Criterio di Chebychev–Grübler–Kutzbach

equazione
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Il Criterio di Chebychev–Grübler–Kutzbach permette di determinare il numero di gradi di libertà di una catena cinematica[1].

Il Criterio è chiamato anche formula di mobilità, perché calcola il numero di parametri che definiscono la configurazione di una struttura a partire dal numero di collegamenti e giunti e dal grado di libertà di ciascun giunto.

Formula di Mobilità

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Si consideri un meccanismo composto da   corpi rigidi, compreso l'elemento fisso. Ogni corpo rigido non vincolato, nello spazio, ha 6 gradi di libertà, 3 traslazionali e 3 rotazionali, questi vengono ridotti dalla presenza di coppie cinematiche o giunti, che collegano i corpi rigidi fra loro. Le coppie cinematiche sono suddivise per gradi in base ai   (gradi di libertà) che permettono:

Gradi coppie cinematiche
Grado g.d.l. permessi g.d.l. eliminati
I 1 5
II 2 4
III 3 3
IV 4 2
V 5 1

Dette  ,  ,  ,   e   il numero delle coppie cinematiche, rispettivamente dal grado I al grado V, è possibile descrivere i la somma   dei gradi di libertà permessi dalle singole coppie come:

 

Detto   il numero totale delle coppie cinematiche, i gradi di libertà di un meccanismo è dato dalla formula:

 

Risultato analogo è possibile ottenerlo considerando i   eliminati anziché quelli permessi, detta   la somma dei gradi di libertà eliminati dalle singole coppie cinematiche:

 

Il numero di gradi di libertà del meccanismo:

 

A seconda del numero di gradi di libertà il sistema si può considerare: iperstatico se i  ; labile se i   o isostatico se il numero di gradi di libertà è pari a zero.

Formula di Grubler

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La Formula di Grübler è una particolarizzazione nel piano del criterio di Chebychev–Grübler–Kutzbach[2]. Un corpo rigido non vincolato, nel piano, possiede solo 3 gradi di libertà e il grado delle coppie cinematiche non supera il secondo:

 

Per cui i   di un meccanismo nel piano, considerati i   permessi dai singoli giunti:

 

Se si vogliono considerare i   eliminati dai gradi, bisogna tener presente che ci troviamo nel piano, per cui una coppia cinematica di I grado, che permette un singolo  , dovrà vincolarne 2 e non più 5. Per cui   prende la forma:

 

da cui:

 

  1. ^ (EN) Jorge Angeles, Rational Kinematics, Springer Science & Business Media, 20 marzo 1989, ISBN 978-0-387-96813-1. URL consultato il 25 dicembre 2024.
  2. ^ (EN) Chapter 4. Basic Kinematics of Constrained Rigid Bodies, su www.cs.cmu.edu. URL consultato il 25 dicembre 2024.

Bibliografia

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  • E. Funaioli, A. Maggiore, U. Meneghetti - Lezioni di meccanica applicata alle macchine, prima parte, Bologna, Pàtron, 2005.
  • C. Rossi - Lezioni di Meccanica dei Robot, Napoli, Edizioni Scientifiche e Artistiche, 2010.