Chiesa di Santa Maria Assunta (Serravalle)

edificio religioso cattolico di Semione, canton Ticino, Svizzera

La chiesa di Santa Maria Assunta[1] è un edificio religioso settecentesco costruito al posto di una chiesa preesistente a Semione, frazione di Serravalle.

Chiesa di Santa Maria Assunta
StatoSvizzera (bandiera) Svizzera
CantoneTicino
LocalitàSemione (Serravalle)
IndirizzoVia Semione Chiesa 26, 6714 Semione
Coordinate46°24′28.37″N 8°58′19.02″E
Religionecattolica
TitolareMaria Assunta
Diocesi Lugano
Stile architettonicoRomanico, tardo barocco, neoclassico
Inizio costruzionesecolo XII
Completamento1736

L'edificio risale al Medioevo: la prima citazione della chiesa è del 1207, ma la chiesa, a giudicare dal campanile (tuttora conservato in gran parte nella sua forma originaria, pur modificata negli due piani più elevati), è probabilmente dell'XI secolo. Fra il 1731 e il 1736 fu radicalmente ricostruita.

  1. ^ La chiesa di Santa Maria Assunta - Inventario dei beni culturali (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).

Bibliografia

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  • Johann Rudolf Rahn, I monumenti artistici del medio evo nel Cantone Ticino, traduzione di Eligio Pometta, Bellinzona, Tipo-Litografia di Carlo Salvioni, 1894. p. (Navone) 243, 272-273, (Serravalle) 273-276.
  • Piero Bianconi, Arte in Blenio. Guida della valle, S.A. Grassi & Co. Bellinzona-Lugano 1944; Idem, Inventario delle cose d'arte e di antichità, I, S.A. Grassi & Co, Bellinzona 1948, 195-203.
  • Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 38, 42, 251, 299, 324, 390, 468, 547-550.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 53-54.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 88-89.
  • Marina Bernasconi Reusser, Monumenti storici e documenti d'archivio. I «Materiali e Documenti Ticinesi» (MDT) quali fonti per la storia e le ricerche sull'architettura e l'arte medievale delle Tre Valli, in Archivio Storico Ticinese, seconda serie, 148, Casagrande, Bellinzona 2010, 211 e note 40/41, 231, 234, 241.

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