Corpus Speculorum Etruscorum
Il Corpus Speculorum Etruscorum è un progetto internazionale che ha l'obiettivo di pubblicare tutti gli specchi in bronzo etruschi esistenti. I primi tre volumi sono stati pubblicati nel 1981. In totale sono stati prodotti trentasei fascicoli.
Storia
modificaCoordinatore del progetto è il Comitato Scientifico Internazionale per il Corpus Speculorum Etruscorum. Il Comitato Internazionale è stato costituito in occasione di un congresso organizzato dall'Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici sotto la direzione del suo Presidente Massimo Pallottino e alla presenza di studiosi provenienti da 19 paesi. Il Corpus sostituisce lo Etruskische Spiegel, che fu curato da Eduard Gerhard tra il 1843 e il 1897 e pubblicato in cinque volumi da Adolf Klügmann e Gustav Körte dopo la sua morte nel 1867, in forma contemporanea e con un moderno livello di conoscenza. Nel 1973 si decise così di fare una nuova pubblicazione che potesse sostituire l'opera ormai superata di Gerhard.[1]
I volumi sono orientati al formato del Corpus Vasorum Antiquorum, appaiono ordinati per paese, all'interno dei paesi per singoli musei o collezioni, che a loro volta possono essere divisi in fascicoli. I primi volumi sono apparsi nel 1981, da allora sono stati pubblicati 30 volumi. Il corpus pubblica non solo gli specchi decorati, ma anche gli specchi non decorati, le maniglie, i contenitori. Fotografie e disegni in scala 1:1 completano le descrizioni e le analisi scientifiche.
Volumi
modificaBelgio
modifica- 1. CSE Belgique 1. Bruxelles, Institut Royal du Patrimoine Artistique; Courtrai, Museum voor Oudheidkunde en Sierkunst; Gand, Museum voor Oudheidkunde der Rijksuniversiteit; Hamme, Museum Van Bogaert-Wauters; Louvain-la-Neuve, Musee de l'Institut Superieure d'Archeologie et d'Histoire de l'Art de l'U.C.L.; Morlanwelz, Musee Royal de Mariemont; Collezioni private. Roger Lambrechts 1987.
Danimarca
modifica- 1. CSE Denmark 1. Copenhagen, the Danish National Museum, the Ny Carlsberg Glyptothek. Helle Salskov Roberts. 1981.
Francia
modifica- 1. CSE France 1. Parigi, Museo del Louvre 1. Parigi, Denise Emmanuel-Rebuffat. 1988.
- 2. CSE France 1. Parigi, Museo del Louvre 2. Parigi, Denise Emmanuel-Rebuffat. 1991.
- 3. CSE France 1. Parigi, Museo del Louvre 3. Parigi, Denise Emmanuel-Rebuffat. 1997.
- 4. CSE France 1. Parigi, Museo del Louvre 4. Parigi, Denise Emmanuel-Rebuffat. 2009.
Germania
modificaRepubblica Democratica Tedesca
- 1. CSE DDR 1. Berlino, Staatliche Museen, Antikensammlung. Gerald Heres. 1986.
- 2. CSE DDR 2. Dresda, Staatliche Kunstsammlungen, Skulpturensammlung; Lipsia, Museum des Kusthandwerks; Gotha, Schlossmuseum; Jena, Friedrich-Schiller-Universität. Gerald Heres. 1987.
Repubblica Federale Tedesca
- 1. CSE BRD 1. Bad Schwalbach, Bochum, Bonn, Darmstadt, Essen, Francoforte, Kassel, Colonia, Mainz, Mannheim, Schloss Fasanerie bei Fulda. Ursula Höckmann. 1987.
- 2. CSE BRD 2. Braunschweig, Göttingen, Amburgo, Hannover, Kiel, Münster, Steinhort, Wolfenbüttel. Ursula Liepmann. 1988.
- 3. CSE BRD 3. Stuttgart, Tübingen, Privatsammlungen Esslingen, Stuttgart, Monaco di Baviera, v. Freitag Gen. Löringhoff. 1988.
- 4. CSE BRD 4. Staatliche Museen zu Berlin. Antikensammlung 2. Gerhard Zimmer, 1995.
Gran Bretagna
modifica- 1. CSE Great Britain 1. The British Museum 1. Judith Swaddling. 2001.
