Buoso

prenome maschile

Buoso è un nome proprio di persona italiano maschile[1][2].

Varianti

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Origine e diffusione

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Nome comune nel Medioevo, seppur tipico di ambienti aristocratici, è attestato in Toscana sin dal Duecento; è sostanzialmente scomparso nell'onomastica italiana moderna, ma sopravvive sotto forma di cognome (v. Bosio (cognome))[1].

Probabilmente questo nome fu introdotto in Italia già dai Longobardi, presso i quali però iniziava in "P" (nei documenti pervenutici si trovano forme quali Posso e Possonis); a questo si soprapposero poi le forme in "B", usate dai Franchi, la prima delle quali (Boso) appare in un documento dell'874[1].

Alla base si trova il nome germanico Bôso, documentato sin dal VI secolo; la sua radice, derivata dal protoindoeuropeo *bhou, "gonfiare", è interpretabile come "altero", "superbo", "tronfio", un senso che resta nello svedese bös ("superbo", "selvaggio") e nel norvegese baus ("altero"), mentre in tedesco böse significa oggi "cattivo"[1]. Il nome germanico passò in francese come Bos, che diviene Boson nei casi obliqui, dai quali deriva la forma italiana "Bosone"[1]; è anche possibile che le forme "Boso" e "Bosone" siano derivate da Ambrogio[3].

Onomastico

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Con questo nome sono noti un beato Boso o Bosone monaco di Chiaravalle (28 febbraio)[4][5], e un san Boso priore della Certosa del Delfinato (4 marzo); il loro culto però non è ufficialmente riconosciuto[1].

Persone

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Variante Bosone

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Bosone II di Provenza
  1. ^ a b c d e f g h Tagliavini, pp. 78-79.
  2. ^ La Stella T., p. 73.
  3. ^ La Stella T., p. 69.
  4. ^ (EN) Blessed Bosone of Chiaravalle, su CatholicSaints.Info. URL consultato il 24 ottobre 2024.
  5. ^ Beato Bosone, su Santi, beati e testimoni. URL consultato il 24 ottobre 2024.

Bibliografia

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  • Enzo La Stella T., Santi e fanti - Dizionario dei nomi di persona, Bologna, Zanichelli, 2009, ISBN 978-88-08-06345-8.
  • Carlo Tagliavini, Un nome al giorno: origine e storia di nomi di persona italiani, vol. 2, Edizioni Radio Italiana, 1957.
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