Chiesa di San Secondo (Givoletto)
La chiesa di San Secondo è la parrocchiale di Givoletto, in città metropolitana e arcidiocesi di Torino[1][2]; fa parte del distretto pastorale Torino Ovest.
Chiesa di San Secondo | |
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Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Località | Givoletto |
Coordinate | 45°09′38.35″N 7°29′53.12″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Arcidiocesi | Torino |
Consacrazione | 1772 |
Stile architettonico | neoclassico |
Storia
modificaLa prima citazione di una cappella a Givoletto risale al 1014 ed è contenuta in una bolla di papa Benedetto VIII dalla quale si apprende che la suddetta dipendeva dal monastero di Breme[1].
Nel 1555 un'antica torre di avvistamento del demolito castello givolettese venne ristrutturata e adattata come campanile[1].
Grazie alla relazione della visita pastorale del 1584 di monsignor Angelo Peruzzi si conosce che la chiesetta era circondata dal camposanto e che il battistero, il pavimento e gli altari versavano in condizioni non ottimali[1].
Nel 1752 iniziarono per interessamento di don Carlo Camiotto i lavori di rifacimento della parrocchiale; l'opera fu ultimata nel 1752 e nel medesimo anno venne celebrata la consacrazione dall'arcivescovo di Torino Francesco Luserna Rorengo di Rorà[1].
La struttura fu nuovamente ampliata nel 1862 per volere di don Giacomo Audisio, allorché si provvide ad allungare la navata e a ricostruire la facciata[1].
Negli anni settanta del Novecento, in ossequio alle norme postconciliari, il presbiterio fu adattato collocandovi l'ambone e il nuovo altare rivolto verso l'assemblea[1].
Descrizione
modificaEsterno
modificaLa facciata a salienti della chiesa, rivolta a ponente e scandita da lesene, presenta centralmente il portale d'ingresso, sormontato da una piattabanda, e il rosone ed è coronata dal timpano triangolare; in quest'ultimo vi è la scritta "DOM", mentre nella sottostante trabeazione si legge "ET D. SECUNDO M.PATRONO DICATUM"[1].
A una quindicina di metri dalla parrocchiale sorge il campanile a base quadrata, la cui cella presenta su ogni lato una monofora ed è coperta dal tetto a quattro falde[1].
Interno
modificaL'interno dell'edificio si compone di tre navate, separate da pilastri abbelliti da lesene e sorreggenti archi a tutto sesto; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di tre gradini, ospitante l'altare maggiore e chiuso dalla parete a fondale piatto[1].
Note
modificaVoci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Chiesa di San Secondo, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.
- Parrocchia di SAN SECONDO, su pmap.it. URL consultato il 28 novembre 2021.