Chiesa di San Giovanni Battista (Vazzola)
La chiesa di San Giovanni Battista è la parrocchiale di Vazzola, in provincia di Treviso e diocesi di Vittorio Veneto[1]; fa parte della forania La Colonna.
Chiesa di San Giovanni Battista | |
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Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Località | Vazzola |
Indirizzo | piazza Vittorio Emanuele |
Coordinate | 45°50′16.77″N 12°22′47.13″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Giovanni Battista |
Diocesi | Vittorio Veneto |
Consacrazione | 1490 |
Inizio costruzione | XV secolo |
Storia
modificaLa prima citazione della pieve di Vazzola, matrice delle chiese di Rai, Tezze e Cimetta, risale al 1128, allorché venne menzionato un certo Pietro plebanus de la Vazzola[2][3].
La primitiva chiesa, le cui fondamenta e il cui pavimento sono stati riscoperti secoli dopo, venne demolita nel XV secolo per far posto alla parrocchiale, consacrata il 9 novembre 1490 dal vescovo di Ceneda Nicolò Trevisan[2][3].
Nel 1918, alla fine della prima guerra mondiale, l'esercito austroungarico in ritirata fece saltare in aria il campanile e già durante il conflitto pure la chiesa aveva subito ingenti danni[2][3].
Il nuovo campanile, in stile neogotico, fu eretto su progetto del veneziano Vincenzo Rinaldi ed inaugurato nel 1922[2][3].
Nel 1928 la facciata della chiesa fu rifatta[4].
Descrizione
modificaLa chiesa si presenta come un connubio tra lo stile bizantino e quello lombardesco[5].
Opere di pregio conservate all'interno, che è a tre navate[5] con soffitto a cassettoni[4], sono la pala avente come soggetto la Deposizione, realizzata da Jacopo Palma il Giovane[6], gli affreschi raffiguranti i Quattro evangelisti con Cristo risorto, il Compianto sul Cristo morto, il Battesimo di Cristo e Predicazione alle turbe, dipinti da Francesco da Milano[4], e quelli ritraenti la Testa della Vergine, San Nicola di Bari tra San Girolamo e Santa Caterina di Alessandria e la Testa di San Paolo, eseguiti nel XVI secolo da Francesco Beccaruzzi[4]; si segnalano inoltre la tela con soggetto San Macario[5][6], sempre del Beccaruzzi, la pala dell'altare maggiore raffigurante la Predica del Battista, già attribuita ad Andrea Celesti ma poi ricondotta alla mano di Giovanni Antonio Fumiani[7], e la pala raffigurante Sant'Elena, di autore ignoto[5].
Note
modifica- ^ Chiesa di San Giovanni Battista, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 1º settembre 2020.
- ^ a b c d Parrocchia di Vazzola, su diocesivittorioveneto.it. URL consultato il 1º settembre 2020.
- ^ a b c d La parroccchia di San Giovanni Battista di Vazzola, su upvazzolasanpolo.it. URL consultato il 1º settembre 2020.
- ^ a b c d CHIESA E SAGRESTIA DI S. GIOVANNI BATTISTA DI VAZZOLA, su fondoambiente.it. URL consultato il 1º settembre 2020.
- ^ a b c d Chiesa di San Giovanni Battista in Vazzola, su comune.vazzola.tv.it. URL consultato il 1º settembre 2020.
- ^ a b Vazzola, su anaconegliano.it. URL consultato il 1º settembre 2020.
- ^ Laura Mocci, Fumiani, Giovanni Antonio, su treccani.it, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 50, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1998. URL consultato il 5 marzo 2021.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di San Giovanni Battista
Collegamenti esterni
modifica- Parrocchia di S. Giovanni Battista, su parrocchiemap.it. URL consultato il 1º settembre 2020.