Bozza:Luigi Bruschetti
Luigi Bruschetti vescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti |
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Nato | 7 febbraio 1826 a Cingoli |
Ordinato presbitero | 24 dicembre 1848 |
Nominato vescovo | 26 giugno 1876 |
Deceduto | 27 ottobre 1881 (55 anni) a Cingoli |
Luigi Bruschetti (Cingoli, 7 febbraio 1826 – Cingoli, 27 ottobre 1881) è stato un vescovo italiano.
Biografia
modificaNasce a Villa Strada di Cingoli, figlio di Pompilio e Santa Francioni.
Tra il 1839 e il 1842, Luigi Bruschetti frequentò il Seminario Diocesano di Cingoli, per poi proseguire gli studi al Collegio Campana di Osimo. Il 24 dicembre 1848, fu ordinato sacerdote dal Cardinale Giovanni Soglia Ceroni, Vescovo di Osimo e Cingoli.
Nel 1849, divenne segretario particolare di Monsignor Camillo Amici, Commissario delle Marche e successivamente Legato a Bologna. Nel 1850, accompagnò Mons. Amici a Trieste per l'inaugurazione della ferrovia Trieste-Lubiana.
Dal 1852 al 1854, si dedicò allo studio delle lingue francese, tedesca, spagnola e inglese. L'11 marzo 1857, ottenne il dottorato in utroque iure a Roma.
Nel 1858, quando Mons. Amici divenne Ministro dell'Interno di Pio IX, Luigi Bruschetti fu nominato Uditore di Nunziatura e segretario di Mons. Mariano Falcinelli Antoniacci, Nunzio in Brasile. Nel 1864, Mons. Falcinelli Antoniacci fu trasferito come Nunzio a Vienna e Bruschetti lo seguì.
Nel 1873, Mons. Falcinelli Antoniacci divenne Cardinale e Bruschetti fu nominato Reggente della Nunziatura in Brasile. Dopo la morte del Nunzio Mons. Michele Ferrini nel 1875, Bruschetti fu nominato Delegato Apostolico provvisorio in Brasile.
Il 26 giugno 1876, fu nominato vescovo di Abido e Delegato Apostolico presso la Costa Rica[1], e fu ordinato vescovo a Rio de Janeiro da Mons. pt:Cesare Roncetti.
Nel 1851[2], la Repubblica del Costa Rica aveva firmato un concordato con la Santa Sede, ma la vita religiosa non prosperava molto. Questo perché i protestanti si erano stabiliti nel paese e i vari governi che si erano succeduti avevano combattuto la religione. La massoneria dominava i poteri pubblici, mascherata sotto il titolo di "filantropia" e amore per il popolo.
La sede vescovile di San José di Costa Rica era vacante da anni e l'elezione di un nuovo vescovo era stata ritardata. Il Presidente della Repubblica, che aveva il diritto di presentare il candidato secondo le norme del concordato, aveva proposto un soggetto non gradito alla Santa Sede. Per risolvere la situazione, il Papa decise di nominare Mons. Luigi Bruschetti come Vicario Apostolico per quella diocesi. Questa nomina fu ben accolta dal governo, dal clero e dal popolo.
Mons. Bruschetti scoprì che nella diocesi di San José non esisteva un vero e proprio seminario e che c'era un numero limitato di ecclesiastici, alcuni dei quali non erano degni. Cinque sacerdoti erano stati sospesi e alcuni erano persino iscritti alla massoneria. In tutta la repubblica c'erano solo sei gesuiti che gestivano un collegio e sei suore di carità che si occupavano dell'ospedale. Per il seminario, Mons. Bruschetti ottenne dal Santo Padre l'invio dei Padri Lazzaristi.
Mons. Bruschetti intraprese poi una visita sacra a tutte le parrocchie, accessibili solo a cavallo. Si prese cura particolare dei detenuti, trovati in uno stato di desolante abbandono e privi da lungo tempo di ogni soccorso spirituale.
Gradualmente, attraverso ripetuti incontri con il Presidente della Repubblica, Mons. Bruschetti cercò di superare le divergenze con la Santa Sede. Il governo accettò di presentare come candidato all'episcopato e come vescovo della diocesi di San José il sacerdote Don es:Augusto Bernardo Thiel, professore di teologia dogmatica e diritto canonico in seminario, generalmente amato e stimato. Don Thiel, sacerdote della Congregazione delle Missioni di San Vincenzo de Paoli, fu accettato come vescovo della diocesi di San José e consacrato da Mons. Bruschetti.
Nel 1878, scrisse al Segretario di Stato, Cardinale Lorenzo Nina, esprimendo il desiderio di servire fuori dall'America e chiedendo un congedo per motivi di salute, essendosi ammalato di malaria.
Nel 1879 benedisse solennemente la en:Metropolitan Cathedral of San José, recentemente ricostruita, e, il 18 marzo 1880, consacrò la chiesa della Parrocchia dell'Immacolata Concezione di Heredia[3].
Fu richiamato in Italia nel 1881.
Il 15 agosto 1881, celebrò la Messa in Cattedrale a Cingoli e un Pontificale a S. Sperandia il 4 settembre. Morì il 27 ottobre, lasciando i suoi beni ai poveri, al Santo Padre, al Seminario Vescovile di Cingoli e al es:Pontificio Colegio Pio Latino Americano.
Il Municipio di Cingoli amministra ancora oggi l’Opera Pia Bruschetti come Ente Morale[2].
A lui sono intitolate una via nel Comune di Cingoli e una piazza nella frazione Villa Strada di Cingoli
Genealogia episcopale
modificaLa genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Cardinale Enrico Enriquez
- Arcivescovo Manuel Quintano Bonifaz
- Cardinale Buenaventura Córdoba Espinosa de la Cerda
- Cardinale Giuseppe Maria Doria Pamphilj
- Papa Pio VIII
- Papa Pio IX
- Cardinale Alessandro Franchi
- Arcivescovo pt:Cesare Roncetti
Onoreficenze
modificaNote
modifica- ^ Kiemen, M. C. (1971). A Summary Index of Ecclesiastical Papers in the Archive of the Papal Nunciature of Rio de Janeiro, for the Period of 1808-1891. The Americas, 28(1), 99–112. https://doi.org/10.2307/980346
- ^ a b Odo Fusi Pecci, Un papa e quattro vescovi da Cingoli nel 1800, Pollenza 2003.
- ^ Biografia Ecocattolico
Bibliografia
modifica- Odo Fusi Pecci, Un papa e quattro vescovi da Cingoli nel 1800, Tip. S. Giuseppe, Pollenza, 2003.
- Kiemen, M. C. (1971). A Summary Index of Ecclesiastical Papers in the Archive of the Papal Nunciature of Rio de Janeiro, for the Period of 1808-1891. The Americas, 28(1), 99–112. https://doi.org/10.2307/980346.