Carlo Bresciano (Torino, 1888Tarrés, 9 gennaio 1939) è stato un militare italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra di Spagna[2].

Carlo Bresciano
NascitaTorino, 1888
MorteTarrés, 9 gennaio 1939
Cause della morteFerite riportate in combattimento
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Regno d'Italia
Forza armata Regio Esercito
ArmaArtiglieria
CorpoAlpini
Corpo Truppe Volontarie
RepartoIV Gruppo da montagna 65/17
Anni di servizio1912 - 1939
GradoTenente colonnello di complemento
GuerrePrima guerra mondiale
Guerra di Spagna
Decorazionivedi qui
Studi militariRegia Accademia Militare di Artiglieria e Genio di Torino
dati tratti da I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Medagliere[1]
voci di militari presenti su Wikipedia

Biografia

modifica

Nacque a Torino nel 1888, figlio di Edoardo e di Rosa Serra.[3] Compì gli studi liceali a Cuneo e successivamente conseguì la laurea in ingegneria presso il Politecnico di Torino.[4] Nell'anno 1911-1912 viene ammesso a frequentare come allievo la Regia Accademia Militare di Artiglieria e Genio di Torino ottenendo la promozione a sottotenente dell'arma di artiglieria nel giugno 1912 e quella a tenente al termine della frequentazione della Scuola d'applicazione d'arma nell'agosto 1914.[4][2] Prestò servizio nelle specialità artiglieria da montagna, corpo degli alpini, e promosso capitano nell'ottobre 1915, in piena prima guerra mondiale, assunse il comando della 31ª Batteria.[4] Nel 1917 ricevette il comando del 43° Gruppo artiglieria da montagna venendo decorato con una medaglia di bronzo al valor militare sul Monte Kuk.[4][2] Al termine della guerra chiese di essere congedato dal servizio attivo e trasferito nel ruolo degli ufficiali di complemento.[4] Ritornato alla vita civile dal 1923 al 1928 ricoprì l'incarico di Presidente provinciale della Cattedra di agricoltura di Cuneo e dal 1933 al 1937 fu dirigente delle Federazioni provinciali degli agricoltori.[4] Richiamato in servizio attivo con il grado di maggiore, ottenuto nel 1929, venne destinato alla missione OMS (Oltre Mare Spagna), sbarcando a Cadice nel maggio 1937.[4] In Spagna divenne comandante del IV Gruppo da montagna 65/17 assegnato al Raggruppamento CC.NN. XXIII Marzo, mantenendo l'incarico anche con la promozione a tenente colonnello ricevuta nel settembre dello stesso anno.[4] Già decorato con una seconda medaglia di bronzo al valor militare sul fronte d'Aragona nel 1937, nel combattimento di Barracas, luglio-agosto 1938, fu insignito della medaglia d'argento al valor militare.[4] Rimasto gravemente ferito in combattimento a Tarres, si spense presso l'ospedale da campo n. 5 il 9 gennaio 1939.[4] Per onorarne il coraggio fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria con Regio Decreto 28 settembre 1939.[1][2]

Onorificenze

modifica
«Sospinto da pura fede fascista, accorreva fra i primi a combattere in Spagna. Comandante di un gruppo someggiato, nelle battaglie che da Bilbao alla Catalogna videro vittoriose le armi italiane, si rese popolare fra le camicie nere e fra i legionari tutti che lo ebbero compagno nelle zone più avanzate. Nella battaglia di Catalogna confermò il suo eccezionale valore, portando, come sempre, decisivo contributo alla vittoria. Durante l’attacco dell’8 gennaio 1939, reso più difficile dall’aspro terreno, viste le fanterie arrestate da micidiale fuoco, generosamente si sospingeva oltre i fanti più avanzati per raggiungere una posizione dominante dalla quale poter individuare i centri nemici. Ritto sulla posizione, con la serenità dei forti, mentre il suo eroico gesto stava per essere coronato da successo, veniva colpito in fronte mortalmente. Chiudeva così eroicamente la sua esistenza, tutta dedita al dovere e al sacrificio. Terra di Spagna, 1937 - 1939; Ospistal (Tarres), 8 gennaio 1939 .[5]»
— Regio Decreto 28 settembre 1939.[6]
«Comandante di gruppo someggiato, durante un lungo periodo operativo, ha dato sicure e costanti prove di cosciente coraggio e sprezzo del pericolo, non esitando a portarsi nei punti più avanzati e battuti del fronte per meglio dirigere il tiro delle proprie batterie. Vero animatore del proprio gruppo, ha saputo in ogni occasione suscitare l'ammirazione dei fanti in mezzo ai quali e per i quali operava. Creventada-Moela-Barracas-Vertice Salada, 13 luglio-25 agosto 1938
«Sotto il violento tiro d'interdizione del nemico, con bell'esempio di coraggio e con grande perizia, conduceva la sua batteria in posizione, sulla linea da poco conquistata dai nostri. Monte Kuk, 14-17 maggio 1917
«Comandante di gruppo someggiato, assegnato in rinforzo alle colonne, pressoché per l'intero periodo operativo, in tutti i combattimenti prodigò instancabilmente opera preziosa, che notevolmente contribuì al conseguimento della vittoria. Per meglio assolvere il proprio compito, fu sempre fra gli scaglioni più avanzati delle fanterie. Individuato il suo osservatorio ed intensamente battuto dalle artiglierie e mitragliatrici avversarie, non rallentò un solo istante la sua azione di comando, unicamente preoccupato di rendere il meno oneroso possibile il progresso delle fanterie. Fronte d'Aragona-Catalogna, 9 marzo-7 aprile 1938.»
  1. ^ a b Bianchi, Cattaneo 2012, p. 47.
  2. ^ a b c d Noi Alpini.
  3. ^ Combattenti Liberazione.
  4. ^ a b c d e f g h i j Bianchi, Cattaneo 2012, p. 48.
  5. ^ Medaglie d'oro al valor militare sul sito della Presidenza della Repubblica
  6. ^ Registrato alla Corte dei conti lì 21 ottobre 1939, registro 38 guerra, foglio 219.

Bibliografia

modifica
  • Andrea Bianchi e Mariolina Cattaneo, I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Medagliere, Roma, Associazione Nazionale Alpini, 2012, ISBN 978-88-902153-2-2.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 356.

Voci correlate

modifica

Collegamenti esterni

modifica