Scomberomorus maculatus
Il maccarello reale[2] (Scomberomorus maculatus Mitchill, 1815), noto anche come maccarello reale maculato (Regolamento (CE) N. 216/2009) e (Decisione di Esecuzione (UE) 2016/1251), è un pesce osseo marino della famiglia Scombridae.
Maccarello reale | |
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Stato di conservazione | |
Prossimo alla minaccia (nt)[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Perciformes |
Famiglia | Scombridae |
Genere | Scomberomorus |
Specie | S. maculatus |
Nomenclatura binomiale | |
Scomberomorus maculatus (Mitchill, 1815) | |
Sinonimi | |
Cybium maculatum, Scomber maculatus |
Descrizione
modificaS. maculatus ha corpo fusiforme allungato e compresso ai lati, con muso appuntito e bocca ampia fin oltre l'occhio, con forti denti triangolari. Le pinne dorsali sono due, la prima bassa e abbastanza lunga, di altezza decrescente e la seconda triangolare o lunata, a base breve e più alta. La pinna anale è simmetrica e uguale alla seconda dorsale. Sul peduncolo caudale vi sono delle pinnule (da 7 a 10) sia sul lato dorsale che su quello ventrale. La pinna caudale è lunata. La linea laterale si piega dolcemente verso il basso prima del peduncolo caudale. Le scaglie sono piccole e sono presenti sull'intero corpo. La colorazione è argentea con 3 file di macchie oblunghe giallastre o brunastre (color arancio nel pesce vivo). La prima pinna dorsale ha la parte anteriore nera. La taglia massima è di 91 cm, il peso massimo noto è di 5,9 kg, normalmente non supera i 120 cm[3][4].
Distribuzione e habitat
modificaS. maculatus è endemico dell'Oceano Atlantico occidentale lungo le coste americane a nord fino al Canada meridionale e a sud fino allo Yucatán (Messico). È inoltre comune nel golfo del Messico. Nella parte settentrionale del suo areale la presenza è limitata ai mesi estivi, in inverno si ritrova principalmente al largo della Florida[3][4]. Ha abitudini pelagiche costiere e può penetrare negli estuari[1]. Vive tra 10 e 25 metri di profondità[3].
Biologia
modificaVive fino a 5 anni. Effettua lunghe migrazioni stagionali senza allontanarsi dalla costa[3]. Gregario, forma banchi[4].
Alimentazione
modificaPredatore, si nutre di pesci (Clupeidae e Engraulidae soprattutto) e secondariamente di crostacei Penaeoidea e di molluschi cefalopodi[3].
Riproduzione
modificaSi riproduce nella stagione calda in acque profonde fino a 50 metri. Le larve si incontrano in acque superficiali[4].
Pesca
modificaSi tratta di una specie di grande importanza sia per la pesca commerciale che per la pesca sportiva[3]. Viene catturato con reti da posta, con sciabiche e con amo e lenza (anche dalla pesca professionale, oltre che da quella sportiva). I pescatori dilettanti insidiano la specie prevalentemente con le tecniche dello spinning, della traina e del surf casting. Le carni sono buone e sono consumate fresche o affumicate, quando congelate si deteriorano dopo pochi mesi. Gli stati che catturano le maggiori quantità sono nell'ordine Messico e Stati Uniti[4]. Può causare il ciguatera[3].
Conservazione
modificaLa IUCN considera questa specie a rischio minimo di estinzione. S. maculatus, sebbene intensamente pescato, non è soggetto a sovrapesca e gli stock sono numericamente stabili in tutto l'areale e non mostrano segni di declino[1].
Note
modifica- ^ a b c (EN) Scomberomorus maculatus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ Decreto Ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale, su politicheagricole.it.
- ^ a b c d e f g (EN) Scomberomorus maculatus, su FishBase. URL consultato il 04/10/2015.
- ^ a b c d e (EN) Scheda dal sito della FAO
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Scomberomorus maculatus
- Wikispecies contiene informazioni su Scomberomorus maculatus
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Scomberomorus maculatus, su FishBase. URL consultato il 04/10/2015.
- (EN) Scheda dal sito della FAO, su fao.org.
- (EN) Scomberomorus maculatus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.