La FIFA Confederations Cup 2009 (in afrikaans: FIFA Konfederasiebeker 2009) fu l'8ª edizione della FIFA Confederations Cup, torneo organizzato dalla FIFA riservato alle squadre nazionali campioni mondiali e campioni continentali in carica. Si tenne in Sudafrica dal 14 al 28 giugno 2009, un anno prima del campionato del mondo.
FIFA Confederations Cup 2009 FIFA Konfederasiebeker 2009
In tale edizioni tre squadre parteciparono per la prima volta, Iraq, Italia e Spagna.
Il torneo fu vinto dal Brasile, campione uscente, che in finale batté 3-2 gli Stati Uniti.
La FIFA aveva designato anche la città di Port Elizabeth, ma il ritardo dei lavori per la ristrutturazione dello stadio causò la bocciatura (l'8 luglio 2008) da parte del massimo organismo del calcio mondiale per poter ospitare la Confederations Cup 2009; tuttavia per il campionato del mondo 2010 fu presente.
Le otto squadre vennero divise in due gironi all'italiana di quattro squadre ciascuno. Le prime due classificate di ogni girone si qualificarono per la fase ad eliminazione diretta.
Nota bene:nella sezione "partecipazioni precedenti al torneo", le date in grassetto indicano che la nazione ha vinto quella edizione del torneo, mentre le date in corsivo indicano la nazione ospitante.
Il sorteggio per determinare i due gruppi si è svolto il 22 novembre 2008 a Johannesburg. Il Sudafrica, unica testa di serie del sorteggio, è stata posizionata automaticamente nel Gruppo A. Le nazionali appartenenti alla stessa confederazione non potevano essere sorteggiate nello stesso gruppo: di conseguenza, l'Egitto è stato collocato nel Gruppo B, mentre Italia e Spagna non potevano incontrarsi tra di loro.[4]
Il pallone ufficiale per la FIFA Confederations Cup 2009 è stato l'Adidas Kopanya, che significa "uniamoci insieme" nelle lingue sotho, una delle undici lingue del Sudafrica.
La configurazione a pannelli del pallone è la stessa del Teamgeist e dell'Europass. Il pallone è bianco, accentuato da linee nere e dettagliato con i tipici disegni Ndebele in rosso, giallo, verde e blu,[5] ma presenta una variante gialla.
La squadra arbitrale designata dalla FIFA era composta da 10 arbitri e 20 assistenti, per un totale di 30 ufficiali. La seconda delle due terne africane, capitanata all'arbitro delle SeychellesMaillet, è di riserva.
Le terne di seguito riportate sono suddivise per confederazione d'appartenenza.
Pablo Pozo (Cile) e Benito Archundia (Messico) con relativi assistenti sono subentrati in un secondo momento, in sostituzione di due terne originariamente convocate ma poi mandate a casa per non aver superato alcuni test obbligatori, lamentando problemi fisici. Il messicano ha sostituito il guatemalteco Carlos Batres, mentre il cileno ha preso il posto del paraguaiano Carlos Amarilla.[6]
Sul punteggio di 3 goal pari nei minuti finali di gara, un difensore egiziano toccò la palla con la mano sulla propria linea di porta.[7]
L'arbitro ingleseHoward Webb a tutta prima concesse calcio d'angolo a favore del Brasile, non essendosi avveduto del fallo di mano, ma su successiva segnalazione del proprio assistente concesse rigore ai verde-oro ed espulse il difensore egiziano.[8]
La federcalcio egiziana presentò ricorso alla FIFA sostenendo che l'assistente non avrebbe potuto vedere la scena senza l'ausilio di un supporto televisivo (fossero i maxischermi nello stadio o qualche monitor a bordo campo, le cui immagini all'epoca non erano acquisibili come prova).[9][10]
La FIFA rigettò il ricorso sostenendo che la decisione di Webb fu presa grazie alla collaborazione con il suo assistente[11], il quale aveva visto bene la scena nonostante il tempo intercorso tra l'azione e il provvedimento disciplinare, e non aveva avuto bisogno di alcun ausilio tecnologico.[12]
Nel primo girone, i campioni d'Europa della Spagna e i padroni di casa del Sudafrica hanno vita facile a sbarazzarsi di Iraq e Nuova Zelanda: per gli oceaniani c'è addirittura la disfatta del 5-0 subìto dagli iberici, con Torres a segno per tre volte.[13] Appare invece più equilibrato il secondo gruppo, dove gli Stati Uniti perdono le prime due gare senza però venire eliminati: la già certa qualificazione del Brasile, infatti,[14] lascia gli americani in corsa con Egitto e Italia.[15] Con il 3-0 incassato dai verdeoro, gli azzurri escono dal torneo in favore proprio degli statunitensi: a premiare questi, vittoriosi sugli africani, è il maggior numero di gol (4 a 3) con la differenza-reti in parità.[16]
L'esaltante momento di forma americano prosegue in semifinale, dove la Spagna viene sconfitta a sorpresa.[17] Nell'altro incontro, il Sudafrica resiste al Brasile sino a pochi minuti dalla fine prima di crollare per un gol di Daniel Alves.[18]
Le due finali ripropongono, pertanto, "rematch" della fase a gruppi: gli iberici ottengono la medaglia di bronzo, superando la nazione ospitante nel prolungamento. La sfida per il primo posto vede Brasile e Stati Uniti nuovamente di fronte, a 10 giorni dall'altro confronto: i campioni del Sudamerica realizzano altre 3 reti, vincendo in rimonta dopo il 2-0 del primo tempo e bissando la coppa già vinta quattro anni prima.[19]
^Fino a 3 squadre non appartenenti alla CONCACAF verranno invitate, ma in base al regolamento, una squadra invitata di un'altra confederazione non può rappresentare la CONCACAF (in competizioni come la Confederations Cup) in caso vincesse la Gold Cup. La squadra meglio piazzata tra le appartenenti alla CONCACAF parteciperà al suo posto.
^Il torneo OFC di qualificazione per i Mondiali 2010 varrà anche per la Nations Cup. La miglior squadra del girone finale a quattro (giocato con partite di andata e ritorno dal 17 ottobre 2007 al 19 novembre 2008) verrà dichiarata vincitrice della Nations Cup, parteciperà alla Confederations Cup e giocherà, a fine 2009, per un posto nella Coppa del Mondo 2010 contro una squadra di una confederazione differente. Il turno preliminare con dieci squadre verrà disputato dal 25 agosto al 7 settembre 2007 e sarà denominato Giochi del sud Pacifico.
^(EN) A vibrant ball for the rainbow nation, in FIFA.com, 19 novembre 2008. URL consultato il 12 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2019).
^(EN) Two referees replaced due to injury, in FIFA.com, 5 giugno 2009. URL consultato il 16 giugno 2009 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2009).