Autoritratto come allegoria della Pittura (Elisabetta Sirani)
Autoritratto come allegoria della Pittura è un dipinto della pittrice italiana Elisabetta Sirani, realizzato nel 1658 e conservato presso il Museo Puškin delle belle arti di Mosca.
Autoritratto come allegoria della Pittura | |
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Autore | Elisabetta Sirani |
Data | 1658 |
Tecnica | olio su tela |
Ubicazione | Museo Puškin delle belle arti, Mosca |
Descrizione
modificaIn questo autoritratto, dipinto per un notaio del vescovado della sua città,[1] l'autrice si raffigura al lavoro mentre è intenta a dipingere circondata da oggetti vari.[2] Alla sua destra è visibile una scultura antica, mentre alla sua sinistra ci sono dei libri sottostanti a una penna e a un calamaio.[2] Sul tavolo su cui i libri poggiano è leggibile la firma con la data: "ELISAB.TA SIRANI F. 1658".[3]
La pittrice scelse di rappresentare questi oggetti per sottolineare la cultura umanistica con cui era stata cresciuta,[1] affermando la sua identità artistica e intellettuale[2] in un dipinto che assume quindi un valore autobiografico.[3] L'artista ci mostra così una consapevolezza che aveva delle proprie capacità,[2] visibile anche nella fierezza dello sguardo e nella decisione dei tratti.[3]
Infatti la padronanza sia pittorica che cromatica è già notevole, nonostante la giovane età della pittrice che nell'anno in cui eseguì il dipinto aveva vent'anni.[1]
Note
modifica- ^ a b c Adelina Modesti, Dizionario Biografico degli Italiani, in treccani.it, vol. 92, 2018. URL consultato il 2 giugno 2022.
- ^ a b c d Dipingere e disegnare "da gran maestro" il talento di Elisabetta Sirani (Bologna 1638-1665), in uffizi.it. URL consultato il 2 giugno 2022.
- ^ a b c Daniela Macri, Elisabetta Sirani (Bologna, 1638-1665) (PDF), in verderameporgettocultura.it. URL consultato il 29 giugno 2022.
Collegamenti esterni
modifica- (RU, EN) Museo Puškin delle belle arti – Sito ufficiale, su museum.ru.