Ballao
Ballao (/balˈlao/[4], Ballau in sardo[5]) è un comune italiano di 715 abitanti[2] della provincia del Sud Sardegna.
Ballao comune | |
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(IT) Ballao (SC) Ballau | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | Sud Sardegna |
Amministrazione | |
Sindaco | Gian Franco Raffaele Frongia (lista civica) dal 26-10-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 39°32′56.49″N 9°21′45.92″E |
Altitudine | 98 m s.l.m. |
Superficie | 46,63 km² |
Abitanti | 715[2] (31-12-2024) |
Densità | 15,33 ab./km² |
Comuni confinanti | Armungia, Escalaplano, Goni, Perdasdefogu (NU), San Nicolò Gerrei, Silius, Villaputzu. |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 09040 |
Prefisso | 070 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 111003 |
Cod. catastale | A597 |
Targa | SU[1] |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[3] |
Nome abitanti | (IT) ballaesi (SC) ballaesus |
Patrono | santa Maria Maddalena |
Giorno festivo | 22 luglio |
Cartografia | |
![]() nella provincia del Sud Sardegna | |
Sito istituzionale | |
Geografia fisica
modificaTerritorio
modificaBallao è situato nella subregione del Gerrei; il paese si sviluppa in prossimità di un'ansa del fiume Flumendosa[6] a circa 90 m s.l.m. Il territorio comunale si estende per 46 km².[7]
Clima
modificaOrigini del nome
modificaL'origine del nome potrebbe derivare dalla parola spagnola balay (cioè "cesto", "recipiente")[6]. Secondo la teoria di Eduardo Blasco Ferrer, il toponimo è paleosardo e deriva dal lessema *aLa - *al ("campo adatto al pascolo") + /b/ iniziale prostetica.[senza fonte]
Storia
modificaL'area fu abitata già nel età del bronzo (sono presenti un pozzo sacro e alcuni nuraghi), fu poi sede di una stazione di posta romana (sono state trovate alcune monete romane) e territorio dell'Impero romano d'Oriente.[8][9]
Durante il medioevo appartenne al Giudicato di Cagliari e fece parte della curatoria del Gerrei. Nel 1258, alla caduta del giudicato, passò per breve tempo al Giudicato di Arborea, nel 1300 alla Repubblica di Pisa e nel 1324 alla Corona d'Aragona[9]. Nel 1681 fu incorporato nella contea di Villasalto, feudo della famiglia Zatrillas, e un ventennio più tardi nel marchesato di Villaclara, feudo prima degli Zatrillas e poi dei Vivaldi Pasqua. Restò feudo di quest'ultima famiglia fino al 1839, quando venne riscattato con la soppressione del sistema feudale. Divenne poi un comune gestito da un sindaco e da un consiglio comunale.
