Ciro Menotti (sommergibile)
Il Ciro Menotti è stato un sommergibile della Regia Marina.
Ciro Menotti | |
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Descrizione generale | |
Tipo | Sommergibile di media crociera |
Classe | Bandiera |
Proprietà | Regia Marina |
Cantiere | OTO, La Spezia |
Impostazione | 12 maggio 1928 |
Varo | 29 dicembre 1929 |
Entrata in servizio | 29 agosto 1930 |
Intitolazione | Ciro Menotti |
Radiazione | 1º febbraio 1948 |
Destino finale | demolito |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento in immersione | 1146,87 t |
Dislocamento in emersione | 936,65 t |
Lunghezza | fuori tutto 69,8 m |
Larghezza | 7,18 m |
Pescaggio | 4,4 m |
Profondità operativa | 100 m |
Propulsione | 2 motori diesel FIAT da 3000 CV totali 2 motori elettrici Savigliano da 1300 CV totali |
Velocità in immersione | 8,2 nodi |
Velocità in emersione | 15,1 nodi |
Autonomia | in superficie 4740 mn a 8,5 nodi in immersione: 8,2 mn alla velocità di 8,2 nodi |
Equipaggio | 5 ufficiali, 47 sottufficiali e marinai |
Armamento | |
Armamento | alla costruzione:
dal 1942:
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Note | |
Motto | In virtute vis[1] ("La forza nella virtù") |
informazioni prese da [1] e[2] | |
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Storia
modificaPartecipò clandestinamente alla guerra di Spagna. Il 31 gennaio 1937, nottetempo, silurò e affondò il piroscafo Delfin da 1250 tsl (la nave affondò in bassifondali rendendo possibile il recupero del carico)[3].
Il 2 ed il 3 febbraio 1937 bombardò col cannone le strade costiere ed i ponti della zona Herradura-Cala Honda[4].
All'ingresso dell'Italia nella seconda guerra mondiale era dislocato a Trapani, al comando del tenente di vascello Carlo Fecia di Cossato, in seno al VIII Grupsom[5].
Il 21 giugno 1940 partì per la sua prima missione, un pattugliamento offensivo in un'area compresa fra l'isolotto di Gaudo (Creta) e Ras el Tin (Libia)[5].
Nel novembre dello stesso anno fu inviato assieme ad altri quattro sommergibili in Mar Ionio; nonostante una notevole attività navale britannica in zona non avvistò nessuna unità nemica[6].
Fra il giugno 1940 ed il gennaio 1942 effettuò in tutto 23 missioni offensivo-esplorative nel Mediterraneo orientale[5][7].
Dal maggio 1942 fu assegnato al trasporto di rifornimenti per la Libia, svolgendo otto missioni di questo tipo[5][7].
In tutto, dal giugno 1940 al marzo 1942, percorse 22.200 miglia in superficie e 2800 in immersione, in 29 missioni[7].
Il 7 marzo 1943 fu destinato alla Scuola Sommergibili di Pola per la quale svolse 53 missioni addestrative[5].
Il 3 agosto 1943, nottetempo, sbarcò nei pressi di Bengasi 19 sabotatori del Battaglione San Marco, comandati dal sottotenente di vascello Di Martino[5]: loro compito era attaccare gli aeroporti angloamericani nella zona di Bengasi[8].
Agli inizi di settembre 1943, nell'ambito del «Piano Zeta» di contrasto ad un previsto sbarco anglo-americano nell’Italia meridionale, fu disposto in agguato nel Mar Ionio[9].
Dopo l'annuncio dell'armistizio diresse per Siracusa per consegnarsi agli Alleati, ma fu intercettato dal sommergibile britannico HMS Unshaken, che lo fece abbordare da una propria lancia con a bordo un equipaggio di preda, dirottandolo su Malta dove giunse il 12 settembre, ormeggiandosi a Lazaretto Creek (nei pressi della locale base sommergibilistica britannica); il giorno successivo, in seguito alle proteste dell'ammiraglio Da Zara, ritornò in mani italiane ed andò ad ormeggiarsi assieme alle altre unità italiane frattanto sopraggiunte a Malta[10]. Il 13 ottobre lasciò l'isola – insieme ad altri 14 sommergibili – per rientrare in Italia[11].
Nel corso della cobelligeranza operò nel bacino orientale del Mediterraneo prendendo parte a varie esercitazioni antisommergibile alleate[7].
Disarmato nel 1945, fu radiato il 1º febbraio 1948[7] e poi avviato alla demolizione.
Note
modifica- ^ I motti delle navi italiane, Roma, Ufficio Storico della Marina Militare, 1998, p. 74.
- ^ Da Navypedia.
- ^ Uomini sul fondo, p. 192.
- ^ Uomini sul fondo, p. 193.
- ^ a b c d e f Regio Sommergibile Ciro Menotti
- ^ Uomini sul fondo, p. 263.
- ^ a b c d e Trentoincina
- ^ Attacco dal mare, p. 280.
- ^ Uomini sul fondo, p. 364.
- ^ Storia Militare, pp. 52-53.
- ^ Storia Militare, p. 63.
Bibliografia
modifica- Joseph Caruana, Interludio a Malta, in Storia Militare, n. 204, settembre 2010.
- Giorgio Giorgerini, Attacco dal mare. Storia dei mezzi d'assalto della marina italiana, Mondadori, 2007, ISBN 978-88-04-51243-1.
- Giorgio Giorgerini, Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini a oggi, Mondadori, 2002, ISBN 978-88-04-50537-2.