Bozza:Francescantonio Mazzario
Francescantonio Mazzario (Roseto Capo Spùlico, 6 giugno1828 - Montegiordano, 22 giugno 1887), è stato un avvocato e politico italiano.
La famiglia e la formazione
modificaNacque dall'unione tra il possidente avvocato Giuseppe e la nobildonna Isabella Andreassi.[1] Tra i suoi zii vi furono Alessandro Mazzario, protagonista del Grand Tour,[2] e il giudice Domenico Andreassi.[3]
Dopo i primi studi ad Amendolara e Chiaromonte, si laureò in Giurisprudenza a Napoli, laddove dapprima pagò col carcere la sua partecipazione alle sommosse del 1848 e poi intraprese l'avvocatura nello studio di Cesare Marini,[4] già difensore dei Fratelli Bandiera e poi parlamentare.[5]
La vita politica, le onorificenze e le cariche pubbliche
modificaFu sindaco di Roseto per ben vent’anni, nonché poi Consigliere Provinciale per due, impegnandosi particolarmente nell'offerta di lavoro ai bisognosi nei periodi in cui erano sospesi i lavori agricoli e nelle annate di carestia.[6] Già nominato barone nel1855, fu poi nominato Cavaliere della Corona d’Italia e Cavaliere di San Maurizio.[7]
Nel 1867 tenta l’ingresso alla Camera: profonde tracce dell'aspra lotta elettorale possono leggersi nella sua ultima opera, Risposta ad una lettera intitolata: La elezione del deputato nelcollegio elettorale di Matera, in marzo 1867, in cui egli riordina le varie fasi della polemica con Francesco Lomonaco, suo antagonista politico,[8] ricordando come si fosse prodigato a favore dell'alleggerimento delle imposte, nel tentativo di ulteriori incameramenti dei "beni chiesastici", e per la realizzazione di strade e ferrovie in territorio calabro-lucano.
Presidente dell’Opera pia della Congregazione della Santissima Immacolata Concezione di Roseto Capo Spulico,[9] Consigliere di Leva a Rossano, sarà poi Delegato Scolastico Mandamentale per il distretto di Amendolara, veste nella quale sottoscriverà la petizione finalizzata "all’inamovibilità dall’impiego degli insegnanti, al miglioramento degli stipendi, all’assegnazione di pensioni di riposo, al riconoscimento del diritto di elettorato politico agli insegnanti e all’obbligatorietà dell’istruzione elementare per entrambi i sessi".[10]
In qualità di Vice-segretario del Consiglio Provinciale di Cosenza, propose invece la cessazione dell’assegno al segretario dell’Accademia Cosentina, che definì "una riunione letteraria privata", nonché grossi contributi in occasione dell'esondazione del Tevere e dell'insediamento del Banco di Napoli a Cosenza.[11]
Gli ultimi anni e la discendenza
modificaPoeta per diletto,[12] trascorrerà gli ultimi anni di vita nel casino di caccia della Caprara, in agro di Montegiordano. Fu zio di Giuseppe Rogges, prefetto del Regno durante il Ventennio, ed ebbe soltanto una discendenza illegittima, in particolare nei D'Angelo di Roseto.[13]
Opere
modificaFrancescantonio Mazzario, A difesa di Ferdinando Barbati di Spezzano-Albanese, Napoli, dallatipografia di Luigi Banzoli, Largo S. Giovanni Maggiore n. 12, 1851
Francescantonio Mazzario e Cesare Marini, A difesa di d. Gerardo Coppola di Altomonte ricorrente contro d. Francesco ed altri Salituri. Presso la Suprema Corte di Giustizia. A relazione dell’onorevolissimo sig. Consigliere De Tommaso, Napoli, Banzoli, 1851
Francescantonio Mazzario, Risposta ad una lettera intitolata: La elezione del deputato nel collegio elettorale di Matera, in marzo 1867, Cosenza, Dalla tipografia municipale, 1867, legato con Nicola Franchi, La elezione del deputato nel collegio elettorale di Matera in marzo 1867,Cosenza, Dalla tipografia municipale, 1867.
- ^ Domenico Ludovico De Vincentiis, Storia di Taranto, rist. Taranto, Mandese, 1983 (ma Taranto, tipografia Latronico, 1878), pp. 389-391.
- ^ Luca Irwin Fragale, Il Grand Tour alla rovescia di un nobile calabrese: l’inedito diario di viaggio di Alessandro Mazzàrio, in «Rivista storica calabrese», n.s. XXXVI (2015), pp. 217-232,ISSN 0393-022X ..
- ^ Luca Irwin Fragale, Genealogia sociale e patrimonio tra Ionio e Mezzogiorno. I Mazzario a Roseto Capo Spulico: ceti e reti dal XIV al XX secolo, Rubbettino Università, Soveria Mannelli 2022, ISBN 9788849873399.
- ^ Marini Cesare, su iris.unina.it.
- ^ Annibale Mari, Cenni sulla vita e opere dell’avvocato Cesare Marini, estratto da «Il giuristacalabrese», a. III, Catanzaro, 1869.
- ^ Salvatore Lizzano, Roseto nella storia, Matera, Kompos, 1989.
- ^ Luca Irwin Fragale, Genealogia sociale e patrimonio tra Ionio e Mezzogiorno. I Mazzario a Roseto Capo Spulico: ceti e reti dal XIV al XX secolo, Rubbettino Università, Soveria Mannelli 2022, ISBN 9788849873399.
- ^ Francescantonio Mazzario, Risposta ad una lettera intitolata "La elezione del deputato nel collegio elettorale di Matera nel marzo 1867", Cosenza, 1867, su books.google.it.
- ^ Salvatore Lizzano, Roseto nella storia, Matera, Kompos, 1989, p. 288.
- ^ Petizione degli insegnanti elementari d’Italia appoggiata dal voto di altri onorevoli cittadinidiretta all’Assemblea legislativa ed al Governo del Re, st. Salerno, 1869, p. 23.
- ^ Michele Chiodo, L’Accademia cosentina e la sua biblioteca. Società e cultura in Calabria,1870-1998, Cosenza, Pellegrini, 2002, pp. 38-39.
- ^ Luca Irwin Fragale,, Pietrantonio Battifarano: una tavola poetica postunitaria tra le sue carte inedite, in «Officinae», a. XXII, n. 3, settembre 2010, pp. 76 e ss., ISSN 20359829.
- ^ Luca Irwin Fragale, Genealogia sociale e patrimonio tra Ionio e Mezzogiorno. I Mazzario a Roseto Capo Spulico: ceti e reti dal XIV al XX secolo, Rubbettino Università, Soveria Mannelli 2022, ISBN 9788849873399.