Chiesa di Santa Maria Assunta (Valgoglio)
La chiesa di Maria Assunta è il principale luogo di culto cattolico di Valgoglio elevata a parrocchia dal 21 novembre 1461 il vescovo di Bergamo Giovanni Barozzi.[1] La chiesa fa parte della provincia e Diocesi di Bergamo.
Chiesa di Santa Maria Assunta | |
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Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Località | Valgoglio |
Indirizzo | Via del Cimitero |
Coordinate | 45°58′31.1″N 9°54′44.73″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Consacrazione | 1611 |
Architetto | A. Castelli |
Inizio costruzione | XIII secolo |
Completamento | [1847] |
Storia
modificaIl comune di Valgoglio ottenne l'autonomia il 3 giugno 1246, e dal documento non risulta vi fosse sul territorio la parrocchia,[2] mentre viene citata la presenza di un edificio di culto nel 1269 e dedicato alla Madonna nel 1275,[3] dove si riuniva in assemblea l'arengo cittadino. Un documento del 1414 indica che fosse una chiesa cimiteriale, il sagrato era adibito alla sepoltura.[1] La chiesa fu consacrata una prima volta nel 1611 dal vescovo Giovanni Emo e nuovamente nel 1912 da Giacomo Radini-Tedeschi vescovo di Bergamo[3].
Descrizione
modificaEsterno
modificaLa chiesa è preceduta da un porticato di ampie dimensioni che la circonda su due lati e che accompagna all'ingresso principale, il quale era accessibile dall'antica mulattiera. La parte esterna presenta le modifiche e gli ampliamenti che si sono susseguiti nel tempo. Il porticato ospita, sulla parete della chiesa numerosi affreschi di autori differenti e ignoti, e anche di periodi differenti. Di particolare rilievo è il dipinti di San Martino a cavallo e il povero, la Trinità e San Crisforo con il Bambino risalenti al Quattrocento. I dipinti furono realizzati a scopo devozionale e raffigurano quelli che erano i santi venerati dalla comunità valligiana, come la Madonna col bambino in trono accanto all'immagine di san Rocco protettore della peste.[4]
Interno
modificaL'interno della chiesa a navata unica è a forma rettangolare, presenta pitture e affreschi risalenti a periodi diversi, a testimonianza dei diversi rifacimenti che hanno interessato l'interno della chiesa.
La zona presbiteriale rialzata da due gradini ospita l'altare maggiore ligneo di pregevole fattura e come pala il polittico della Madonna Assunta con santi della bottega di Pietro Bussolo e dei pittori Marinoni datato 1516-1517. Sul lato del vangelo vi è la tela di Grazio Cossali raffigurante l'Annunciazione firmato e datato 1600.
Note
modifica- ^ a b BeWeB.
- ^ La chiesa di Valgoglio in Val Seriana Un piccolo scrigno di tesori artistici, su bergamopost.it, 21 novembre 2015. URL consultato il 2 gennaio 2020.
- ^ a b La parrocchia di Santa Maria Assunta, su comune.valgoglio.bg.it, Comune di Valgoglio. URL consultato il 2 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2020).
- ^ Enrico De Pascale, Restauri 1990 1995, Provincia di Bergamo, pp. 240-242.
Bibliografia
modifica- Corrado Fumagalli, Valgoglio. La Valle del sole, Ferrari Grafiche.
- Gabriele Medolago, La santella dei morti alla Ca' Noa, Velar, 2011.
- Gabriele Nobili, Statuerent Quod Comune ed Gromo et Omnes Hatantes Sint Burgum Et Burgienses, ISBN 88-89393-03-3.
- Gabriele Medolago, La Rovina del Goglio, Comune di Gromo e Valgoglio, 2015.
- Gabriele Medolago, La Parrocchia di Santa Maria Assunta e dei Sant Apostoli Pietro e Paolo in Valgoglio, parrocchia di Valgoglio, 2012.
- Gabriele Medolago, La chiesa di San Michele arcangelo in Colarete, comune di Valgoglio, 2018.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di S. Maria Assunta
Collegamenti esterni
modifica- Chiesa di Santa Maria Assunta, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.
- Chiesa di Santa Maria Assunta, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.
- La parrocchia di Santa Maria Assunta, su comune.valgoglio.bg.it, Comune di Valgoglio. URL consultato il 2 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2020).
- Federica Bigoni, Chiesa di S.Maria Assunta, su lombardiabeniculturali.it, Lombardia Beni Culturali.