Clorazione al break point
La clorazione al break point è il trattamento chimico dell'ammoniaca per mezzo del cloro.
L'effluente da depurare deve contenere un basso carico organico, ma un'alta concentrazione di ammoniaca, quindi esso non deve subire il processo di nitrificazione.
Meccanismo
modificaL'effluente viene trattato con cloro ad elevate concentrazioni sotto forma di acido ipocloroso, il quale miscelato efficacemente reagisce con l'ammoniaca, liberando azoto gassoso.
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Viene prodotto anche dell'acido cloridrico ( ), il quale abbassa il pH, richiedendo quindi l'aggiunta di agenti alcalini, come per esempio l'idrossido di sodio ( ) o l'ossido di calcio ( ).
Applicazioni
modificaQuesto processo può trovare interessanti applicazioni come affinamento di un preventivo processo di rimozione dell'azoto, oppure per impianti piccoli o di carattere stagionale.
Vantaggi
modifica- Scarsa influenza del processo da parametri esterni quali temperatura e presenza di tossici.
Svantaggi
modifica- Costo elevato di esercizio dovuto all'uso del cloro
- Formazione di solidi disciolti (cloruri)
- Necessità della declorazione per eliminare il cloro residuo
Bibliografia
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