Battaglia di Millarapue
La battaglia di Millarapue, avvenuta il 30 novembre 1557, avrebbe dovuto essere secondo il toqui Caupolicán dei Mapuche un'imboscata tesa all'esercito spagnolo di García Hurtado de Mendoza, ma si concluse con una vittoria spagnola quando l'imboscata fallì.
Battaglia di Millarapue parte della Guerra di Arauco | |
---|---|
Data | 30 novembre 1557 |
Luogo | Vicinanze di Millarapue, Arauco, Cile |
Esito | Vittoria degli spagnoli |
Schieramenti | |
Comandanti | |
Effettivi | |
Perdite | |
Voci di battaglie presenti su Wikipedia | |
Storia
modificaDopo la vittoria spagnola nella battaglia di Lagunillas, Mendoza entrò nel territorio ostile di Arauco cercando una battaglia decisiva. Le forze reali spagnole si accamparono a Millarapue il 29 novembre. L'esercito Mapuche, guidato da Caupolicán, tese un'imboscata all'alba del 30 novembre, tentando di prendere di sorpresa l'accampamento nemico. Quello era il giorno della celebrazione di Sant'Andrea, e lo squillo cerimoniale di trombe all'alba fu inteso come un segnale d'allarme dagli indiani. Credendo di essere stato scoperto, Caupolicán ordinò all'esercito di avanzare ed attaccare. A guidare alcuni Mapuche in un attacco frontale fu Galvarino, che incitava i compagni nonostante fosse privo delle mani. La battaglia fu feroce e brutale, e durò fino al primo pomeriggio. Alla fine i Mapuche furono sconfitti, perdendo 3000 uomini e vedendosene catturati 800. I leader catturati furono impiccati e Galvarino, anch'esso imprigionato, fu dato in pasto ai cani.[4] Dopo la vittoria gli spagnoli avanzarono fino a Tucapel, dove costruirono il forte di Cañete, non molto lontano da dove Valdivia aveva eretto il forte di Tucapel.
Note
modifica- ^ Rosales, Libro II, capitoli XII, XIII e XIV, sembra implicare che Lautaro Turcupichun fosse il toqui del Butalmapu settentrionale dei Mapuche, come Ainavillo prima di lui.
- ^ a b c Lobera, Libro II, cap. IV.
- ^ Lobera, Libro II, cap. IV. Secondo Góngora Marmolejo, Historia…, cap. XXVI, furono impiegati solo 10 000 Mapuche organizzati in due divisioni, mentre una terza che avrebbe attaccato gli spagnoli da dietro non giunse in tempo.
- ^ Vivar, Crónica…, cap. CXXXIII.
Bibliografia
modifica- Jerónimo de Vivar, Crónica y relación copiosa y verdadera de los reinos de Chile, capitolo CXXXIII, Artehistoria Revista Digital. URL consultato il 15 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2008).
- Alonso de Góngora Marmolejo, Historia de Todas las Cosas que han Acaecido en el Reino de Chile y de los que lo han gobernado (1536-1575). Edizione digitale a partire da Crónicas del Reino de Chile, Madrid, Atlas, 1960, pp. 75–224, cap. XXVI.
- Pedro Mariño de Lobera, Crónica del Reino de Chile, escrita por el capitán Pedro Mariño de Lobera… reducido a nuevo método y estilo por el Padre Bartolomé de Escobar. Edizione digitale a partire da Crónicas del Reino de Chile, Madrid, Atlas, 1960, pp. 227–562, Libro secondo, capitolo IV.
- Diego de Rosales, Historia General del Reino de Chile, Flandes Indiano, 3 volumi, Libro II, cap. XIV, Valparaíso, 1877-1878.