Cellule comuniste combattenti
Le Cellule Comuniste Combattenti il cui nome completo era le Cellule Comuniste Combattenti per la Costruzione dell'Organizzazione Combattente dei Proletari erano un'organizzazione rivoluzionaria armata marxista-leninista belga. Tutta la loro attività politica e militare era tesa a far emergere e a far sviluppare un potente movimento proletario organizzato, per la liquidazione del sistema capitalistico e per la costruzione del socialismo.
Cellule Comuniste Combattenti | |
---|---|
Simbolo delle Cellule Comuniste Combattenti | |
Attiva | 1983-1986 |
Nazione | Belgio |
Ideologia | Comunismo Marxismo-leninismo |
Affinità politiche | Action Directe Rote Armee Fraktion Nuclei Armati per l'Autonomia Popolare |
Componenti | |
Fondatori | Pierre Carette Bertrand Sassoye |
Attività | |
Storia ed ideali
modificaL'organizzazione viene fondata nel 1983 in Belgio da alcuni militanti comunisti belgi intenzionati che volevano realizzare una rivoluzione comunista in Belgio, per rovesciare la monarchia belga per creare una repubblica socialista belga, rovesciare così il sistema economico capitalista della nazione belga.
Origini dell'organizzazione
modificaIl militante comunista belga Pierre Carrette nel 1976 fonda un comitato in difesa dei militanti comunisti che compivano azioni armate in Europa e creando fin da subito un alleanza con la RAF tedesca, arrivando il 16 marzo del 1978 ad occupare l'ambasciata olandese in Belgio per manifestare la solidarietà con i guerriglieri comunisti tedeschi, che erano stati arrestati in Germania Ovest, ed erano detenuti nel carcere duro tedesco. Il giorno stesso in cui il Collettivo prese possesso dell'ambasciata olandese, avvenne poi un episodio parallelo, che diede grande entusiasmo ai membri del collettivo: lo stesso giorno a Roma le BR italiane rapirono l'onorevole Aldo Moro, per realizzare una rivoluzione comunista in Italia, e questa azione rivoluzionaria violenta diede entusiasmo ai membri del Collettivo mentre erano intenti ad occupare l'ambasciata olandese in Belgio. L'occupazione dell'ambasciata olandese in Belgio provocò il successivo intervento della polizia belga che fece numerosi arresti denunce tra i militati del Comitato, ma la situazione internazionale in cui il campo social-comunista era in vantaggio su quello capitalista, e le azioni armate delle Brigate Rosse in Italia e della RAF in Germania ispirarono una parte dei comunisti belgi a passare alla lotta armata. Secondo le tesi dell'ideologo comunista Carrette, il Belgio era in una situazione pre-rivoluzionaria, causata dai numerosi scioperi portati avanti dalla classe operaia belga durante il periodo 1973-1985, e che erano concatenati dalla crisi internazionale capitalista che aveva portato il paese belga ad una crisi economica interna in quel momento storico. La crisi economica capitalista del 1973, fece si che in molti paesi del mondo, compreso il Belgio, si formarono governi e movimenti di protesta che avevano posizioni apertamente socialiste sia di tipo social-democratico sia di tipo social-comunista, e secondo le tesi delle cellule comuniste la rivoluzione mondiale era prossima anche nel paese belga. Seguendo queste idee, i membri delle future Cellule Comuniste, Nel 1979 piazzano una bomba che esplode vicino all'auto del generale Alexander Haig, che però rimase totalmente illeso. L'attentato dinamitardo seppur fallimentare, colpì fortemente l'opinione pubblica, e mise molta preoccupazione sia al governo belga sia alla NATO, e questa azione armata venne rivendicata prima come Brigate Julien Lahanut, a cui seguì un altra rivendicazione firmata Commando Andreas Baader, e seppur molto rudimentale, fu il primo attentato violento delle future cellule comuniste combattenti che seppur fondate ufficialmente nel 1983, iniziarono le loro azioni alla fine del 1979.
la rivista Sovversione
modificaNel 1982 nasce la rivista sovversione che sarà il giornale delle organizzazioni comuniste belghe, francesi e tedesche in quel periodo storico che erano l'Action directe, i Nuclei Armati per l'Autonomia Popolare e la Rote Armee Fraktion, che erano state quasi interamente incarcerate all'inizio del decennio 1980.
