Bycanistes brevis
Il bucero guanceargentate (Bycanistes brevis (Friedmann, 1929)) è un uccello della famiglia dei Bucerotidi originario dell'Africa orientale[2].
Bucero guanceargentate | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Aves |
Ordine | Bucerotiformes |
Famiglia | Bucerotidae |
Genere | Bycanistes |
Specie | B. brevis |
Nomenclatura binomiale | |
Bycanistes brevis (Friedmann, 1929) | |
Sinonimi | |
Descrizione
modificaDimensioni
modificaMisura 60-70 cm di lunghezza, per un peso di 1265-1400 g nel maschio e di 1050-1450 g nella femmina[3].
Aspetto
modificaPiù grande del bucero trombettiere, il maschio adulto presenta un becco nero, con una linea gialla alla base. I rami della mascella sono diritti per due terzi della lunghezza, ma poi curvano fortemente nella parte terminale, fino alla punta. Il becco è sormontato da un enorme casco color crema, la cui punta grigia si estende al di là del becco. Le piume della faccia e delle copritrici auricolari hanno l'estremità argentata, caratteristica che è talvolta difficile da percepire a distanza. L'occhio è contornato da un anello grigio-bluastro. Sulla testa vi è una cresta molto lunga che ricade sulla nuca. Le piume della mantellina, delle ali e del petto sono nere con dei riflessi verdi. Il loro colore contrasta con il bianco della fascia dorsale, del groppone, della parte bassa dell'addome, delle cosce e della superficie inferiore della coda. Le due timoniere centrali sono interamente nero-verdastre. Le timoniere esterne sono nere sui due terzi della lunghezza a partire dalla base, il terzo rimanente è bianco. La femmina è molto simile al maschio, ma ha una cresta meno sviluppata; inoltre ha un casco più basso e limitato alla parte posteriore del becco e un anello orbitale di colore roseo. Gli esemplari immaturi assomigliano alla femmina, ma il loro casco è praticamente insignificante[3].
Voce
modificaI buceri guanceargentate emettono dei richiami striduli e potenti che ricordano un po' il belato di una capra: wa-wa-wa-wa-wa. Producono anche un lungo aah-aaaah-aaaah-aaah-aah-ah che sale e discende di tonalità. Quest'ultimo tipo di richiamo non è tuttavia così «patetico» come il canto del bucero trombettiere e non dà l'impressione che l'uccello stia soffrendo come quello del suo parente stretto[3].
Biologia
modificaNon vi è un parere unanime su quale sia l'utilità del casco. Serve probabilmente come segno di riconoscimento tra gli individui e senza dubbio funziona come amplificatore dei suoni prodotti, il che permette a questi di essere uditi anche a grande distanza. Potrebbe servire anche come arma di offesa e a far cadere i frutti passandolo sui rami. I buceri guanceargentate vivono generalmente in coppia, ma a volte si trovano appollaiati in bande di centinaia di individui. Quando sono in gruppo, i buceri comunicano principalmente con grida rauche, ma sono anche in grado di esprimersi con richiami meno aspri quando si riposano. Con questi richiami, emessi soprattutto di mattino e di sera piuttosto che nelle ore centrali della giornata, questi uccelli si scambiano tra loro le informazioni, in particolare quelle riguardanti la disponibilità di risorse alimentari o la presenza di predatori. I richiami possono anche segnalare una forma di competizione sessuale tra maschi o un'interazione tra due gruppi, ad esempio tra i genitori e la loro prole. In ogni caso, presso i buceri guanceargentate, non costituiscono un segnale di territorialità[3].
Alimentazione
modificaI bucero guanceargentate si nutrono soprattutto di frutti, ad esempio di quelli dell'albero ombrello (Maesopsis eminii), dei quali assicurano la dispersione. Talvolta mangiano anche insetti (ortotteri), uova di altre specie e millepiedi[3].
Riproduzione
modificaMaschio e femmina rimangono probabilmente fedeli l'uno all'altra per tutta la vita. La cavità scelta per la nidificazione si trova spesso a grande altezza (25 metri) e in Tanzania è stato notato che viene occupata per diversi anni consecutivi. È la femmina che inizia a scegliere il luogo adatto all'uso, in ottobre e novembre, e sempre lei costruisce il muro dietro il quale rimarrà segregata per i mesi successivi. Il maschio si accontenta di trasportare della terra con il becco che la femmina riceve sotto forma di palline di 1,5-2,5 cm di diametro, che lei ricopre di saliva prima di metterle in posizione. Il maschio trasporta circa 200 di queste palline al giorno. La parete del nido è fatta solamente di terra, a differenza di quella di altre specie di buceri. La covata comprende 1 o 2 uova che vengono incubate per circa 40 giorni.
Il maschio nutre la femmina segregata e durante l'intero periodo della sua reclusione effettua circa 1600 viaggi, trasportandogli più o meno 24.000 frutti, quasi tutti delle dimensioni di una ciliegia. La razione quotidiana della femmina e di un piccolo è di circa 360 grammi di polpa di frutta. Quando la crescita del piccolo lo consente, la femmina rompe il muro della sua prigione ed esce con la prole. Su 8 nidi osservati, è stato riscontrato che solo 4-6 giovani hanno raggiunto l'età dell'involo, indicando un tasso di riproduzione piuttosto basso[3].
Distribuzione e habitat
modificaI buceri guanceargentate sono relativamente comuni nelle foreste sempreverdi dell'Africa orientale: è possibile trovarli in zone boschive di ogni tipo (foreste costiere, di montagna, giardini molto ricchi di vegetazione o semplici gruppi d'alberi nei pressi di un agglomerato) ad altitudini che possono variare dal livello del mare a 2600 m. L'areale della specie è molto frammentato e si estende dall'Etiopia meridionale al Sudafrica, attraverso Kenya, Tanzania, Uganda, Mozambico e Zimbabwe[3].
Conservazione
modificaÈ una specie molto diffusa e attualmente non è considerata in pericolo[3].
Note
modifica- ^ (EN) BirdLife International 2018, Bycanistes brevis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Bucerotidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 29 ottobre 2019.
- ^ a b c d e f g h (EN) Silvery-cheeked Hornbill (Bycanistes brevis), su hbw.com. URL consultato il 13 gennaio 2020.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bycanistes brevis
- Wikispecies contiene informazioni su Bycanistes brevis
Collegamenti esterni
modifica- Silvery-cheeked hornbill (Bycanistes brevis) on ARKive.