Cultura egemonica e culture subalterne
Cultura egemonica e culture subalterne. Rassegna degli studi sul mondo popolare tradizionale è un manuale di demo-antropologia scritto da Alberto Mario Cirese ed edito da Palumbo nel 1971.
Cultura egemonica e culture subalterne | |
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Autore | Alberto Mario Cirese |
1ª ed. originale | 1971 |
Genere | saggio |
Sottogenere | rassegna |
Lingua originale | italiano |
Ambientazione | Europa, Italia |
L'opera offre una sintesi critica dei principali indirizzi nel campo degli studi demologici (o di storia delle tradizioni popolari o di folklore) in Europa e in particolare in Italia, a partire soprattutto dal secolo XVI ai nostri giorni, informando sui numerosi e a volte radicali rivolgimenti di metodo, di prospettiva teorica e di tipi di interesse, come già prima elaborato da studiosi quali Paolo Toschi e Giuseppe Cocchiara[1]. La prospettiva teorica proposta è fondamentalmente quella indicata da Antonio Gramsci nelle sue Osservazioni sul folclore nei Quaderni del carcere.
Grandi differenze nel concetto di cultura e di folklore si evidenziano quando si fa entrare in gioco, come fa Gramsci, la nozione di società divisa in classi più o meno antagoniste, in quanto gerarchizzate verticalmente in egemoni e dominanti e in subalterne e strumentali. Questa nozione fa vedere come le caratteristiche della cultura siano determinate in ogni formazione sociale dal modo di partecipazione delle diverse classi e dei diversi ceti alla produzione, alla ripartizione e all'appropriazione dei beni materiali e spirituali. Da qui l'espressione che fa da titolo: cultura egemonica e culture subalterne, fusione coerente del patrimonio di studi antropologici, soprattutto demologici, con il vasto e complesso apparato teorico del marxismo attraverso la mediazione delle riflessioni di Gramsci.
Si tratta di una convergenza tra un settore specialistico della ricerca antropologica e una specifica concezione scientifica generale del mondo e della vita umana[2][3][4].
Adottato per oltre un quarantennio in numerosi corsi universitari non solo italiani, il manuale di Cirese (cartaceo B5150, ISBN cartaceo 978-88-8020-241-7) è uno dei frutti migliori della Scuola antropologica di Cagliari, ai cui membri giovani è dedicato.[5]
Ha avuto finora due edizioni e venti ristampe.
Note
modifica- ^ Pietro Clemente et Alii, Il dibattito sul folklore in Italia, Edizioni di cultura popolare, 1976
- ^ Giulio Angioni, Fare dire sentire: l'identico e il diverso nelle culture, Il Maestrale 2011, 206-222
- ^ Pietro Clemente e Fabio Mugnaini, Oltre il folklore. Tradizioni popolari e antropologia nella società contemporanea, Carocci, 2001
- ^ Fabio Dei, Beethoven e le mondine, Meltemi, 2002
- ^ Giulio Angioni, Una scuola antropologica sarda?, in AA. VV. (a cura di Luciano Marrocu, Francesco Bachis, Valeria Deplano), La Sardegna contemporanea, cit. in Bibliografia
Bibliografia
modifica- Giulio Angioni, Fare dire sentire: l'identico e il diverso nelle culture, Nuoro, Il Maestrale 2011, 206-222
- Pietro Clemente e Fabio Mugnaini, Oltre il folklore. Tradizioni popolari e antropologia nella società contemporanea, Roma, Carocci, 2001
- Fabio Dei, Beethoven e le mondine, Roma, Meltemi, 2002
- AA. VV. (a cura di Luciano Marrocu, Francesco Bachis, Valeria Deplano), La Sardegna contemporanea. Idee, luoghi, processi culturali, Roma, Donzelli, 2015, ISBN 978-88-6843-244-7.
- AA. VV. (a cura di F. Bachis e A. Pusceddu), Cose da prendere sul serio. Le antropologie di Giulio Angioni, Nuoro, Il Maestrale, 2015. ISBN 978-88-6429-160-4