Degradazione delle proteine associata al reticolo endoplasmatico
La degradazione delle proteine associata al reticolo endoplasmatico o ERAD (Endoplasmic-reticulum-associated protein degradation) indica un processo cellulare che ha sede nel reticolo endoplasmatico.
Tramite l'ERAD si etichettano proteine mal ripiegate (tramite il processo di ubiquitinazione) e le si degradano successivamente per mezzo di un complesso che degrada le proteine, denominato proteasoma.
Meccanismo
modificaIl processo dell'ERAD può essere schematizzato in tre tappe fondamentali:
Riconoscimento della proteina mutata o mal ripiegata nel reticolo endoplasmatico
modificaIl riconoscimento di proteine mutate o mal ripiegate dipende dal riconoscimento di sottostrutture (a livello della struttura secondaria, terziaria) nella proteina, come ad esempio:
- regioni idrofobiche esposte;
- residui di cisteina spaiati;
- glicani immaturi.
Nelle cellule di mammifero, ad esempio, esiste un meccanismo denominato processing del glicano. In questo meccanismo, gli chaperoni tipo-lectina detti calnexina/calreticulina (CNX/CRT) permettono alle glicoproteine immature di raggiungere la loro conformazione nativa. Questo avviene perché il complesso re-glucosila queste glicoproteine per mezzo di un enzima denominato UDP-glucosio-glicoproteina glucosiltransferasi.
Le proteine mal ripiegate al termine di ciò devono essere estratte dal complesso CNX/CRT. Questo passaggio è svolto dai membri della famiglia EDEM (ER degradation-enhancing α-mannosidase-like protein, proteina ad attività simil α-mannosidasica che migliorano la degradazione ER-associata), più specificamente:
- (EDEM1-3);
- ER mannosidasi I.
Questa mannosidasi rimuove un residuo di mannosio dalla glicoprotreina.
Quest'ultima è riconosciuta dall'EDEM. Eventualmente EDEM etichetterà le glicoproteine malripiegate per la degradazione facilitando il legame con le lectine ERAD:
- OS9;
- XTP3-B.
Retro-traslocazione nel citosol
modificaPoiché il sistema ubiquitina-proteasoma/UPS (ubiquitin–proteasome system) è localizzato nel citosol, le proteine definitivamente mal-ripiegate devono essere ri-trasportate dal reticolo endoplasmatico al citoplasma.
La maggior parte delle evidenze suggerisce che la ligasi proteina-ubiquitina Hrd1 E3 possa funzionare come retro-traslocone o dislocone al fine di trasportare substrati nel citosol.
Hrd1 non è necessaria per tutti gli eventi dell'ERAD, perciò è probabile che altre proteine possano contribuire a questo processo. Inoltre, questa traslocazione richiede una forza motrice (driving force) che determina la direzione del trasporto. Dato che la poliubiquitinazione è essenziale per l'esportazione di substrati, un'ipotesi convincente spiega come la driving force possa essere generata dai fattori che legano l'ubiquitina. Uno di questi è:
- il complesso Cdc48p-Npl4p-Ufd1p (nel lievito).
- (VCP/p97, valosin-containing protein: proteina contenente-valosina), l'omologo funzionale di Cdc48p negli umani; esso trasporta substrati dal reticolo endoplasmatico al citoplasma per mezzo della sua attività ATPasica.
Degradazione ubiquitina-dipendente per mezzo del proteasoma
modificaL'ubiquitinazione delle proteine definitivamente mal ripiegate è causata da una cascata di reazioni enzimatiche. La prima di queste reazioni avviene quando l'enzima attivante l'ubiquitina E1 idrolizza ATP per formare un legame tioestere ad alta energia tra:
- un residuo di cisteina nel sito attivo di E1;
- C-TER dell'ubiquitina.
Il prodotto della reazione, l'ubiquitina attivata, è dunque passato ad E2 che è un enzima coniugante l'ubiquitina. Un altro gruppo di enzimi (delle proteine ad azione ubiquitina-ligasica) dette E3, legano la proteina mal ripiegata. Successivamente posizionano la proteina ed E2, facilitando così il legame dell'ubiquitina a residui di Lisina della proteina mal-ripiegata.
Successivamente si forma una catena di poli-ubiquitina, aggiungendo ai residui di lisina dell'ubiquitina precedentemente legata altre molecole di ubiquitina.
Il prodotto di questo processo è una proteina poliubiquitinata pronta per essere riconosciuta da subunità specifiche dei complessi-capping 19S del proteasoma 26S.
Infine, la catena polipeptidica è portata nella camera centrale della regione core 20S che contiene siti attivi ad attività proteolitica.
L'ubiquitina è rimossa prima della digestione terminale per mezzo di enzimi de-ubiquitinanti.
Il terzo step è associato molto intimamente al secondo, dal momento che l'ubiquitinazione avviene durante l'evento di traslocazione. Tuttavia, la degradazione per mezzo del proteasoma ha lungo nel citoplasma.
Macchinario di ubiquitinazione ERAD
modificaI principali mediatori dell'ubiquitinazione del substrato durante l'ERAD sono due proteine ancorate al reticolo endoplasmatico, con dominio RING finger e contenenti ubiquitina-ligasi:
- Hrd1;
- Doa10.
Inoltre le proteina di membrana tail anchored dette Ubc6, Ubc1 e Cue1 (dependent membrane bound Ubc7) sono enzimi coniuganti l'ubiquitina coinvolti nell'ERAD.
Bibliografia
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- Javier G. Magadán, F. Javier Pérez-Victoria, Rachid Sougrat, Yihong Ye, Klaus Strebel e Juan S. Bonifacino, Multilayered Mechanism of CD4 Downregulation by HIV-1 Vpu Involving Distinct ER Retention and ERAD Targeting Steps, in PLoS Pathogens, vol. 6, n. 4, 29 aprile 2010, pp. e1000869, DOI:10.1371/journal.ppat.1000869, ISSN 1553-7374 , PMC PMC2861688, PMID 20442859.
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