Condominio Visconti
Il condominio Visconti o ex Cremeria è un episodio emblematico di edificio residenziale multipiano di Pavia, realizzato nello stile razionalista tipico degli anni della Ricostruzione. Progettato tra il 1948 e il 1950 in risposta al piano di ricostruzione post-bellico che si andava delineando in Italia, il palazzo prospetta sul piazzale del ponte coperto sul lungo fiume, posto al limite del centro storico.[1] Il complesso si trova sul Lungo Ticino Visconti.
Condominio Visconti | |
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Veduta Condominio Visconti (foto di Yuly Vanesa Jimenez) | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Località | Pavia |
Indirizzo | Lungo Ticino Visconti, 4 |
Coordinate | 45°10′54.53″N 9°09′10.25″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1948-1950 |
Uso | residenziale |
Piani | 4 |
Ascensori | 1 |
Storia
modificaLa costruzione
modificaVerso la fine del XX secolo, in seguito al decreto lungotenenziale del 1º marzo 1945, recante Norme per i piani di ricostruzione degli abitati danneggiati dalla guerra[2], perfezionato successivamente dalla legge 27 ottobre 1951, n. 1402[3], noto come Piano di ricostruzione, venne avviato il condominio Visconti. La progettazione dell'edificio da parte degli Studi Tecnici Riuniti[1] testimonia un'attenta pianificazione e una cura particolare alla funzionalità e all'estetica. La struttura multipiano offriva spazi residenziali moderni, necessari per ospitare la popolazione in seguito ai bombardamenti.[4]
Lungo Ticino Visconti
modificaIl tratto in cui si trova il lotto, lega i due ponti, il Ponte Coperto e il Ponte della Libertà[5]: due storie distanziate da secoli, ma che hanno in comune lo scorrere del fiume Ticino[5] .Un tempo era la circonvallazione esterna della città.
Dopo la prima guerra mondiale, da Porta Cavour[6] al Ponte Vecchio, si denominò viale Vittorio Veneto: nome legato alla formidabile battaglia (24 ottobre - 4 novembre 1918) nella quale perse l’esercito austro-ungarico che per le otto giornate 24-31 ottobre 1917, si era proclamato invincibile; e così cadde la monarchia degli Asburgo.
Nel 1950, dopo essere stato intitolato a un solo personaggio, Gian Galeazzo Visconti (1351-1402), divenne viale Lungo Ticino Visconti, in onore della potente famiglia milanese che si impadronì di Pavia dopo la resistenza del popolo pavese.
Descrizione
modificaLa costruzione è composta da un volume interno con pianta a C. Essa si innalza sino al quinto livello terrazzato ed è affiancata da due corpi ad L, ciascuno di quattro piani, adiacenti al corpo interno, formando così un vuoto corrispondente all’ingresso. Su questo spazio si affacciano i balconi passerella, attestati sul prospetto orientato verso sud, dove si trova la sponda del fiume Ticino. Il piano terra è dotato di portici che presentano esercizi commerciali, che si affacciano sul piazzale Ponte Ticino. Il basamento della costruzione è rivestito in travertino chiaro, mentre la restante superficie presenta una finitura ad intonaco.
All'edificio si può accedere attraverso il vano scala con ascensore che sporge verso lo spazio interno e che distribuisce con ballatoi tre appartamenti per piano; i locali principali sono collocati lungo i prospetti esterni mentre la fascia interna è composta da ingressi, disimpegni, guardaroba, cucine e servizi.
Lo stesso prospetto che affaccia sul fiume Ticino presenta un rilievo in terracotta. Nella figura è rappresentato un uomo (il Ticino) che emerge dalle acque del fiume e offre beni a un personaggio femminile che rappresenta la città di Pavia. La giovane, infatti, regge il Duomo con la sua vecchia Torre Civica. Tra le acque del fiume è possibile intravedere anche un barcè, la tradizionale barca dal fondo piatto usata per navigare il Ticino. La presenza di questo rilievo in terracotta aggiunge un elemento di valore artistico e storico all'edificio .
La mostra “Pavia in luce”, organizzata da Foto Tecnica Trentani, presso lo Spazio per le Arti Contemporanee del Broletto, raccoglie più di 100 foto storiche di Pavia.
In una delle immagini esposte, raffigurante i lavori della ricostruzione del Ponte Coperto (1950), si vede in lontananza il palazzo in questione. Grazie alle puntuali ed esaustive didascalie curate dallo storico Pier Vittorio Chierico, scopriamo che si tratta dell’opera La Vita sul Ticino[7]di Emilio Testa (1896-1985).
