Chiesa di San Lorenzo Martire (San Lorenzo di Sebato)
La chiesa di San Lorenzo Martire, o anche solo chiesa di San Lorenzo, è la parrocchiale di San Lorenzo di Sebato, in provincia di Bolzano e diocesi di Bolzano-Bressanone[2]; fa parte del decanato di Brunico.
Chiesa di San Lorenzo Martire | |
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Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Località | San Lorenzo di Sebato |
Indirizzo | piazza Franz Hellweger[1] |
Coordinate | 46°47′00.07″N 11°54′09.9″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | San Lorenzo Diacono e Martire |
Diocesi | Bolzano-Bressanone |
Completamento | XVI secolo |
Storia
modificaLa chiesa di San Lorenzo venne costruita nel Duecento, nello stesso periodo della cappella Egerer, che le è annessa[3].
Nel 1454 fu eretto il nuovo campanile ubicato sul lato che guarda a mezzogiorno[4] e nel Cinquecento la parrocchiale venne interessato da un intervento di rifacimento e di ampliamento[5][6].
Descrizione
modificaEsterno
modificaLa facciata della chiesa, che volge a ponente, presenta centralmente il portale d'ingresso a sesto acuto strombato, mentre sopra si aprono tre finestre e il rosone; è inoltre caratterizzata da pietre tombali e stemmi nobiliari del Quattrocento[7].
Sulla destra si erge il campanile principale, che è in mattoni; la cella presenta su ogni lato una monofora ed è coronata dalla guglia che s'imposta su quattro piccoli timpani.
Annessa alla parrocchiale è la cappella Egerer, la cui facciata, in continuità con quella della chiesa, presenta il portale d'ingresso, un rosone e una finestra.
Vicino ad essa si eleva il secondo campanile, più basso dell'altro; anche la cella di questo è caratterizzata da quattro monofore.
Il concerto campanario è costituito da 6 bronzi in Si2 (Si2, Do#3, Re#3, Fa#3, Sol#3, Si3) elettrificate a slancio tirolese, tutte alloggiate nel primo campanile (quello più alto), tranne la 2^, che si trova nell'altra torre. Le 3 piccole ed il campanone sono opera della ditta trentina Colbachini anno 1922 la 2^ invece è di Colbachini di Padova anno 1961, la 3^ venne fusa da Grassmayr di Innsbruck (A) nel 1969. Il campanone pesa 2671 kg. È anche presente la campana dell'agonia, di nota Sib4, fusa da Bartolomeo Chiappani nel 1905.
Interno
modificaL'interno dell'edificio è suddiviso da pilastri sorreggenti degli archi in tre navate, coperte da volte abbellite da costoloni e nervature; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di alcuni gradini, ospitante l'altare postconciliare rivolto verso l'assemblea e chiuso dall'abside poligonale[3].
Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali un Crocifisso cinquecentesco in stile gotico, una statua avente come soggetto la Beata Vergine Addolorata, in legno policromo[7], il pulpito, costruito nel 1692[7], e la raffigurante la Madonna col Bambino, realizzata da Michele Pacher[7].
Nella cappella Egerer sono invece visibili alcuni affreschi dipinti dalla bottega del Pacher e alcune statue realizzate per una Via Crucis settecentesca[4].
Note
modifica- ^ Parrocchiale San Lorenzo di Sebato, su sanlorenzodisebato.eu. URL consultato il 1º maggio 2022.
- ^ Chiesa di San Lorenzo, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 1º maggio 2022.
- ^ a b Monumentbrowser.
- ^ a b Parrocchiale di S. Lorenzo, su touringclub.it. URL consultato il 1º maggio 2022.
- ^ Chiesa parrocchiale di San Lorenzo di Sebato, su map.gallorosso.it. URL consultato il 1º maggio 2022 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2022).
- ^ Chiesa di San Lorenzo di Sebato, su suedtirol.info. URL consultato il 1º maggio 2022.
- ^ a b c d Guida d'Italia, p. 458.
Bibliografia
modifica- Guida d'Italia - Trentino-Alto Adige, Milano, Touring Club Italiano, 1976.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di San Lorenzo Martire
Collegamenti esterni
modifica- Parrocchia di S. LORENZO MARTIRE, su parrocchiemap.it. URL consultato il 1º maggio 2022.
- PARROCCHIALE DI SAN LORENZO CON CAPPELLA EGERER E CIMITERO, su Monumentbrowser - Beni culturali - Provincia autonoma di Bolzano. URL consultato il 1º maggio 2022.