Collegio elettorale di Codogno (Regno di Sardegna)
Il collegio elettorale di Codogno è stato un collegio elettorale uninominale del Regno di Sardegna.
Codogno collegio elettorale | |
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Stato | Regno di Sardegna |
Capoluogo | Codogno |
Elezioni per | Camera dei deputati |
Eletti | Deputati |
Tipologia | uninominale |
Dati elettorali
modificaNel collegio si svolsero votazioni solo per la VII legislatura[1]. Il collegio fu istituito nel 1859[2].
Era uno dei collegi del circondario di Lodi[3]. Comprendeva il territorio di quasi tutto il mandamento di Codogno[3].
VII legislatura
modificaLe votazioni si svolsero in 387 collegi uninominali a doppio turno. Come previsto dalla legge elettorale del 20 novembre 1859, era eletto al primo turno il candidato che «riunisce in suo favore più del terzo dei voti del total numero dei membri componenti il collegio e più della metà dei suffragi dati dai votanti presenti all'adunanza» (art. 91). Se nessun candidato era eletto, al ballottaggio tra i due candidati con più voti era eletto chi otteneva il maggior numero di voti (art. 92) o, in caso di ugual numero di voti, il maggiore d'età (art. 93).
Partito | Candidato | Risultati 25 marzo 1860 | ||
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Voti | % | |||
— | Francesco Carrano | 223 | 98,67 | |
— | Luigi Borghi | 3 | 1,33 | |
Iscritti | 469 | 100,00 | ||
↳ Votanti (% su iscritti) | 228 | 48,61 | ||
↳ Voti validi (% su votanti) | 226 | 99,12 | ||
↳ Schede non valide (% su votanti) | 2 | 0,88 | ||
↳ Astenuti (% su iscritti) | 241 | 51,39 |
Partito | Candidato | Primo turno 1º luglio 1860 | Ballottaggio 5 luglio 1860 | |||
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Voti | % | Voti | % | |||
— | Francesco Majocchi | 101 | 66,01 | 118 | 75,16 | |
— | Carlo Cesaris | 52 | 33,99 | 39 | 24,84 | |
Iscritti | 469 | 100,00 | 469 | 100,00 | ||
↳ Votanti (% su iscritti) | 169 | 36,03 | 159 | 33,90 | ||
↳ Voti validi (% su votanti) | 153 | 90,53 | 157 | 98,74 | ||
↳ Schede non valide (% su votanti) | 16 | 9,47 | 2 | 1,26 | ||
↳ Astenuti (% su iscritti) | 300 | 63,97 | 310 | 66,10 |
Il deputato Carrano si dimise il 24 maggio 1860 e il collegio fu riconvocato[1].
«Ragioni mie private, che non esistevano quando accettai la deputazione al Parlamento nazionale, m'inducono a domandare la dimissione da questo nobilissimo incarico. La prego perciò di fare che la Camera accolga questa mia domanda. Mi creda intanto, ecc.»
Note
modificaBibliografia
modifica- Collegio di Codogno, in 1848-1897. Indice generale degli atti parlamentari. Storia dei collegi elettorali, Roma, 1898, p. 210.