Bozza:Teatro Borsoni
Teatro Borsoni | |
---|---|
![]() | |
Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Località | Brescia |
Storia
modificaIl Nuovo Teatro Borsoni, inaugurato ufficialmente il 21 settembre 2024, è un progetto culturale e architettonico nato nel cuore del programma di rigenerazione urbana "Oltre la Strada", promosso dal Comune di Brescia e finanziato dal bando DCPM 25.05.2016 pubblicato 1.06.2016 sulla G.U. “Presentazione di progetti per la predisposizione del Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia”. Nell'ambito di tale progetto, è stata acquisita dal Comune di Brescia l'ex stabilimento Ideal Clima di circa 1500 mq ormai dismesso, che è stato successivamente ridestinato a spazi per le arti performative a cui si integrano spazi funzionali per il teatro a Brescia (sala prove, magazzino, sale polifunzionali).
Il Teatro Borsoni è situato nell'ex-area industriale di Porta Milano, un quartiere segnato dal declino economico e sociale, ma che oggi rappresenta un simbolo di rinascita grazie alla valorizzazione culturale. Nel progetto di rigenerazione del quartiere, la qualificazione dell’offerta culturale e la garanzia di un’identità artistica del progetto è stata coordinata dal CTB Centro Teatrale Bresciano, storico ente teatrale della città e oggi TRIC Teatro di Rilevante Interesse Culturale.
Il Teatro è stato dedicato a Renato Borsoni (1926-2017), tra i fondatori del Centro Teatrale Bresciano (CTB) e figura centrale nella storia teatrale cittadina. Renato Borsoni, direttore artistico, attore teatrale, regista teatrale grafico e scrittore, figura emblematica della cultura bresciana, venuto a mancare nel marzo del 2017. La più grande passione di Borsoni, classe 1926, è sempre stata il teatro. Dopo aver fondato la Compagnia della Loggetta nel 1961 è stato tra i fondatori del Centro Teatrale Bresciano, che ha diretto dal 1975 al 1988 (oggi è intitolata a lui la Sala palcoscenico del Teatro Grande). Inoltre è stato consulente di diverse realtà nazionali nel settore.
Architettura e progettazione
modificaProgettato dallo studio Botticini+Facchinelli ARW, il teatro combina elementi di architettura post-industriale con richiami rinascimentali. La struttura si sviluppa su 3.500 mq e si distingue per la torre scenica alta 19 metri, rivestita in pannelli retroilluminati che la rendono un nuovo landmark urbano. L’edificio, un parallelepipedo di 21x64 metri, presenta una facciata realizzata in blocchi di cemento prefabbricati dalla texture diamantata e uno spazio interno progettato per un’acustica ottimale.
Le due sale principali possiedono queste caratteristiche:
- Sala Castri, dedicata al regista e attore Massimo Castri, conta 312 posti a sedere ed è pensata per spettacoli di prosa e musica, con palco principale e torre scenica attrezzata;
- L’Isola che non c’è è una sala da 169 posti progettata con funzioni di sala prove, sala per spettacoli più intimi, con palco a terra e una conformazione che la rende adatta anche a ospitare spettacoli per bambini e adolescenti.
A completare l'offerta, un foyer a doppia altezza, un bar accessibile anche dall’esterno e spazi multifunzionali per eventi comunitari.
Localizzazione e caratteristiche
modificaSituato nei pressi dell'innesto di Via Metastasio sul lato opposto a sud, in corrispondenza dell'Ideal Standard, il Teatro Borsoni in piena attività offre in tutto due sale spettacolo, con area ristoro indipendente, uffici, nuovi spazi urbani esterni. In luogo dell'ex spazio mensa spogliatoi, modesto edificio in klinker degli anni '60 si colloca un edificio arretrato dalla strada rispetto all'attuale corpo di fabbrica, che libera sul lato est una nuova piazza. Architettonicamente, il nuovo teatro si presenta come un parallelepipedo dalla pianta di 21x64 metri, alto 9. Al centro, il corpo è dotato di una torre scenica di 19 metri in grado di offrire alla città una funzione di grande qualità per lo spettacolo dal vivo.
All'esterno si caratterizza per un originale sistema costruttivo prefabbricato fatto di grandi massi bugnati in calcestruzzo di 4x1,25 metri tra loro connessi da cavi che li pongono in pretensione. A fare da contrappunto al muro ciclopico in cemento, una loggia strombata e profonda circa 7 metri, sulla quale si affaccia un bar con accesso anche dall'esterno. Va evidenziato come la torre, rivestita da pannelli di policarbonato ed illuminata cromatismi automatizzati, ne faccia un elemento di distinzione nel contesto urbano.
Il foyer è dotato di un bancone, con funzione di servizio per la biglietteria e il guardaroba, ed è a doppia altezza. Sempre al piano terra, lateralmente alla biglietteria, è presente un corpo servizi igienici accessibile alle categorie più deboli. Dal foyer è possibile accedere alla sala principale con un doppio percorso: dal ballatoio al primo piano tramite una grande scala ed ascensore; da un corridoio che, a piano terra, permette ai diversamente abili di arrivare a metà sala senza ostacoli.