Galleria d'immagini
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La facciata est sul piazzale Ponte Ticino (foto di Yuly Vanesa Jimenez)
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La facciata nord in via Antonio Cavagna Sangiuliani (foto di Yuly Vanesa Jimenez)
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La vita sul Ticino di Emilio Testa situata sul prospetto sud (foto di Yuly Vanesa Jimenez)
Note
modifica- ^ a b Vittorio Prina, Pavia Moderna, Architettura moderna in pavia e provincia, Pavia, Cardano, 1925-1980, pp. 192, ISBN 88-889-3600-9, SBN MIL0606642.
- ^ Decreto Luogotenenziale 01 Marzo 1945, n.154, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 3 Giugno 2024.
- ^ Legge 27 Ottobre 1951, n.1951, su normattiva.it. URL consultato il 3 Giugno 2024.
- ^ Bombardamenti Su Pavia, 1944, su gracpiacenza.com. URL consultato il 22 Maggio 2024.
- ^ a b Francesco Ogliari e Paolo Marabelli, Camminando per Pavia : contrade e piazze della città, Pavia, Edizioni Selecta, 2006, pp. 92-94, ISBN 978-88-7332-144-6, SBN LO11083816.
- ^ Porta Cavour, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 19 aprile 2024.
- ^ opera "La vita Sul Ticino", su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 22 Maggio 2024.
Bibliografia
modifica- Vittorio Prina, Pavia Moderna, Architettura moderna in pavia e provincia, Pavia, Cardano, 1925-1980, pp. 192-194, ISBN 88-889-3600-9, SBN MIL0606642.
- Elisa Moretti, Pavia, silenziosi scatti : ... dedicati a chi ama osservare, Pavia, PI-ME Editrice, 2016, ISBN 978-88-7963-347-5, SBN MIL0917961.
- Francesco Ogliari e Paolo Marabelli, Camminando per Pavia : contrade e piazze della città, Pavia, Edizioni Selecta, 2006, pp. 92-94, ISBN 978-88-7332-144-6, SBN LO11083816.
- Agostino Calvi, Accade a Pavia: Cronache bizzarre di cento anni fa, in Giulio Assorbi e Pier Vittorio Chierico (a cura di), Il Calendario AVIS, n. 20, Pavia, PI-ME Editrice, Giugno 2013, pp. 13.
- Agostino Calvi, MINO MILANI: la sua Pavia, in Giulio Assorbi e Pier Vittorio Chierico (a cura di), Il Calendario AVIS, n. 25, Pavia, PI-ME Editrice, Gennaio, Ottobre, Dicembre 1994, pp. 3-21-25.
- Agostino Calvi, La CARA PAVIA: di Agostino Poma, in Giulio Assorbi e Pier Vittorio Chierico (a cura di), Il Calendario AVIS, n. 24, Pavia, PI-ME Editrice, Luglio 2017, pp. 16.
- Agostino Calvi, Bar Caffè Pasticcerie Della Vecchia Pavia, in Giulio Assorbi e Pier Vittorio Chierico (a cura di), Il Calendario AVIS, n. 10, Pavia, PI-ME Editrice, Gennaio 2003, p. 3.
- Carlo Amerio, Umberto Alasia, Pio Luigi Brusasco, Francesco Ognibene, Maurizio Pugno, Corso di progettazione costruzioni impianti 3, SEI, 2015, ISBN 978-88-05-07488-4.
Fonti Archivistiche
modifica- veduta di Pavia dalla sponda destra del Ticino, post 1933 (CHLA_25_2_3), su collezioni.museicivici.pavia.it.
- Veduta invernale di Pavia dalla sponda destra del Ticino, ante 1933. (CHL B_64_10_005), su collezioni.museicivici.pavia.it.
- Pavia, piazzale Ponte Ticino, interno del bar Cremeria con il dipinto Vita sul Ticino di Emilio Testa, 1950 (CHL M_56_15_004), su collezioni.museicivici.pavia.it.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su condominio Visconti
Collegamenti esterni
modifica- Bar Cremeria Ticino, su lombardiabeniculturali.it.
- La vita sul Ticino, su lombardiabeniculturali.it.
- Foto Tecnici Trentanni, su fototrentani.com.
- Bombardamenti su Pavia 1944, su gracpiacenza.com.
- Opera "La vita sul Ticino" di Emilio Testa, su quatarobpavia.it., 15/04/2024
- Porta Cavour, su lombardiabeniculturali.it.
- Decreto Luogotenenziale 01 Marzo 1945, n.154, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 1º Marzo 2024.
- Legge 27 Ottobre 1951, n.1951, su normattiva.it. URL consultato il 3 Giugno 2024.