Bradgatia linfordensis
La bradgatia (Bradgatia linfordensis) è un enigmatico organismo estinto, vissuto nel Proterozoico superiore (Ediacarano, circa 570 milioni di anni fa). I fossili sono stati ritrovati in Inghilterra e in Canada (Terranova e Columbia Britannica).
Bradgatia | |
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Ricostruzione di Bradgatia linfordensis al MUSE di Trento | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | ? Animalia |
Phylum | Vendozoa |
Genere | Bradgatia |
Specie | B. linfordensis |
Descrizione
modificaL'aspetto di questo organismo doveva essere vagamente simile a quello di un cavolo schiacciato. I fossili consistono in sei o più rami frondosi che si protendono da un punto di ancoraggio centrale alla base. Le "fronde" erano caratterizzate da striature in senso diagonale che si dipartivano da un solco (o forse una cresta) centrale. L'intero organismo era alto tra gli 8 e i 22 centimetri e rappresentava uno dei più grossi esseri del suo habitat, superato in dimensioni solo da Charnia e Charniodiscus. Sono stati ritrovati fossili di vari esemplari l'uno accanto all'altro; questi resti, piuttosto che in ordine sparso, sembrerebbero seguire una disposizione regolare.
Scoperta
modificaLa bradgatia è stata rinvenuta per la prima volta nella foresta di Charnwood, in Inghilterra, in un luogo già noto per i fossili di organismi del Precambriano. Fino alla sua descrizione formale, avvenuta nel 1995, questo organismo era noto come "forma a cespuglio" nei testi che si occupavano della fauna di Ediacara.
Parentele
modificaCome per tutti i rappresentanti della fauna di Ediacara, anche per questo organismo la classificazione è molto difficile. In un primo tempo, la "forma a cespuglio" fu ritenuta un possibile parente di organismi a simmetria radiale come Rugoconites, Ovatoscutum o Cyclomedusa. Solo in seguito vennero riconosciute le affinità con i cosiddetti rangeomorfi, misteriosi organismi dotati di fronde (come Rangea e Charnia).
Possibile stile di vita
modificaÈ probabile che la bradgatia vivesse ancorata al substrato in bassi fondali marini e che fosse un organismo sospensivoro. I molteplici "petali" sottili di questo essere erano d'aiuto nel filtrare l'acqua in maniera efficiente, mentre la mancanza di uno stelo permetteva il nutrimento attraverso tutta la lunghezza dell'organismo (al contrario di quanto avveniva in Charnia).
Bibliografia
modifica- Boynton & Ford (1995) Ediacaran fossils from the Precambrian (Charnian Supergroup) of Charnwood Forest, Leicestershire, England. Mercian Geol 13 (4) March: 178 [Zoological Record Volume 132].
- Boynton, H. E. (2001). "A Very Large Bradgatia Fossil". Mercian Geologist 15: 130–131.
- Matthew E. Clapham, Guy M. Narbonne; Gehling, James G. (2003). "Paleoecology of the Oldest Known Animal Communities: Ediacaran Assemblages at Mistaken Point, Newfoundland". Paleobiology 29 (4): 527–544. doi:10.1666/0094-8373(2003)029<0527:POTOKA>2.0.CO;2. https://web.archive.org/web/20051214225208/http://geol.queensu.ca/people/narbonne/ClaphamNarbonneGehlingPaleobiology.pdf
- Flude, Lija I.; Narbonne, Guy M. (2008) Taphonomy and ontogeny of a multibranched Ediacaran fossil: Bradgatia from the Avalon Peninsula of Newfoundland - Canadian Journal of Earth Sciences, Volume 45, Number 10, pp. 1095-1109(15)
Voci correlate
modificaAltri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- (EN) Bradgatia linfordensis, su Fossilworks.org.