A piano primo l’ingresso principale della sala si affaccia su un ampio foyer che consente una comoda attesa agli spettatori.
La sala principale distribuisce il pubblico dall’alto, lungo gradoni in calcestruzzo prefabbricato. La sala ha pareti rivestite in legno attraverso pannelli a doghe appositamente studiate per una "naturale" amplificazione, che unita alle tecnologie acustiche previste per la dotazione della torre scenica, garantiscono una perfetta resa sia della prosa che della musica.
La sala è inoltre dotata di palco h. 110 cm con larghezza 13.20 m e 11 metri di profondità, corrispondente alla torre scenica che, con un piano in assi di legno su struttura puntuale, funziona da cassa per la riverberazione della voce.
La sala presenta n.310 posti a sedere fissi con sedile ribaltabile + n.2 posti per disabili serviti da tre passaggi, uno centrale e due laterali, questi connessi alle uscite di sicurezza che danno direttamente verso l’esterno senza ulteriori dislivelli.
Per il controllo dell'impiantistica della torre sono previsti vani tecnici, collocati lungo il lato est del teatro, dove è presente anche un accesso di servizio in cui è presente una scala ed un montacarichi che connettono il piano terra con lo spazio teatrale di piano primo e consentono l’accesso ai pianerottoli superiori della torre scenica ed al piano graticcia.
Al piano terra connesso con l'esterno dal lato sud si trovano uno spazio deposito con altezza media di 4,5 m con specifica accessibilità per il carico/scarico delle scenografie in uso nelle rappresentazioni teatrali, i camerini per gli attori di entrambe le sale teatrali e gli uffici con uno dei bagni ad essi dedicati. Tutti questi vani sono connessi direttamente al palco del teatro.
Pannelli fotovoltaici sono disposti sulla copertura del teatro nel volume posto a sud (retro). Il tradizionale sistema di illuminazione è integrato da una illuminazione scenica comprensiva di tralicci (americane) su cui collocare i proiettori di scena.
L'ingegneria scenica
modificaL'edificio, contenitore del Teatro Borsoni, dispone di una torre scenica interamente dedicata alla macchina scenica della sala teatrale principale "SALA CASTRI" e un ulteriore volume ricavato dietro al palco per la sala secondaria "L'ISOLA CHE NON C'E'".
Per macchina scenica si intendono tutte le attrezzature scenotecniche che riguardano la movimentazione e il sollevamento (superiore e inferiore) di cose, gli impianti audio video e luci e loro apparecchiature di controllo.
Sala "Massimo Castri"
LA TORRE SCENICA del Teatro Borsoni è progettata con un'attenzione particolare alle innovazioni dell’ingegneria teatrale e alla sicurezza di operatori e artisti. La struttura si compone di un sotto palco, un palcoscenico a +2,17m, un ballatoio perimetrale a + 13,72m e una graticcia + 16,22 e un sistema complesso di sollevamento e traslazione dei tiri teatrali a + 18,32m.
IL PALCOSCENICO di 148mq, largo 13m profondo 11,40 (dal proscenio), si poggia su di un telaio antisismico in putrelle d’acciaio bullonate al suolo ed è studiato per un carico distribuito di 500kg/mq. Il piano ligneo con uno spessore finale di 92mm è realizzato con listelli di abete fissati a pianali in multistrato a strati incrociati. Il palco e sottopalco sono serviti da una botola con scala e da una piattaforma idraulica 3x1,2m.
IL BALLATOIO per le manovre dei macchinisti copre i fianchi e il fondo della torre scenica ed ha una larghezza di 70cm. il piano calpestabile è realizzato con le medesime doghe della graticcia.
LA GRATICCIA è composta da doghe d’acciaio fosfatizzato con asole porta rocchetti e dispone di 57 tagli “all’italiana” (paralleli al proscenio), e 2 tagli “alla tedesca” (ortogonali al proscenio) i quali permettono la traslazione dei tiri motorizzati su tutta la superficie ortogonale del palco senza dover rimuovere gli organi di sollevamento. I tagli hanno un passo di 18cm/pieno e 7cm/vuoto. La portata è 300kg/mq.
I TIRI MOTORIZZATI della meccanica superiore del palco si compongono di un sistema complesso di sollevamento con traslazione e ancoraggio dei tiri teatrali motorizzati ed elettrificati tipo Montratt ®, con portata di 900kg ciascuno. Sei tiri in palco che possono muoversi millimetralmente su 2 monovie di corsa e 2 tiri motorizzati in sala. Tutti i tiri sono attrezzati con americane a sezione quadrata in lega di alluminio movimentati da 16 paranchi ASM Otto 500kg, equipaggiati con celle di carico e fine corsa elettrici. Queste macchine dispongono di un motoriduttore a vite senza fine con sistema interno meccanico di sicurezza per l’arpionaggio del carico in caso di rotture accidentali. Una speciale ridondanza automatica interna alla machina che non richiede di eseguire il vincolo esterno di sicurezza.
