Wikipedia

Bozza:Joseph Segond

Questa pagina è la bozza di una voce (per i revisori: criteri • pubblica).
Ne è stata richiesta la pubblicazione, ma non è stata ancora considerata accettabile.
Correggi la voce secondo le indicazioni fornite prima di riproporla per la pubblicazione.
Data richiesta
Esito revisione
27 dicembre 2024
Il testo non è neutrale: passaggi promozionali e/o agiografici devono essere riformulati.
I link non vanno inseriti nel corpo del testo.
Le informazioni vanno sostenute da fonti attendibili, aggiunte sotto forma di note. --Utente:Ruthven
A questa voce o sezione va aggiunto il template {{Bio}}
Puoi aggiungere e riempire il template secondo le istruzioni e poi rimuovere questo avviso. Se non sei in grado di riempirlo in buona parte, non fare nulla; non inserire template vuoti.
Niente fonti!
Questa voce o sezione sull'argomento filosofi non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
Puoi migliorare questa voce aggiungendo citazioni da fonti attendibili secondo le linee guida sull'uso delle fonti. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
Questa voce è da wikificare
Questa voce o sezione sull'argomento filosofi non è ancora formattata secondo gli standard.
Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.

Joseph Segond, filosofo, letterato francese studioso di Estetica (Nizza, 13 febbraio 1872 - 18 febbraio 1954)[1]

Biografia

modifica

È stato professore di filosofia al liceo di Tolone e poi professore di filosofia all'Université d'Aix-Marseille[2][3]. È considerato l'ideatore delle "Arti virtuali", di cui lo studio e l'analisi produssero l'opera del 1938 "La Notion d'Arts Virtuels"[4] in forma di Articolo estratto dalla Revue Thomiste[5] . Sul piano internazionale ebbe attenzione per le opere del filosofo francese Henri-Louis Bergson e scrisse nel 1913 "L'Intuition bergsonienne".[6] Ricevette due importanti premi per i suoi scritti: nel 1912 il premio "Prix Marcelin Guérin" per l'opera "La prière, essai de psychologie religieuse" e poi, nel 1923 il premio "Prix Bordin" per l'opera "L’Imagination" [7] .

  1. ^ data.bnf.fr.
  2. ^ data.bnf.fr.
  3. ^ https://www.academie-francaise.fr/node/14783
  4. ^ https://revuethomiste.fr/les-auteurs-publies-dans-la-revue/product/la-notion-d-arts-virtuels-etudes-critiques-notes-doctrinales-documents Revue Thomiste
  5. ^ https://revuethomiste.fr/les-auteurs-publies-dans-la-revue/product/la-notion-d-arts-virtuels-etudes-critiques-notes-doctrinales-documents Revue Thomiste
  6. ^ https://data.bnf.fr/temp-work/99867a32a18ee22ade384c32d2586be1/ "L'Intuition bergsonienne"
  7. ^ https://www.academie-francaise.fr/node/14783
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Bozza:Joseph_Segond&oldid=142859951"