Benedetto Civiletti

scultore italiano

Benedetto Civiletti (Palermo, 1º ottobre 1845Palermo, 22 settembre 1899) è stato uno scultore italiano.

Benedetto Civiletti
Benedetto Civiletti: Quadriga. Teatro Politeama (Palermo)

Biografia

modifica
 
Benedetto Civiletti: Il Pifferaio (ca. 1890)
 
Benedetto Civiletti: Lavoro (1895). Piazza Politeama, Palermo
 
Benedetto Civiletti: La Tragedia. Teatro Massimo (Palermo)

Nacque da contadini, venne avviato in giovane età agli studi artistici dapprima disegnando e modellando la creta con un presepista, poi seguito dal pittore Andrea D'Antoni e dallo scultore Benedetto De Lisi. L'interessamento per la sua formazione fu avvantaggiata dalla protezione del deputato siciliano Giuseppe Galati de Spuches, impressionato dal suo Mercurio. Partecipò coll'opera Fauno all'Esposizione regionale del 1863 tenutasi presso Palazzo Comitini. Su iniziativa di un giurista, del sindaco di Rudinì e di un barone ottenne un sussidio per trasferirsi a Firenze e continuare i suoi studi. Qui fu allievo di Giovanni Duprè che lo influenzò portandolo a seguire uno stile più verista. Ritornò in Sicilia nel 1865 ed operò nella sua città natale fino alla fine dei suoi giorni.

Partecipò al concorso di Roma per la statua di Garibaldi al Gianicolo[1], concorso poi vinto da Emilio Gallori.

Era anche molto richiesto dalle famiglie della borghesia palermitana: è l'autore dei busti di Paolo Florio (oggi presso la tonnara Florio) e Joseph Whitaker (oggi nell'atrio di Villa Malfitano).

Per tutta la vita espose nelle principali città del mondo dove alcune sue opere furono continuamente riproposte (New Orleans, Napoli, Milano, Londra, Venezia, Taormina...).

Fu anche il maestro di suo fratello, Pasquale Civiletti.

Opere principali

modifica
 
Monumento a Vittorio Emanuele II

Monumenti funebri

modifica
  1. ^ Carmelo Calci, Leandro Mais, «La Premiata Casa Fotografica Giuseppe Incorpora e Garibaldi», in Gente di Fotografia, IX, n. 32, Settembre 2002, pp. 66–69
  2. ^ Fototeca della Biblioteca Hertziana

Bibliografia

modifica

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN27926365 · ISNI (EN0000 0000 1604 8798 · BAV 495/126016 · ULAN (EN500071285 · LCCN (ENno2020029565 · GND (DE121396495