Coregonus macrophthalmus
Il coregone[2] (Coregonus macrophthalmus, Nüsslin, 1882), conosciuto anche come bondella o coregone bianco, è un pesce di lago appartenente alla famiglia Salmonidae ed alla sottofamiglia Coregoninae.[3]
Coregone | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Osteichthyes |
Ordine | Salmoniformes |
Famiglia | Salmonidae |
Sottofamiglia | Coregoninae |
Genere | Coregonus |
Specie | Coregonus macrophthalmus |
Nomenclatura binomiale | |
Coregonus macrophthalmus Nüsslin, 1882 | |
Sinonimi | |
Coregonus exiguus, Coregonus lavaretus macrophthalmus, Coregonus macrophthalmus var. steckbornensis, Coregonus restrictus nusslinii | |
Nomi comuni | |
Bondella, Coregone bianco |
Distribuzione e habitat
modificaQuesto pesce è endemico del Lago di Costanza posto al confine tra Germania, Svizzera e Austria. È stato introdotto da tempo nel territorio italiano nei laghi prealpini.[4]
Descrizione
modificaSimile al lavarello dal quale si distingue per i seguenti caratteri:
- corpo più alto, con una "gobba" dietro la testa
- la bocca terminale (nel lavarello è leggermente ventrale)
- branchiospine più sottili, in numero di circa 34 (28-30 nel lavarello)
- statura più piccola (fino a 30 cm per 2 kg).
Il colore è brunastro o verdognolo chiaro con ventre bianco, le squame sono argentate e le pinne sono grigie o giallo brune con apici neri.
Alimentazione
modificaSi basa sulle stesse prede che cattura il lavarello, ovvero crostacei planctonici, soprattutto cladoceri. Questa sovrapposizione tra le diete rende fortemente competitive sul piano alimentare le due specie.
Riproduzione
modificaDepone le uova in gennaio e febbraio, di notte, a profondità comprese tra 35 e 100 metri di profondità. Una femmina di 1 kg depone circa 50.000 uova.
Pesca
modificaQuesta specie è molto importante, se non la più importante, per la pesca professionale del lago Maggiore e del lago di Como.
Note
modifica- ^ (EN) Freyhof, J. & Kottelat, M. 2008, Coregonus macrophthalmus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ Mipaaf - Decreto ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale, su politicheagricole.it. URL consultato il 16 marzo 2018.
- ^ Coregonus macrophthalmus, Nüsslin, 1882, su fishbase.de. URL consultato il 25 ottobre 2011.
- ^ Countries where Coregonus macrophthalmus is found [collegamento interrotto], su fishbase.de. URL consultato il 25 ottobre 2011.
Bibliografia
modifica- BRUNO S., MAUGERI S. (1992), Pesci d'acqua dolce. Atlante d'Europa, Editoriale Giorgio Mondadori, Milano
- LADIGES W., VOGT D. (1986), Guida dei pesci d'acqua dolce d'Europa, Franco Muzzio editore, Padova
- TORTONESE E. (1975), Osteichthyes - Fauna d'Italia vol. XI, Calderini, Bologna
- GANDOLFI G., ZERUNIAN S., TORRICELLI P. e MARCONATO A. (1991), I Pesci delle acque interne italiane, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma
- PORCELLOTTI S. (2005), Pesci d'Italia. Ittiofauna delle acque dolci, Edizioni PLAN, Firenze
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Coregonus macrophthalmus
- Wikispecies contiene informazioni su Coregonus macrophthalmus
Collegamenti esterni
modifica- (EN) (EN) Coregonus macrophthalmus, su FishBase. URL consultato il 25.10.11.