Bazzoffia
La bazzoffia, a volte soprannominata "zuppa dell'amore",[1] è un piatto originario di Sezze e Priverno, in provincia di Latina, nel Lazio (Italia).
Bazzoffia | |
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Origini | |
Luogo d'origine | Italia |
Regione | Lazio |
Diffusione | Lazio |
Zona di produzione | Lazio |
Dettagli | |
Categoria | primo piatto |
Ingredienti principali |
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Etimologia e storia
modificaSecondo la tradizione, la bazzoffia prenderebbe il nome dalle donne infedeli dei Monti Lepini che la preparavano ai mariti traditi dopo un incontro romantico.[2] La bazzoffia veniva consumata dai contadini di Sezze e Priverno soltanto nel periodo tra aprile e maggio, quando veniva fatta l'ultima raccolta dei carciofi e le prime delle fave e dei piselli, e veniva preparata per riutilizzare il pane raffermo.[2] A luglio, nel comune di Sezze, si tiene la tradizionale sagra della bazzoffia.[1]
Preparazione
modificaFar bollire in pentola fave, sedano, carciofi, piselli, cipolle e lattuga e lasciar cuocere per due ore e mezzo o tre. Intanto, cuocere all'interno delle scodelle delle uova senza romperle per qualche minuto. Porre del pane raffermo nelle scodelle e infine versare la zuppa nelle scodelle lasciando intatte le uova. Se si desidera, aggiungere del pecorino romano grattugiato.[3] Il critico gastronomico Marco Guarnaschelli Gotti consiglia di servire il piatto con un intingolo a base di lumache sbollentate e stufate, olio, aglio, pomodoro e un pizzico di peperoncino.[3] La bazzoffia si presta bene con vino Frascati superiore o Est! Est!! Est!!! di Montefiascone.[4]
Note
modifica- ^ a b La Bazzoffia di Sezze e Priverno, su visitlazio.com. URL consultato il 22 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2020).
- ^ a b Francesco Duscio, La Cucina Tradizionale del Lazio: Libro sulla cultura enogastronomica e la storia culinaria del Lazio dagli albori ad oggi, Fuoco, 2020, "Bazzoffia di sezze".
- ^ a b Marco Guarnaschelli Gotti, Le ricette dei ristoranti d'Italia, Franco Muzzio, 1989, p. 37.
- ^ Francesco Duscio, La Romanesca: Cucina Popolare e Tradizione Romana, Fuoco, 2014, "Bazzoffia di Sezze".