Cappella dei Santi Fabiano e Sebastiano (Predaia)
La cappella dei Santi Fabiano e Sebastiano è una cappella cattolica situata nel cimitero di Vervò, frazione del comune di Predaia, in provincia e arcidiocesi di Trento[1].
Cappella dei Santi Fabiano e Sebastiano | |
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Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Località | Vervò (Predaia) |
Coordinate | 46°18′21.8″N 11°07′21.49″E |
Religione | cattolica |
Titolare | san Sebastiano e papa Fabiano |
Arcidiocesi | Trento |
Consacrazione | 1476 |
Inizio costruzione | 1476 |
Completamento | 1476 |
Storia
modificaIl piccolo edificio venne edificato, a spese di alcuni privati, nel 1476, addossato al vecchio campanile della chiesa di San Martino; la consacrazione avvenne il 17 o il 22) ottobre dello stesso anno, celebrata da fra' Albertino da Trino, vescovo titolare di Esbo e vicario del principe vescovo di Trento Giovanni Hinderbach[1][2].
Secondo un'iscrizione non più presente, ma riportata da padre Simone Weber nel 1937, l'interno era in origine affrescato, ma i dipinti vennero scialbati il 3 settembre 1582[1][2]. Verso il 1736 il sacello venne fornito di un altare ligneo; le statue che lo ornavano, assieme a vari dipinti ed ex voto, vennero trafugate in una serie di furti tra il 1774 e il 1777; nel 1881 l'interno venne ridecorato[1].
Descrizione
modificaEsterno
modificaSi tratta di un edificio semplice, a pianta quadrata, orientato verso nord e affiancato dal campanile di pertinenza della vicina chiesa di San Martino. La facciata è rettangolare, aperta dal portale architravato leggermente disassato e da una piccola finestrella rettangolare alla sua destra; l'unica altra apertura dell'edificio è una monofora centinata sul lato orientale. In facciata sono inoltre murate cinque lapidi sepolcrali[1].
La struttura è in pietrame, coperta da un tetto a più spioventi in scandole di legno[1].
Interno
modificaL'interno è ad aula unica, a pianta quadrata, pavimentato con quadrotte di cemento monocrome e bicolori con tinte di bianco, rosso e nero, disposte in decori geometrici. È presente un altare unico, rialzato di un gradino, dietro al quale campeggia un grande affresco con motivo a tendaggio; altri affreschi, a motivi floreali, sono sulla volta a crociera[1].
Note
modificaBibliografia
modifica- Simone Weber, Le chiese della Val di Non nella storia e nell'arte, III - I decanati di Taio, Denno e Mezzolombardo, Mori, La Grafica Anastatica, 1992 [1937].
Voci correlate
modificaAltri progetti
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