo seminario per il clero greco-cattolico, prima questo veniva formato nei seminari delle diocesi di rito latino, fatto che aveva contribuito all'adozione degli usi liturgici latini (inserimento del Filioque, indumenti liturgici, autorità del concilio Tridentino, culto di santi latini, architettura religiosa, etc.), soprattutto con il sinodo del 1720. La stessa città di Polack fu a lungo un centro di "latinizzazione" culturale ospitando dal 1580 un collegio gesuita che passò sotto il controllo della stessa arcieparchia nel 1820 (la soppressione dei gesuiti del 1773 decisa da papa Clemente XIV non fu applicata in Russia per volere di Caterina II), oggi il suo edificio è sede dell'università di Santa Eufrosina.
  2. ^ Cesare Alzati, L'ortodossia, in Storia del Cristianesimo, l'età moderna (a cura di G. Filoramo e D. Menozzi), Editori Laterza, 1997, pp. 398-399. Tra 1832 e 1837 la Chiesa greco-cattolica aveva già adottato struttura, diritto canonico, regolamenti interni e usi liturgici analoghi a quelli ortodossi.
  3. ^ La documentazione relativa al sinodo di Polack (o Polotsk) in: Allocuzione della santità di nostro signore Gregorio PP. XVI al sacro collegio nel concistoro segreto del 22 luglio 1842, Roma, 1842, pp. 74-84.
  4. ^ Il 18 marzo 1641 è nominato arcieparca metropolita di Kiev mantenendo la sede di Polack fino alla sua morte. Welykyj, Documenta Pontificum Romanorum historiam Ukrainae illustrantia, vol. I : 1075-1700 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2018)., Romae 1953, pp. 519 e seguenti. Błażejowśkyj, Hierarchy of the Kyivan Church, p. 282.
  5. ^ Il 24 aprile 1665 è nominato arcieparca metropolita di Kiev mantenendo la sede di Polack fino alla sua morte. Welykyj, Documenta Pontificum Romanorum historiam Ukrainae illustrantia, vol. I, pp. 578 e seguenti. Błażejowśkyj, Hierarchy of the Kyivan Church, p. 282.
  6. ^ Durante la sede vacante, la diocesi fu amministrata da Lew Ślubicz-Załęski, vescovo di Volodymyr-Brėst.
  7. ^ Viene nominato alla sede di Polack tra ottobre 1696 e aprile 1697. Błażejowśkyj, Hierarchy of the Kyivan Church, p. 283.
  8. ^ Durante la sede vacante, la diocesi fu amministrata da Porfiriusz Kulczycki, vescovo di Volodymyr-Brėst.
  9. ^ Un ukaz di Caterina II di Russia ordinò a Smogorzewski di lasciare Polack e di non occuparsi più della sua diocesi. Il 26 febbraio 1780 è eletto metropolita di Kiev, confermato dalla Santa Sede il 25 giugno 1781 (Hierarchia Catholica, VI, p. 249).
  10. ^ Un ukaz di Alessandro I di Russia del 24 luglio 1806 nominò Lissowski metropolita di Kiev pur conservando la sede di Polack.
  11. ^ a b In una lettera di novembre 1826, Jakub Martusiewicz si firma ancora come vescovo di Luc'k, mentre il 29 dicembre successivo è Jan Krassowski a firmarsi come vescovo di Luc'k. Questi era stato nominato con editto dello zar fin dal 3 febbraio 1826. Błażejowśkyj, Hierarchy of the Kyivan Church, pp. 266 e 286.

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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