- 2. CSE Great Britain 2. Cambridge: Corpus Christi College, The Fitzwilliam Museum, The Museum of Archaeology and Anthropology, The Museum of Classical Archaeology. Richard Nicholls 1994.
- 3. CSE Great Britain 3. Oxford: Ashmolean Museum, Claydon House, Pitt Rivers Museum. Nancy Thomson de Grummond 2007.
Ungheria e Cecoslovacchia
modifica- 1. CSE Hongrie, Tchécoslovaquie. J.G. Szilágyi and Jan Bouzek. 1992.
Italia
modifica- 1. CSE Italia 1. Bologna, Museo Civico 1. Giuseppe Sassatelli. 1981.
- 2. CSE Italia 1. Bologna, Museo Civico 2. Giuseppe Sassatelli. 1981.
- 3. CSE Italia 2. Perugia, Museo Archeologico Nazionale 1. Alba Frascarelli. 1995.
- 4. CSE Italia 3. Volterra, Museo Guarnacci 1. Gabriele Cateni. 1995.
- 5. CSE Italia 4. Orvieto, Museo "Claudio Faina". Maria Stella Pacetti. 1998.
- 6. CSE Italia 5. Viterbo, Museo Archeologico Nazionale. Maria Stella Pacetti, con la collaborazione di Lorenzo Galeotti. 1999.
- 7. CSE Italia 6. Rome, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia 1. Maria Paola Baglione e Fernando Gilotta, con la collaborazione di Lorenzo Galeotti.
- 8. CSE Italia 6. Rome, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia 2. Elena Foddai. 2009.
- 9. CSE Italia 6. Rome, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia-Antiquarium 3. La Collezione del Museo Kircheriano. Maria Stella Pacetti. 2011.
- 10. CSE Italia 7. Rome, Museo Nazionale Romano 1. Museo delle Antichità etrusche e italiche, Sapienza- Università di Roma. Laura Ambrosini. 2012.
- 11. CSE Italia 8. Musei dell'Etruria Padana: Marzabotto, Monterenzio, Spina, Adria, Modena, Reggio Emilia, Parma. Giuseppe Sassatelli e Andrea Gaucci. 2018.
Paesi Bassi
modifica- 1. CSE The Netherlands. Amsterdam, Allard Pierson Museum. The Hague, Gemeentemuseum. The Hague, Museum Meermanno-Westreenianum. Leiden, Rijksmuseum van Oudheden. Nijmegen, Rijksmuseum Kam. Utrecht, Archaeological Institute - State University, collezione privata "Meer". L. Bouke van der Meer. 1983.
Polonia
modifica- 1. CSE Polonia 1. Witold Dobrowolski. 2016.
Svezia e Norvegia
modifica- 1. CSE Sweden and Norway 1. Oslo, Göteborg, Lund, Mora, Stoccolma, Collezioni private. Ingela M.B. Wiman. 2018.
Svizzera
modifica- 1. CSE Schweiz 1. Basilea, Schaffhausen, Berna, Losanna Ines Jucker. 2001.
U.S.A.
modifica- 1. CSE U.S.A. 1. Midwestern collections. Richard Daniel De Puma. 1987.
- 2. CSE U.S.A. 2. Boston e Cambridge, Boston: Museum of Fine Arts, Cambridge: Harvard University museums
- 3. CSE U.S.A. 3. New York, the Metropolitan Museum of Art. Larissa Bonfante. 1997.
- 4. CSE U.S.A. 4. Northeastern collections. Richard Daniel De Puma. 2005.
Città del Vaticano
modifica- 1. CSE Stato della Città del Vaticano 1. Città del Vaticano, Museo Profano della Biblioteca Apostolica Vaticana; Rome, Collezione di antichità dell'Abbazia di San Paolo fuori le mura. Roger Lambrechts. 1995.
Note
modificaBibliografia
modifica- G. Lloyd-Morgan, in Journal of Roman Studies. Band 73, 1983, S. 143.
- Larissa Bonfante, in American Journal of Archaeology. Band 88, 1984, S. 279–281.
- Roger Lambrechts, Pourquoi un Corpus Speculorum Etruscorum ou l'originalité du miroir étrusque. In: Bulletin de la Classe des lettres et des sciences morales et politiques. Académie royale de Belgique. 1995, S. 29–57.