Chiesa di San Salvatore (Altamura)
La chiesa di San Salvatore[1] detta anche chiesa di San Salvatore e Liberatore,[2] è una chiesa di Altamura. È addossata sul lato interno di Porta dei Martiri (detta comunemente "la Porticella") nonché del muro di cinta medievale della città, oggi quasi completamente demolito.[3][4][5][6] È situata a ridosso della chiesa della Madonna dei Martiri.
Chiesa di San Salvatore | |
---|---|
Stato | Italia |
Regione | Puglia |
Località | Altamura |
Coordinate | 40°49′39.47″N 16°33′20.02″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Consacrazione | 1527 |
Completamento | 1751 |
La chiesa fu probabilmente costruita in occasione della peste che infestò la città di Altamura nell'anno 1527. Come ringraziamento per essersi salvati dalla peste, gli altamurani superstiti demolirono una precedente costruzione e costruirono la chiesa di San Liberatore e Salvatore. Alcune informazioni sono fornite anche dall'iscrizione al di sopra dell'architrave della porta di ingresso. Nel sepolcreto sottostante alla chiesa e persino dietro la chiesa (in corrispondenza del lato interno del muro di cinta), furono sepolti i numerosi morti cagionati dalla peste (secondo le fonti furono circa 3000).[3][5][7]
Le dimensioni della chiesa sono abbastanza contenute, con una pianta a dado e una lunetta al di sopra dell'entrata. La copertura, invece, ha la forma di una cupola circolare, secondo il cosiddetto stile bizantino. La chiesa fu utilizzata fino al 1751; dopodiché fu sconsacrata e utilizzata come abitazione privata fino agli anni ottanta del XX secolo.[3][4][5]
La chiesa è oggi in uno stato di degrado, e all'interno sono presenti alcuni affreschi difficilmente decifrabili.[4]
L'iscrizione
modificaSull'architrave della porta di ingresso è leggibile la seguente iscrizione:[8]
«Aedisa foeda situ fueras: tu Altilia peste
namque omen veri spernere sacra dei
cum tamen o cives reparastis templa precesque
funditis usbis adest iunta salute quies
A.D. 1527»
Sugli stipiti destro e sinistro sono invece leggibili rispettivamente le due scritte in greco CΗΡ (acronimo di CΩΤΗΡΙΑ, che significa "salvezza") e ΛΕΥΘΑΙΡΟCΙC (forma corrotta di ΕΛΕΥΘΕΡΩCΙC, che significa "liberazione"). Una delle due iscrizioni in greco contiene alcuni errori di trascrizione.[8]
Note
modifica- ^ Complesso ecclesiastico della Madonna dei Martiri e San Salvatore o Liberatore - chiesa di San Salvatore, su Cartapulia. URL consultato il 21 agosto 2022.
- ^ pupillo-immagini, pag. 32, nota 36.
- ^ a b c http://murgiapride.com/2015/le-chiese-di-altamura/
- ^ a b c https://www.altamuralife.it/notizie/chiese-antiche-abbandonate-ed-in-stato-di-degrado/
- ^ a b c http://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/842
- ^ pupillo-immagini, pag. 15.
- ^ https://digilander.libero.it/rinaldidgl/altamurasanliberatore.htm
- ^ a b http://db.histantartsi.eu/web/rest/Iscrizione/55
Bibliografia
modifica- Giuseppe Pupillo e Operatori C.R.S.E.C. BA/7, Altamura, immagini e descrizioni storiche (PDF), Matera, Antezza Tipografi, 2017, ISBN 9788889313282. URL consultato il 21 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2018).
- Tommaso Berloco, Le chiese di Altamura (XLVIII): S. Liberatore, in Altamura - Bollettino dell'A.B.M.C. - Archivio Biblioteca Museo Civico, n. 31-32, 1989-1990, pp. 185-193.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di San Salvatore e Liberatore