Il Codex Bobbiensis, noto anche come Codex Bobiensis (sigla k, VL1 di Beuron) è uno dei più antichi manoscritti latini del Nuovo Testamento. Il testo è frammentario e contiene parti del Vangelo secondo Marco (Marco 8:8[1]-Marco 16:8[2]) e del Vangelo secondo Matteo (Matteo 1:1[3]-Matteo 15:36[4]).

NomeCodex Bobbiensis
Simbolok
TestoMatteo, Marco
DatazioneIV-V secolo
Scritturalatina
Dimensione188 fogli; 31 x 26 cm; 20 linee; 2 colonne
Tipo testualeoccidentale

Il Codex Bobbiensis è l'unico testimone del "finale breve" di Mc 16:8, ma non del finale lungo di Mc 16:20.

Il codice è scritto nel tipo testuale occidentale. Può essere visualizzato in 192 immagini nel sito https://bobbiensis.sib.swiss/.

Probabilmente fu scritto in Nord Africa ed è datato al IV o V secolo. In seguito, fu portato nel Monastero di Bobbio. È stato tradizionalmente attribuito a san Colombano, che morì nel monastero da lui fondato nel 615.[5] Oggi è conservato presso la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino (sigla G VII 15; già CVII saec. IV).

I ricercatori, confrontando il Codex Bobiensis con le citazioni delle opere di san Cipriano del III secolo, pensano che possa rappresentare una pagina della Bibbia che quest'ultimo usava quando era vescovo di Cartagine. Uno studio paleografico della scrittura ha stabilito che si tratta di una copia di un papiro del II secolo.

Matteo 8

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In Matteo 8:12[6] presenta una variante testuale che rende il verbo greco antico ἐξελεύσονται ("andranno fuori", "usciranno") invece della versione ufficiale ἐκβληθήσονται (saranno cacciati)[7].

Questa variante si riscontra solamente in altri due manoscritti in lingua greca (Codex Sinaiticus e Codex Climaci Rescriptus), nel codice syrc, s, p, pal, e nel Diatessaron.[8]

Marco 16

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Dopo Marco 16:3[9] si legge:

«Subito autem ad horam tertiam tenebrae diei factae sunt per totum orbem terrae, et descenderunt de caelis angeli et surgent in claritate vivi Dei (viri duo?); simul ascenderunt cum eo, et continuo lux facta est.»

Il testo richiede alcune congetture. Bruce Metzger fornisce la seguente traduzione:

«Ma all'improvviso, all'ora terza del giorno, si fece buio su tutto il cerchio della terra, e gli angeli discesero dal cielo e, mentre egli [il Signore] saliva nella gloria del Dio vivente, nello stesso momento salirono con lui; e subito fu luce.»

Il finale breve è il seguente:

«Omnia autem quaecumque praecepta erant et qui cum puero erant breviter exposuerunt. Posthaec et ipse ihesus adparuit, et ab orientem usque usque in orientem misit per illos sanctam et incorruptam [praedicationis] salutis aeternae. Amen.»

tradotto come:

«Ma essi riferirono brevemente al ragazzo[a] e a quelli che erano con lui tutto ciò che era stato detto loro. E dopo questo, Gesù stesso (apparve loro e) trasmise per loro tramite da oriente a oriente, la sacra e imperitura (proclamazione) della salvezza eterna. Amen.»

  1. ^ Mc 8:8, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  2. ^ Mc 16:8, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  3. ^ Mt 1:1, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  4. ^ Mt 15:36, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  5. ^ F. H. A. Scrivener, A Plain Introduction to the Criticism of the New Testament (London 1894), vol. 2, p. 48.
  6. ^ Mt 8:12, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  7. ^ (EN) Bibbia interlineare greca - Mt 8:12, su biblehub.com.
  8. ^ UBS4, p. 26.
  9. ^ Mc 16:3, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  10. ^ Nestle, Eberhard; Nestle, Erwin; Aland, Barbara and Aland, Kurt (eds), Novum Testamentum Graece, 28th edition, (Stuttgart: Deutsche Bibelgesellschaft, 2012), p. 174.
  11. ^ Metzger, Bruce, The Textual Commentary on the Greek New Testament, 2nd edition (Stuttgart: Deutsche Bibelgesellschaft, 1994) pp.101-102.

Bibliografia

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Ulteriori letture

Collegamenti esterni

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