La Cynar era una squadra maschile italiana di ciclismo su strada attiva tra i professionisti dal 1963 al 1965. Il suo sponsor principale è l'omonima azienda di liquori fondata a Padova.[1]

Cynar
Ciclismo
La squadra nel 1964
Informazioni
NazioneItalia (bandiera) Italia
Debutto1963
Scioglimento1965
SpecialitàStrada
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Divisa

I successi più notevoli furono due vittorie di tappa di Vittorio Adorni alla prima e alla sedicesima al Giro d'Italia del 1963 e altre due a quello successivo di Rolf Maurer alla decima e di Bruno Mealli alla diciottesima.

Nel 1963 la squadra vinse il Giro di Svizzera con Giuseppe Fezzardi, a completare il podio i compagni squadra Rolf Maurer e Attilio Moresi. Maurer vinse anche la classica scalatori e quella a punti, mentre la Cynar si aggiudicò la classica a squadre.[2]

L'anno successivo vinse il Giro di Svizzera con Rolf Maurer che si aggiudicò nuovamente la classifica scalatori e la classifica a punti. Franco Balmamion giunse secondo nella classifica generale e Werner Weber quarto. La Cynar si aggiudicò la classifica a squadre.[3]

Al termine della stagione 1965 la squadra si sciolse.

Cronistoria

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Annuario

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Anno Codice Nome Cat. Biciclette Dirigenza
1963 -   Cynar-Frejus Pro Frejus Dir. sportivi: Pierino Bertolazzo
1964 -   Cynar-Frejus Pro Frejus Dir. sportivi: Vasco Bergamaschi
1965 -   Cynar-Allegro Pro Allegro Dir. sportivi: Pasquale Fornara

Palmarès

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Aggiornato al 14 febbraio 2024.

Grandi Giri

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Partecipazioni: 2 (1963, 1964)
Vittorie di tappa: 4
1963: 2 (Vittorio Adorni)
1964: 2 (Rolf Maurer, Bruno Mealli)
Partecipazioni: 0
Partecipazioni: 0

Campionati nazionali

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In linea: 1963 (Bruno Mealli)
In linea: 1963 (Attilio Moresi), 1964 (Rudolf Hauser)
  1. ^ (FR) Cynar-Frejus, su memoire-du-cyclisme.eu. URL consultato l'11 novembre 2024.
  2. ^ (FR) 27ème Tour de Suisse 1963, su memoire-du-cyclisme.net. URL consultato l'11 novembre 2024 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2004).
  3. ^ Tour de Suisse, su firstcycling.com. URL consultato l'11 novembre 2024.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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