Daveaua anthemoides

Daveaua anthemoides Mariz, 1891 è una specie di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Anthemideae (Mediterranean clade) e sottotribù Leucantheminae. Daveaua anthemoides è anche l'unica specie del genere Daveaua Willk. ex Mariz, 1891.[1][2][3][4]

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Daveaua anthemoides
Immagine di Daveaua anthemoides mancante
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùAnthemideae
cladeMediterranean clade
SottotribùLeucantheminae
Genere Daveaua
Willk. ex Mariz, 1891
Specie D. anthemoides
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùAnthemideae
Genere Daveaua
Specie D. anthemoides
Nomenclatura binomiale
Daveaua anthemoides
Mariz, 1891

Etimologia

modifica

Il nome generico (Daveaua ) è stato dato in onore di Jules Daveau (1852–1929), direttore del Giardino Botanico di Lisbona.[5] L'epiteto specifico ( anthemoides) indica che Daveaua anthemoides è simile alle piante del genere Anthemis.[6]

Il nome scientifico della specie è stato definito dal botanico Joaquim de Mariz (1847-1916) nella pubblicazione " Boletim da Sociedade Broteriana" (Bol. Soc. Brot. 9: 220) del 1891.[7] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione.

Descrizione

modifica

Portamento. La specie di questa voce è un'erba annuale. L'indumento è assente (pianta glabra).[8][9][10][11][12]

Fusto. La parte aerea in genere è eretta, semplice o ramosa.

Foglie. Le foglie sono disposte in modo alterno con lamina lobata (fino a 3-pennatosette).

Infiorescenza. Le sinflorescenze sono formate da capolini solitari. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale peduncolato di tipo radiato. I capolini sono formati da un involucro, con forme da emisferiche a meniscoidi, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, piatte, a consistenza erbacea, con margini scariosi scuri, sono disposte in modo più o meno embricato su più 3. Il ricettacolo, conico, è privo di pagliette.

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

  • fiori del raggio (esterni): sono femminili, fertili e sono disposti su una serie; la forma è ligulata (zigomorfa); a volte possono mancare o essere sterili;
  • fiori del disco (centrali): sono più numerosi con forme brevemente tubulose (attinomorfe); sono ermafroditi fertili.
*/x K  , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio [13]
  • Corolla:
    • fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa-imbutiforme, mentre all'apice è ligulata; la ligula può terminare con alcuni denti; il colore in genere è bianco;
    • fiori del disco: la forma è tubulare bruscamente divaricata in 5 lobi; i lobi, patenti o eretti, hanno una forma deltata o più o meno lanceolata; i colori sono giallo e varietà.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami (alternati ai lobi della corolla) sorretti da filamenti generalmente liberi a forma di balaustra; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo. Le antere possono essere sia di tipo basifissa che medifissa. Il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) non è polarizzato. Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).
  • Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate o contigue. I due bracci dello stilo hanno una forma troncata e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.

Frutti. I frutti sono degli acheni dimorfi: gli acheni dei fiori del raggio sono piatti dorsoventralmente con tre coste alate e con apice auricolato; gli acheni dei fiori del disco sono obovoidi con sezione trasversale circolare, con 5 nervature longitudinali e con apice arrotondato (ma spesso la sommità è nuda). Nei solchi tra le coste sono presenti dei canali di resina e vari fasci vascolari mucillaginiferi.

Biologia

modifica

Impollinazione: tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[9][10]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori.
Dispersione: i semi cadono a terra e vengono dispersi soprattutto da insetti come formiche (disseminazione mirmecoria). Un altro tipo di dispersione è zoocoria: gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio che portano così i semi anche su lunghe distanze. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche per alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat

modifica

La specie di questa voce è distribuita in Marocco, Portogallo e Spagna.[3]

Sistematica

modifica

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[14], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[15] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[16]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][11][12]

Filogenesi

modifica

Il gruppo di questa voce è descritto nella tribù Anthemideae, una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae). In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 4 principali lignaggi (o cladi): "Southern hemisphere grade", "Asian-southern African grade", "Eurasian grade" e "Mediterranean clade". Il genere Daveaua (insieme alla sottotribù Leucantheminae) è incluso nel Mediterranean clade.[4].

I caratteri distintivi della specie Daveaua anthemoides sono:[12]

  • gli acheni dei fiori del raggio ai lati sono alati con denti apicali;
  • l'apice degli acheni è provvisto di auricole.

In base all'"orologio molecolare", questa specie ha iniziato a divergere circa 5,5 milioni di anni fa.[17]

Sinonimi

modifica

Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[3]

  • Chrysanthemum anthemoides (Mariz) Samp.
  • Marizia anthemoides (Mariz) Gand.
  • Matricaria anthemoides (Mariz) Cout.

Sinonimo per il genere:[3]

  • Marizia Gand.
  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ Nesom 2020
  3. ^ a b c d World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 25 novembre 2024.
  4. ^ a b Oberprieler et al. 2022
  5. ^ David Gledhill 2008, p. 135
  6. ^ David Gledhill 2008, p. 51
  7. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 25 novembre 2024.
  8. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1
  9. ^ a b Strasburger 2007, pag. 860
  10. ^ a b Judd 2007, pag.517
  11. ^ a b Funk & Susanna 2009, p. 647.
  12. ^ a b c Kadereit & Jeffrey 2007, p. 371.
  13. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  14. ^ Judd 2007, pag. 520.
  15. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  16. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.
  17. ^ Introducion to the Anthemideae (PDF), su compositae.org. URL consultato il 16 agosto 2024.

Bibliografia

modifica

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
  Portale Botanica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di botanica