Nel 1834, Goffredo Casalis descrisse il villaggio con queste parole:[10]
Simboli
modifica-
Stemma di Ballao
-
Gonfalone di Ballao
Il Presidente della Repubblica, Ciampi, con Decreto Presidenziale del 23 luglio 2004[11][12], ha concesso al Comune di Ballao lo stemma e il gonfalone. La figura posta come emblema dello stemma e del gonfalone è un cinghiale.[13]
Stemma
modificaGonfalone
modificaBandiera
modificaMonumenti e luoghi d'interesse
modificaArchitetture religiose
modificaAll'interno del territorio sono presenti alcune chiese di origine bizantina:[6]
- Santa Cruxi (Santa Croce)
- Sant'Arroccu (San Rocco)
- Santa Maria Nuraxi (Santa Maria Cleofe)
- Santu Pedru (San Pietro)
Molte di queste chiese erano inizialmente dedicate a santi orientali a causa della grande affluenza di monaci bizantini nella zona. Successivamente allo Scisma d'Oriente questi monaci furono costretti ad abbandonare l'isola e le chiese vennero ricostruite seguendo lo stile romanico.[6]
Architetture civili
modificaMiniere
modificaNella zona della frazione Corti Rosas, a circa 4 km dall'abitato, è presente una miniera di 15 ettari ormai in disuso.[15]
Nel 1796 l'ingegnere piemontese Belly segnalò la presenza nella zona di stibnite (minerale utilizzato per la creazione di metalli, batterie elettriche, in fuochi d'artificio, tessuti, gomma e vetro). La miniera ebbe un notevole sviluppo negli anni del fascismo e arrivò a contare (insieme alla miniera di Su Suergiu) un migliaio di operai. L'estrazione andò avanti fino agli anni settanta.[16]
Nel corso dell'attività venne scoperta la presenza di antimonio, arsenopirite, barite, bornite, calcite, calcopirite, cetineite, chermesite, diopside, fluorite, marcasite, pirite, quarzo, sheelite, stibiconite, sénarmontite, valentinite, wollastonite.[15][16]
La miniera fa oggi parte del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna.[9]
Siti archeologici
modificaPresso la località Santa Maria de Nurai era situato Nuraxi, un antico villaggio di origine medievale che si spopolò nel XIV secolo a causa di una epidemia di peste.[17]
Funtana Coberta
modificaPozzo sacro di origine nuragica la cui costruzione si può datare fra il 1200 e l'850 a.C. Gli antichi abitanti vi celebravano le cerimonie legate all'adorazione delle acque. Al suo interno sono stati trovati oggetti in bronzo tra cui spade per i giuramenti religiosi, lastre metalliche oxhide e sculture di bronzo.
Aree naturali
modificaZona di caccia e raccolta di funghi, è amata dai naturalisti. Offre la possibilità di dedicarsi a pesca e canottaggio.[8]
Il paesaggio è caratterizzato dalla presenza del Flumendosa. La vegetazione è composta principalmente da tamerici, oleandri e piante fluviali. A livello di fauna è possibile trovare germani, aironi cenerini, nutrie, fagiani, gruccioni e tartarughe.[6]
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[18]

Lingue e dialetti
modificaLa variante del sardo parlata a Ballao è il campidanese sarrabese.
Tradizioni e folclore
modificaRicorrenze
modificaSempre Goffredo Casalis scrisse:
Tra le principali ricorrenze:
- Santa Maria Cleofe: ogni lunedì dell'Angelo si festeggia in onore di Santa Maria di Cleofe (denominata dai ballaese "Santa Maria Nuraxi") in una chiesa campestre ai confini con Silius. I festeggiamenti e la processione sono accompagnati da canti e balli tipici sardi.[6]
- Santu Predu: si festeggia in onore del santo in una chiesa posta a circa 1 km dall'abitato. Seguono festeggiamenti e una processione.[6]
- Santa Maria Maddalena: a partire dal XIII secolo, il 22 luglio, si festeggia la patrona del paese in una chiesa a lei consacrata. I festeggiamenti durano solitamente 3 o 4 giorni.[6]
- Santa Vitalia: un tempo una delle feste più importanti del Gerrei, si celebra ogni primo lunedì di ottobre. Seguivano festeggiamenti e fiere.[6]
- Is Aimedasa: il 2 novembre i bambini, rappresentando le anime dei defunti, vanno per le case a chiedere dolci e frutta.[6]
Il costume tradizione è ormai in disuso e anche l'artigianato tipico del paese rischia di scomparire.[6] Nella zona è molto praticata la caccia, soprattutto battute per il cinghiale.[6]
Cultura
modificaBiblioteche
modificaA partire dal 1983 Ballao è servito da una biblioteca comunale il cui patrimonio è composto da circa 9000 volumi.[19]
Cucina
modificaLa cucina tradizionale si compone di alcuni dolci come: is perichittusu de entu, is perichittusu normali, is pabassinas, pistoccheddusu de crobi, pardulas, amaretti, pistoccheddusu de caffei e arrubbiousu.[6]
