Chiesa di Santa Maria Maddalena (Lodi)
La chiesa di Santa Maria Maddalena rappresenta il miglior esempio di edificio barocco a Lodi[1]. Fu completata nella prima metà del Settecento su progetto di Antonio Veneroni, incorporando sul lato destro una preesistente costruzione romanica risalente al 1162.
Chiesa di Santa Maria Maddalena | |
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Facciata della chiesa con il campanile | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Località | Lodi |
Coordinate | 45°19′05.38″N 9°30′15.01″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Maria Maddalena |
Diocesi | Lodi |
Architetto | Antonio Veneroni Michele Sartorio Pier Giacomo Sartorio Angelo Colla |
Stile architettonico | barocco |
Inizio costruzione | 1719 |
Completamento | 1733 |
Esterno
modificaLa facciata in stile neobarocchetto, ha un andamento curvilineo con una elaborata ornamentazione in stucco, ed è opera di un rifacimento del 1888 dell'architetto Angelo Colla.
L'alto campanile è opera dei lodigiani Michele e Pier Giacomo Sartorio. Le 5 campane attuali sono state realizzate da Giovanni Crespi di Crema nel 1856.
Interno
modificaL'interno della chiesa è caratterizzato da una navata unica con pianta ellittica e numerose cappelle disposte ai lati.
Lo spazio principale quadrato è coperto da una volta a vela a sesto ribassato. Questo è preceduto e seguito da due spazi trapezoidali coperti da volta a crociera, a loro volta preceduti e seguiti da due spazi più piccoli con volta a botte lunettata; sul fondo troviamo infine il presbiterio a pianta rettangolare con l'altare realizzato da Simone Cantoni[2], e quindi l'abside. Proprio nell'abside è conservato un crocifisso ritenuto miracoloso.
Nell'ultima cappella di sinistra è conservato l'organo costruito dall'organaro Livio Tornaghi nel 1853. Quest' ultimo, nonostante conservi tutte le sue caratteristiche originali, è attualmente in pessimo stato, e non più funzionante.
Sono degni di nota anche gli affreschi conservati nell'edificio, tra cui alcune opere di Carlo Innocenzo Carloni e una Deposizione attribuita a Robert De Longe detto il Fiammingo[2].
Note
modifica- ^ Galuzzi, sezione 10 – S. Maria Maddalena.
- ^ a b Bottini et al., p. 61.
Bibliografia
modifica- Giovanni Agnelli, Lodi ed il suo territorio nella storia, nella geografia e nell'arte, Lodi, 1917. ISBN non esistente.
- Beatrice Ambreck et al., Atlante della nuova Provincia di Lodi, Lodi, Il Giorno, 1996. ISBN non esistente.
- Vittorio Bottini, Alessandro Caretta e Luigi Samarati, Lodi - Guida artistica illustrata, Lodi, Edizioni Lodigraf, 1979, ISBN non esistente.
- Sergio Galuzzi (a cura di), Lodi in un giorno, Lodi, Giona, 2000, ISBN non esistente.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di Santa Maria Maddalena
Collegamenti esterni
modifica- Chiesa di Santa Maria Maddalena, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.
- Chiesa di Santa Maria Maddalena, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.