Chiesa di San Leonardo (Sover)
La chiesa di San Leonardo è la parrocchiale di Montesover frazione del comune di Sover in val di Cembra, Trentino. Rientra nella zona pastorale di Mezzolombardo dell'arcidiocesi di Trento e risale al XVIII secolo.[1][2]
Chiesa di San Leonardo | |
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Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Località | Montesover (Sover) |
Coordinate | 46°13′01.04″N 11°19′36.67″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | san Leonardo |
Arcidiocesi | Trento |
Consacrazione | 1878 |
Inizio costruzione | XVIII secolo |
Storia
modificaIl principe vescovo di Trento Giovanni Michele Spaur nel 1719 concedeva a Montesover, piccola comunità nel comune di Sover, di innalzare una cappella. Questa venne costruita e fu benedetta nel 1767. In seguito le venne concessa la custodia eucaristica, rimanendo legata all'allora curazia della chiesa di San Lorenzo sino al 1813.[1][2]
Con la maggiore indipendenza accanto alla chiesa venne costruito il cimitero della comunità e subito dopo iniziarono lavori di ampliamento e ristrutturazione. Durante tali lavori sembra sia stato commesso l'errore di costruire un edificio leggermente più stretto del previsto ma si giunse comunque al suo completamento ed alla benedizione, nel 1823.[1]
La precedente ed originaria piccola cappella venne parzialmente demolita, diventando casa canonica. Attorno alla metà del XIX secolo venne costruita la nuova torre campanaria in muratura utilizzando anche porfido e sostituendo così la precedente struttura in legno. La consacrazione ebbe luogo nel 1878, alla presenza di Giovanni Maria Haller, vescovo ausiliare. Dopo il primo conflitto mondiale tutta la chiesa e la torre campanaria vennero restaurate. Attorno al 1936 Metodio Ottolini ne decorò gli interni.[2] Nel secondo dopoguerra vennero eseguiti altri lavori, come l'installazione di un impianto per il riscaldamento e nel 1959 il tempio venne elevato a dignità di chiesa parrocchiale.[1]
Nel 1967 venne realizzato l'adeguamento liturgico. Come nuova mensa postconciliare fu utilizzato un altare del XIX secolo di provenienza ignota e nel presbiterio, in posizione avanzata sulla destra, fu ricavato l'ambone dall'antico pulpito demolito. L'altare maggiore storico fu mantenuto e la custodia eucaristica rimase nel tabernacolo originale. La sede fu addossata alla parete sullo stesso lato dell'ambone.[1]
Descrizione
modificaEsterni
modificaLa chiesa si trova al centro dell'abitato di Montesover e accanto al cimitero della comunità. Mostra orientamento verso nord. La facciata a capanna con due spioventi è molto semplice con portale di accesso in cornice architravata con piccola tettoia ricoperta con scandole in legno e sormontata, in asse, dal grande rosone trilobato che porta luce alla sala e da un piccolo oculo. La torre campanaria, tra le più altre della vallata e dotata di un notevole concerto di campane, si alza vicinissima ma separata sulla sinistra della facciata. La cella si apre con quattro finestre a monofora, è sormontata da un tamburo con finestre a bifora e si conclude con la tipica copertura a cipolla.[1][2]
Interni
modificaLa navata interna è unica e divisa in due campate. In controfacciata è posta la cantoria e anteriormente all'arco santo sono poste due grandi nicchie con altari laterali. Il presbiterio è leggermente rialzato. La sala è decorata dagli affreschi di Metodio Ottolini e nella canonica è conservata la Bandiera del capitano, utilizzata da Domenico Santuari nella sua resistenza alle truppe francesi di invasione e che valsero al Santuari la medaglia d'oro concessa dall'imperatore d'Austria, conservata col vessillo.[1][2][3]
Note
modificaBibliografia
modifica- Aldo Gorfer, Le valli del Trentino: guida geografico-storico-artistico-ambientale: Trentino orientale, Calliano (Trento), Manfrini, 1975, OCLC 637057987, SBN TSA1415530.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di San Leonardo
Collegamenti esterni
modifica- Chiesa di San Leonardo <Montesover, Sover>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 3 novembre 2021.