GLI IMPIANTI ELETTRICI LE E RETI DGITALI PER LO SPETTACOLO
La Sala Castri è dotata di una efficiente impiantistica speciale dedicata agli allestimenti in grado di permettere la connessione di qualsiasi apparecchiature luce audio video in svariate zone della sala, in graticcia, sul ballatoio e in palcoscenico tramite dei moduli PLB (production lighting box) multifunzione fisati a parete e collegati a quadri centralizzati nell’area sottopalco. La dotazione conta 120 gruppi di spinamento dei circuiti elettrici di alimentazione e una vera una ragnatela di reti digitali in rame e fibra ottica con innumerevoli punti di connessione per gli apparecchi A.V.L.
Sala "l’Isola che non c’è"
È uno spazio teatrale minore, di tipo sperimentale, ricavato all’interno dell’edificio.
IL PALCOSCENICO finito con listelli di abete ha una superficie di 13x7m e dispone di un ring di americane fissato a soffitto di 10,5x4,2xH5,4m. Il ring è attrezzato per i tiri manuali con 8 rocchettiere fisse con passo 20cm con 140 rocchetti praticabili mediante trabattello o scala. In sala, sul pubblico, è presente un’americana di sala fissa.
GLI IMPIANTI ELETTRICI E LE RETI DGITALI PER LO SPETTACOLO
Lo spazio è dotato di 60 gruppi di spinamento dei circuiti elettrici di alimentazione e di reti digitali in rame e fibra ottica con innumerevoli punti di connessione per gli apparecchi A.V.L. Una pronta impiantistica speciale per permettere la connessione di apparecchiature luce audio video in sala, in graticcia, sul ballatoio e in palcoscenico tramite dei moduli PLB (production lighting box) multifunzione collegati nei quadri centralizzati collocati nell’area sottopalco.
Funzioni e obiettivi
modificaIl Nuovo Teatro Borsoni è pensato per diventare un punto di riferimento culturale e sociale, con una forte attenzione ai temi di inclusione, sostenibilità e innovazione:
- Inclusione culturale: il teatro promuove l’accesso alla cultura per tutte le generazioni, con particolare attenzione ai giovani e alle famiglie.
- Sostenibilità ambientale: l’edificio integra tecniche costruttive eco-compatibili e soluzioni energetiche innovative.
- Digitalizzazione: utilizza tecnologie avanzate per spettacoli immersivi e interattivi, attirando un pubblico trasversale.
Ruolo nella rigenerazione urbana
modificaLa realizzazione e apertura del Teatro Borsoni si inserisce in un contesto di profonda trasformazione per l’area di via Milano. La creazione di spazi pubblici come la piazza antistante il teatro, unita all'implementazione di servizi culturali e sociali, contribuisce a ridefinire l’identità della zona, trasformandola da periferia degradata a centro vitale della città.
Il processo di risanamento promosso dal Comune di Brescia, che ha recuperato e possiede il lotto su cui è stato costruito il Teatro Borsoni, ha inteso restituire alla città il quartiere di Porta Milano agendo su tre livelli di intervento: infrastrutturale e urbanistico (che include gli interventi sulla mobilità), socio-culturale e un coordinamento continuo all'ascolto e al dialogo del Comune con i cittadini a sostegno di una nuova identità culturale e di luogo (place identity). Nel progetto sono stati coinvolti gli assessorati: Urbanistica e pianificazione per lo sviluppo sostenibile, Mobilità, Cultura e Innovazione, Servizi sociali, Politiche per la Casa e Partecipazione. A questa “rigenerazione culturale” di via Milano, il CTB ha lavorato in sinergia con una rete di partner per coinvolgere i contesti più complessi in una nuova narrazione collettiva capace di rispecchiare temi universali e problemi del nostro tempo. Il teatro Borsoni consolida il ruolo della cultura a Brescia, già Capitale Italiana della Cultura 2023 insieme a Bergamo, come strumento di coesione sociale e rigenerazione urbana.
Collaborazioni e gestione
modificaIl teatro è gestito dal Centro Teatrale Bresciano (CTB), un’istituzione riconosciuta a livello nazionale come Teatro di Rilevante Interesse Culturale (TRIC). L'affidamento del teatro è stato iscritto nel rinnovo della "Convenzione per l’utilizzo e la gestione del Teatro Sociale, del Teatro “Santa Chiara-Mina Mezzadri”, del Teatro “Renato Borsoni” e dei locali ad uso ufficio di Piazza Loggia n. 6, di proprietà comunale, concessi in uso gratuito al Centro Teatrale Bresciano" sottoscritta in data 30 aprile 2024.
Collegamenti esterni
modifica- Il Teatro Borsoni gestito dal Centro Teatrale Bresciano > vai al sito
- L'inaugurazione promossa dal Comune di Brescia. > vai al sito
- Informazioni sul progetto da Brescia Infrastrutture. > vai al sito
- Dettagli sul progetto architettonico da ARW. > vai al sito