Geografia antropica
modificaEconomia
modificaA livello agricolo si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, olivi, agrumi, viti e altra frutta. Si allevano bovini, suini, ovini e caprini.[8]
L'artigianato è specializzato nella produzione di cesti e stuoie.[8]
Il terziario è composto da una sufficiente rete distributiva ma necessità di servizi qualificati e strutture sociali rilevanti.[8]
Infrastrutture e trasporti
modificaAmministrazione
modificaPeriodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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23 aprile 1995 | 16 aprile 2000 | Francesco Maria Manca | liste civiche di centro-sinistra | Sindaco | [20] |
16 aprile 2000 | 8 maggio 2005 | Pier Luigi Romolo Pilia | lista civica | Sindaco | [21] |
8 maggio 2005 | 30 maggio 2010 | Francesco Maria Manca | lista civica | Sindaco | [22] |
30 maggio 2010 | 31 maggio 2015 | Severino Cubeddu | lista civica "Cambiare si Può" | Sindaco | [23] |
31 maggio 2015 | 26 ottobre 2020 | Severino Cubeddu | lista civica "Uniusu Po Sa Idda Ballao" | Sindaco | [24] |
26 ottobre 2020 | - | Gian Franco Raffaele Frongia | lista civica "Ballao Cambia" | Sindaco | [25] |
Sport
modificaNote
modifica- ^ Sigla provvisoria definita dal Consiglio di Stato con parere n° 1264 del 30 maggio 2017, in attesa di recepimento nella tabella allegata al Regolamento del codice della strada
- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Luciano Canepari, Ballao, in Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 1999, ISBN 88-08-09344-1.
- ^ Teresa Cappello e Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron, 1981, p. 39, SBN UMC0979712.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n Ballao, su spazioinwind.libero.it. URL consultato il 27 novembre 2011.
- ^ Ballao, su comune-di.it. URL consultato il 9 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- ^ a b c d e BALLAO (CA), su italiapedia.it. URL consultato il 4 dicembre 2011.
- ^ a b c BALLAO (GERREI), su galsgt.it. URL consultato il 31 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2014).
- ^ Goffredo Casalis, Dizionario geografico storico-statistico-commerciale degli stati di S. M. il Re di Sardegna, Volume 2, 1834.
- ^ a b Ballao (Cagliari) D.P.R. 23.07.2004 concessione di stemma e gonfalone, su Governo italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica, 2004. URL consultato il 12 ottobre 2020.
- ^ Presidenza della Repubblica, D.P.R. di concessione del 23 luglio 2004 (PDF).
- ^ a b c Stemma e gonfalone, su comune.ballao.ca.it. URL consultato il 31 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2016).
- ^ Ballao (Cagliari) D.P.R. 3.12.2013 concessione di bandiera, su Governo italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica, 2013. URL consultato il 13 ottobre 2020.
- ^ a b La miniera, su comune.ballao.ca.it. URL consultato il 5 febbraio 2012.
- ^ a b Miniera di Corti Rosas, su minieredisardegna.it. URL consultato il 27 novembre 2011.
- ^ Villaggi Scomparsi del Giudicato di Cagliari, su sardegnaomnia.altervista.org. URL consultato il 31 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2012).
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Biblioteca, su comune.ballao.ca.it. URL consultato il 10 luglio 2012.
- ^ Comunali 23/04/1995, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 24 novembre 2017.
- ^ Comunali 16/04/2000, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 24 novembre 2017.
- ^ Comunali 08/05/2005, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 24 novembre 2017.
- ^ Comunali 30/05/2010, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 24 novembre 2017.
- ^ Comunali 31/05/2015, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 24 novembre 2017.
- ^ Comunali 25/10/2020, su elezioni.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 29 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2020).
Bibliografia
modifica- Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X.
- Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007. URL consultato il 5 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ballao
Collegamenti esterni
modifica- La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna, su comunas.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 132429883 |
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