Il Collettivo Linea Rossa
modificaNel 1983 viene fondato il Collettivo Linea Rossa, che univa alcuni fuoriusciti dal Partito Comunista del Belgio a nuovi militanti giovanili, che seguivano l'esempio dei collettivi autonomi operai che esistevano in Italia in quel periodo, teorizzavano la lotta armata contro lo stato belga considerato capitalista, attraverso la tattica della guerriglia urbana prima e delle azioni armate violente in seguito.
Le CCC
modificaLe Cellule Comuniste compirono azione armate ed omicidi contro personaggi ed aziende belghe che erano capitaliste e legate alla NATO, che secondo l'organizzazione era il braccio armato del capitalismo statunitense in Europa. La crisi economica capitalista del 1973, fece si che in molti paesi del mondo, compreso il Belgio, si formarono governi e movimenti di protesta che avevano posizioni apertamente socialiste sia di tipo social-democratico sia di tipo social-comunista, e secondo le tesi delle cellule comuniste la rivoluzione mondiale era prossima anche nel paese belga. Inoltre il Belgio e una realtà nazionale composta in maniera plurilinguistica e multiculturale, poiché il Regno del Belgio e composto da valloni, tedeschi e fiamminghi, e quindi secondo gli ideali delle cellule comuniste, la nazione belga era potenzialmente trasformabile in uno stato repubblicano comunista che sarebbe stata anche conciliabile con il internazionalismo proletario teorizzato dalle idee dell'internazionale Comunista, che voleva la solidarietà tra i popoli oppressi. Il gruppo si rese responsabile di alcune azioni violente tra il 1983 ed il 1985, in cui le Cellule Comuniste attaccarono le sedi capitaliste ed industriali del Belgio causando anche la morte di alcuni poliziotti belgi, senza riuscire a creare proselitismo tra la classe operaia belga, scatenando così la dura repressione delle istituzioni belghe, che con numerose operazioni di polizia e di gendarmeria misero fine al gruppo armato tra il 1987 ed il 1988, arrestandone quasi tutti i componenti e rendendolo così inattivo.
il Maoismo delle CCC
modificaLe Cellule comuniste furono un organizzazione armata che aderì al comunismo di tipo Maoista, che si differenziava dagli altri movimenti comunisti operai, poiché anteponeva il proletariato agricolo a quello operaio industriale come la vera avanguardia rivoluzionaria del proletariato sfruttato dalla borghesia capitalista. Le tesi delle Cellule Comuniste si rifacevano al pensiero di Mao Tse Tung, il quale sostenne il ruolo della classe contadina nella rivoluzione, in contrasto con il marxismo classico che voleva appoggiarsi al proletariato cittadino. Il Maoismo anche se appoggiava gli operai delle fabbriche che vivevano nelle città, sosteneva che la rivoluzione proletaria doveva partire dai lavoratori agricoli e dalle campagne rurali, ed al tempo stesso la società social-comunista avrebbe dovuto ridimensionare la produzione industriale, per realizzare la riforma agraria e la ridistribuzione delle terre, che erano considerate il punto principale della rivoluzione maoista. Inoltre nel marxismo leninismo si parte dalla coscienza di classe a cui segue la rivoluzione proletaria con l'azione militare, mentre nella teoria maoista la rivoluzione proletaria era strettamente connessa alla pratica militare, e lo stesso Mao Tse Tung aveva una sua massima che recitava "Il potere politico viene dalla canna del fucile", e per questo motivo le Cellule Comuniste ripresero le idee maoiste per fare rivolte ed azioni armate violente in Belgio.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su cellulescommunistescombattantes.be.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 155485737 · LCCN (EN) no94024641 |
---|