Bozza:Eravamo immortali
Eravamo immortali | |
---|---|
Autore | Marco Cassardo |
1ª ed. originale | 2023 |
Genere | romanzo |
Lingua originale | italiano |
Ambientazione | Torino, 1939-2000 |
Protagonisti | Nando, Steu |
Eravamo immortali è il quarto romanzo dello scrittore torinese Marco Cassardo, pubblicato il 12 settembre 2023 da Mondadori, e vincitore del premio Mondello Opera Italiana e SuperMondello 2024.
Titolo
modificaIl titolo del libro è esplicitamente ispirato ai Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese, nel dialogo numero nove intitolato I due, in cui Cesare Pavese immagina un colloquio tra Achille e Patroclo la sera prima degli eventi del XVI libro dell'Iliade. La citazione[1] da cui è tratto il titolo costituisce l'esergo del romanzo.
Struttura
modificaIl romanzo è suddiviso in quattro parti e cinquanta capitoli. Le parti si intitolano Furore, Tormento, Orgoglio e Eclissi. I capitoli sono tutti costituiti da date specifiche che inquadrano subito il giorno e l'anno in cui si svolgono i fatti. Si comincia con il 23 aprile 1939 e si arriva sino al 10 luglio 2000.
Trama
modificaEravamo immortali comincia con la descrizione di una salita di una corsa ciclistica disputata il 23 aprile 1939. In quell’occasione vengono presentati i due personaggi principali, entrambi ciclisti: Aimon Ferdinando (detto Nando) e Stefano (detto Steu). Entrambi sono due giovani dei quartieri popolari di Torino. Nando viene da Borgata Vittoria e Steu da Barriera di Nizza.
Eravamo immortali ripercorre sessant’anni di storia italiana attraverso gli occhi dei due protagonisti, Steu e Nando, un comunista e un fascista, divisi in tutto - idee politiche, professione, attitudine - ma uniti dall’amore per la bicicletta e dalla loro stessa amicizia. Il romanzo si apre nel 1939, quando i due si scontrano sulla salita di Superga in una gara ciclistica, battuti entrambi da un giovane Fausto Coppi, e si arriva fino al 2000, quando ai piedi della stessa salita Steu farà i conti con la vita che sta per finire.
Nel corso della narrazione ritroviamo Steu e Nando nella ritirata di Russia, nella Resistenza (uno partigiano e l’altro repubblichino), nel dopoguerra e negli anni del Miracolo economico italiano, nelle lotte sindacali, nel ’68, negli anni di piombo fino a Mani Pulite. La loro è un’amicizia tra poli opposti, che parte dall’inimicizia ma via via si rafforza fondandosi sul fatto di vivere lo stesso tempo, gli stessi conflitti sociali, sull’essere stati giovani e poi adulti e poi anziani insieme. Eravamo immortali è ambientato a Torino.
Il romanzo è stato scoperto da Alberto Rollo e ha ottenuto pareri unanimi dalla critica sui principali quotidiani nazionali[2][3][4].
- ^ Cesare Pavese, Dialoghi con Leucò, a cura di Eva Cantarella, BUR-Rizzoli, ISBN 978-88-171-5851-0.«Meglio quel tempo che non c’era l’Ade. Allora andavamo tra boschi e torrenti e, lavato il sudore, eravamo ragazzi. Allora ogni gesto, ogni cenno era un gioco. Eravamo ricordo e nessuno sapeva. Avevamo del coraggio? Non so. Non importa. So che sul monte del centauro era l’estate, era l’inverno, era tutta la vita. Eravamo immortali.»
- ^ Marco Missiroli, L'attimo fuggente diventa nostalgia,, in la Lettura, 8 ottobre 2023.«Come si fa, da lettore appassionato e amante delle storie, a trattenersi nel gridare di leggere un'opera così prodigiosa?»
- ^ Gian Luca Favetto, Quei due eroi operai che sognano di cambiare il mondo in sella a una bici, in la Repubblica, 23 settembre 2023.«Un libro scritto talmente bene che sembra parlato.»
- ^ Giovanni De Luna, Se non hai un salotto buono dove rifugiarti quando arriva la bufera puoi solo pedalare, in TuttoLibri, 9 settembre 2023.«Una grande saga popolare»