Chiesa di Santa Croce (Ferrara)
La chiesa di Santa Croce o anche chiesa della Crocetta, sino al XV secolo chiesa di San Barnaba, è stato un luogo di culto di Ferrara edificato attorno al XIII secolo e soppressa all'inizio del XIX secolo.[1][2]
Chiesa di Santa Croce | |
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Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Località | Ferrara |
Coordinate | 44°50′45.29″N 11°36′52.27″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | san Barnaba Santa Croce |
Stile architettonico | XIII secolo |
Storia
modificaLa chiesa venne edificata attorno al 1219, anche se sulla data non vi è certezza, e venne intitolata a san Barnaba, unica a Ferrara con tale dedicazione.[3] Accanto vi era un monastero femminile e il periodo della loro erezione coincise con il momento finale del potere esercitato sulla città di Ferrara dalla famiglia Salinguerra, in quel momento rappresentato da Salinguerra II Torelli, prima che gli Este succedessero come famiglia dominante.[4]
Attorno alla seconda metà del XIV secolo Valentina Visconti, regina di Cipro e consorte di Luigi I di Valois-Orléans passò per Ferrara e sarebbe stata testimone di un evento miracoloso legato al chierico Buonmercato che, ucciso dalla folla, avrebbe compiuto miracoli. Il suo corpo venne sepolto nella chiesa.[5]
Il cambio di denominazione in Santa Croce si ebbe nel 1531 quando Alfonso I d'Este ottenne la riconferma da parte dell'imperatore Carlo V d'Asburgo dei dominii estensi su Modena e Reggio. La chiesa fu per l'occasione riedificata con maggiori dimensioni.[1][6]. Il complesso formato da chiesa e monastero venne chiuso con le soppressioni napoleoniche e definitivamente demolito nel 1803.[7]
Descrizione
modificaLa chiesa, anticamente nota anche come della Crocetta, si trovava al momento della sua costruzione fuori dalla cerchia delle mura di Ferrara che avrebbero compreso quell'area solo con l'Addizione Erculea. Il sito, sul quale non rimane nulla a testimoniare della presenza sino all'inizio del XIX secolo degli edifici religiosi, si trova a Ferrara all'angolo tra via Bagaro e via Arianuova.[8]
Note
modifica- ^ a b MelchiorriBassi, p. 16.
- ^ Marco Antonio Guarini, pp. 321-323.
- ^ Benati Samaritani, p. 56.
- ^ Benati Samaritani, p. 210.
- ^ San Buonmercato di Ferrara - Chierico, su santiebeati.it. URL consultato il 23 aprile 2021.
- ^ Antenore Scalabrini, pp. 83-86.
- ^ Mezzetti-Mattaliano 1981, INDICE RAGIONATO DELLE " VITE DE' PITTORI E SCULTORI FERRARESI"DI GEROLAMO BARUFFALDI, II p. 48
- ^ Chiese di Ferrara antiche e nuove p. 12 . Supplemento al bollettino n°7 della Ferrariae Decus. 1995.
Bibliografia
modifica- Gerolamo Melchiorri, Nomenclatura ed etimologia delle piazze e strade di Ferrara e Ampliamenti, a cura di Carlo Bassi, Ferrara, 2G Editrice, 2009, ISBN 978-88-89248-21-8.
- Marco Antonio Guarini, Compendio historico dell'origini, accrescimento e prerogative delle chiese e luoghi pii della città, e diocesi di Ferrara, Ferrara, 1621, OCLC 472092321.
- Giuseppe Antenore Scalabrini, Memorie storiche delle chiese di Ferrara e de' suoi borghi, Sala Bolognese, Forni, stampa, 1980 (Ripr. facs. dell'ed.: Ferrara: per Carlo Coatti, 1773), SBN RER0006486.
- Amedeo Benati e Antonio Samaritani, La chiesa di Ferrara nella storia della città e del suo territorio, secoli IV - XIV, Ferrara, Corbo, 1988, ISBN 9788885668379, OCLC 1184540888.